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Come vivono i nostri figli/e le amicizie in espatrio? Che cosa sentono quando sono costretti a cambiare paese e salutare i loro compagni di gioco? Eccovi alcune interessanti testimonianze.

A cura di Aleexpat
Perth, WA
Maggio 2011

 

Le amicizie di Mattia, 14 anni (figlio di Claudiaexpat)

 

Mattia torna in Perù un anno dopo aver lasciato il paese per ritrovare i suoi più cari amici...

Mattia torna in Perù un anno dopo aver lasciato il paese per ritrovare i suoi più cari amici…

 

Per me non è stato per niente difficile né farmi gli amici né mantenerli anche se poi me ne andavo. Chiaro, sono anche stato fortunato perché ad esempio mio fratello, arrivato in Perù, è capitato in una classe “sfigata” (nel senso che erano tutti mezzi criminali) e ha avuto un sacco di problemi. Io sono sempre riuscito a farmi amici, anche a Milano, per i pochi mesi che ci sono stato e nonostante l’ambiente fosse così assolutamente diverso da quello a cui ero abituato.

Ormai è diventato facilissimo mantenere le amicizie, c’è Facebook, ci sono le chat, soprattutto Facebook è un mezzo potentissimo perché attraverso di lui io seguo tutte le vite dei miei amici che sono lontani, vedo se si mettono con qualcuno, se sono contenti o tristi, se hanno dei successi scolastici. Ovvio, bisogna sapere usarlo e anche avere la voglia di farlo, ma è importante perché raccontando la tua vita sul tuo muro tu fai partecipare anche gli amici che sono lontani, che possono così sapere di te, conoscere i tuoi amici, stare sempre aggiornati su quello che ti succede.

I genitori sono importanti nelle nostre amicizie, ma fino a un certo punto. Io ad esempio mi ricordo di momenti in cui mi portavate da amici vostri e volevate che facessi amicizia con i loro figli, mentre a me non piacevano per niente. Io credo che i genitori debbano fidarsi dei figli e lasciarli liberi di scegliersi le amicizie che vogliono. Poi dovrebbero anche dare lo spazio necessario ai figli, non tarparli e non reprimerli, perché bisogna ricordare che se i genitori vietano ai figli di bere, fumare e divertirsi nelle loro case, beh, i figli andranno a farlo fuori, e credetemi, potrebbe essere molto peggio…

A Gerusalemme mi sono trovato subito bene, la classe che mi ha accolto è molto simpatica e accogliente, mi hanno subito fatto sentire bene e ben accolto. Il vantaggio di cambiare così tanti paesi è che alla fine si diventa davvero cittadini del mondo anche nelle amicizie, io ho amici dappertutto, e so che può anche succedere che prima o poi li ritrovo da qualche parte….

Le amicizie di Federica, 14 anni (figlia di Giuliettaexpat)

Riflessione di Giuliettaexpat seguita dalla testimonianza di Federica

Quando siamo partiti per il Giappone le mie bambine avevano 7, 5e 3 anni e benchè vivessero all’estero da sempre non avevano mai cambiato paese, avevano sempre più o meno vissuto negli stessi posti, circondate dalle prime importanti amicizie. Con grande entusiasmo, ognuna a proprio modo, hanno accolto l’idea della partenza e anche, e direi soprattutto, l’allontanamento daigli amichetti del cuore….

Ognuna di loro ha reagito in modo diverso ed in modo diverso ha poi saputo o no conservare le amicizie….Subito le abbiamo rassicurate mostrando loro come in fondo, pur essendo partiti da diversi anni, gli amici veri (in Italia nel nostro caso) erano rimasti e sarebbe stato lo stesso per loro…. E così alla fine è stato….

 

amicizie federeica
Arrivati in Giappone, per molto tempo, la grande ha tenuto i contatti con i vecchi compagni di scuola e così anche Chiara, la numero due…. al nostro primo rientro estivo sono state accolte con entusiasmo dai vecchi amici che nel frattempo avevano, in onor loro, nei loro progetti di scuola, studiato il Giappone e un po’ di cultura giapponese (avevo spedito diversi libri per aiutare le maestre ad affrontare l’argomento). Certo non tutte le amicizie sono rimaste, ma nel tempo ci sono comunque dei legami che si sono rinforzati e questo particolarmente per Chiara che alla partenza aveva due inseparabili amiche del cuore e un innamorato…. Beh due paesi dopo, tante amicizie, diversi anni passati, le amiche ci sono sempre e anche l’innamorato !

 

Chiara e il suo più che amico Clement sei anni fa...

Chiara e il suo più che amico Clement sei anni fa…

 

…e oggi!

…e oggi!

Devo dire che per mantenere le relazioni con i vecchi piccoli amici un po’ d’impegno c’è stato anche da parte nostra, come genitori, nei nostri rientri in Europa abbiamo sempre fatto in modo di far passare alle nostre figlie dei momenti con gli amichetti di prima. Ovviamente poi, crescendo in Giappone le amicizie hanno incominciato a costruirsi anche lì, solide e forti come secondo me sanno essere le amicizie tra bambini expat, bambini un po’ sballottati , che si ritrovano spesso in mondi nuovi con bei momenti in cui ci si incontra e addii strappa lacrime….

Partire dal Giappone è stata molto più dura, ma nello stesso tempo le bambine avevano imparato che se da un lato lo stare lontani dagli amici è difficile, non c’è solo la quotidianita a rendere forte un’amicizia….E me ne sono resa conto io stessa come mamma quando dopo più di due anni che non si vedevano Chiara e il suo amichetto Gregoire si sono rivisti….(Gregoire è stato uno dei primi amici incontrati in Giappone, abitavamo ad un tiro di schioppo e anche noi genitori eravamo molto amici). Passati i primi cinque minuti di stupore misto forse a tanta emozione, beh i due sono ritornati gli amici di sempre, i ragazzini che a Tokyo ridevano correndo veloci sulle loro biciclette…. Un’amicizia indubbiamente speciale….

OLYMPUS DIGITAL CAMERACerto adesso crescendo le ragazze cambiano, i centri di interesse si modificano, le amicizie si fanno e si disfano…. Ma ci sono dei punti fermi un po’ speciali, quei bambini che hanno condiviso cose importanti insieme a loro, quei bambini che un giorno o l’altro si sono trovati a dover voltar pagina e ricominciare tutto da capo, esiste una gran forza, trovo , in questi ragazzi, una grande capacità di adattarsi, una gran voglia di amicizia e la capacità di dare a questo sentimento tutto il suo importantissimo valore.

Mathilde è l’amica del cuore di mia figlia piu grande, erano due bimbettine di 7 anni quando si sono conosciute a Tokyo il primo giorno di scuola, adesso sono due adolescenti 14enni, la loro amicizia pero è bella e speciale, allora come adesso.Mathilde vive a Tokyo (anche se attualmente è in Francia  per sfuggire un po’ alla difficle situazione post terremoto in Giappone) e tra qualche mese si trasferirà a Pekino con i suoi genitori. L’anno scorso ha passato 15 bellissimi giorni  con noi , quest’estate sarà Federica a raggiungerla per 15 giorni, ancora una bella occasione per poter coltivare questa splendida amicizia !!

Giuliettaexpat

A 7 anni sono partita per Tokyo, per me sembrava tutto troppo bello, immaginavo il Giappone come un paese in cui tutti portavano il kimono, mi immaginavo già con l’ombrello di carta di riso attraversando un ponticello di legno rosso

Anche se la separazione dalle mie amiche francesi (prima abitavo agli inizi della Normandia) non è stata facile, ero cosi contenta che non sono neanche riuscita ad essere triste, almeno non disperata . Arrivata a Tokyo ho incontrato Mathilde, una bimba della mia età, con cui sono subito diventata amica e lei mi ha presentato la sua « best friend » Aliénor detta Tilly. Noi tre eravamo inseparabili, eravamo un gruppetto di amiche sempre di buon umore niente poteva fermare la nostra amicizia, almeno lo pensavamo, ma poco dopo l’inizio del secondo trimestre è  arrivata una nuova alunna e, il mondo è piccolo, questa bambina era propio l’ex migliore amica di Mathilde di quando abitava in America una certa Nina (da piccola Mathilde viveva a Detroit e lì erano diventate amiche). Io e Tilly l’abbiamo accolta col sorriso convinte che un’amica di Mathilde non poteva che essere simpaticissima, non avremmo potuto sbagliarci di più, dopo due giorni ci odiavamo, cosi io e Tilly ce ne siamo andate , per due anni Mathilde è rimasta attacata a quest’illusione ma in realtà Nina era una bimbetta sgradevole e viziata, anche la madre di Mathilde l’aveva notato.

Quando in Cm2 ci siamo ritrovate nella stessa classe Mathilde mi ha confidato di non potere sopportare Nina, eravamo tutte due tristissime perchè Tilly se n’era andata, era tornata in Francia, cosi’ io e Mathilde siamo ridiventate le migliori amiche. Quando sono partita per l’india eravamo disperate, la nostra amicizia era veramente speciale abitavamo a 2 minuti di distanza e quando andavamo a dormire una a casa dell’altra e  verso le dieci di sera una di noi diceva voglio la mamma, partivamo tutte e due con la giacca sopra il pigiama e cambiavamo casa!! E le mamme, in pigiama pure loro, su Otsuma Dori alle 10 di sera, erano esaperate!!! Tutte queste risate tutta questa amicizia non penso che l’avrei trovato a Vernon (Normandia-Francia) dove abitavo prima, la distanza e le esperienze comuni rafforzano l’amicizia, ancora adesso siamo le migliori  amiche del mondo e ogni volta che parliamo all telefono e come se ci fossimo lasciate ieri.

 

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Non si deve pensare alla separazione come una cosa tremenda, nell’amicizia in espatrio si deve pensare che anche se é dura da vivere non è la fine, ma proprio il passagio verso un amicizia piu solida, più profonda e più bella. Quest’estate io e Mathilde ci rivediamo, passeremo insieme 15 giorni, certo sarebbe geniale se questo momento non durasse cosi’ poco ma se ci vedessimo tutti i giorni, ma siamo abituate e sappiamo che nel momento in cui siamo insieme dobbiamo approfittare al massimo l’una dell’altra. Quindi invece di piangere, sorridete e createvi un indirizzo mail cosi sarete sicure che le vostre amicizie lontane da « casa » dureranno a lungo e saranno sicuramente le piu indimenticabili

Federica ♥

Le amicizie di Emily, 12 anni (figlia di Silviaexpat)

Del Pakistan mi ricordo benissimo l’asilo, il giardino, le maestre e ancora tutte le canzoncine che cantavamo a squarciagola. Avevo un gruppetto di amici e amiche con cui (pare!) ne combinavamo di cotte e di crude! E poi c’era la mia amichetta del cuore di allora che era una bambina austriaca, Louise, di un anno più piccola di me. Ci siamo divertite un sacco, eravamo sempre insieme! Quando siamo partiti da Islamabad nel 2005 le nostre due mamme si sono ripromesse di farci rincontrare presto e difatti poi così è stato dato che dopo il Pakistan noi ci siamo trasferiti in Macedonia, ad un’ora di volo da Vienna. E anche se Louise e i suoi si erano momentaneamente trasferiti a Londra, siamo comunque riusciti a vederci a Vienna e a Berlino più di una volta approfittando delle vacanze estive e  invernali.

emily OLYMPUS DIGITAL CAMERAPoi però ad un certo punto la nostra amicizia è finita, insomma, si è esaurita, non so perché… forse perché eravamo molto molto piccole quando ci siamo conosciute e poi dopo, crescendo ognuna ha preso la sua strada. Fatto sta che ci siamo viste per l’ultima volta a Vienna nel 2008.

E poi proprio in quegli anni eravamo a Skopje e io avevo iniziato la Prima elementare e avevo tanti nuovi amici e amiche. Soprattutto un gruppetto di amiche, una macedone, un’ungherese, e un’olandese: Veronia, Betti, Vera ed io, italo-tedesca.

 

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Vera ed io da allora siamo BFF (Best Friends Forever), cioè amiche davvero per la pelle. Lei ha lasciato Skopje nell’estate del 2008 ed é andata a vivere all’Aja; e io dopo pochi mesi mi sono trasferita in Sudan.

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Abbiamo trovato entrambe nuove amiche, però siamo ancora BFF e grazie alle nostre madri che sono anche loro amiche, ci vediamo spesso, tra l’Olanda e Berlino. Anzi, proprio quest’anno che siamo qui stabili a Berlino ci siamo già viste due volte, a febbraio qui da noi e a giugno da loro in giro per l’Olanda. Anche se adesso siamo più grandi con Vera ci troviamo ancora benissimo insieme e ci divertiamo un sacco, ci inventiamo storie e canzoni e poi – visto che abbiamo un passato comune – ci raccontiamo ancora cose di Skopje ed è bello avere insieme questi ricordi di quando eravamo piccoline…

Qui siamo a Berlino, al Check Point Charlie:

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E qui sotto il Dom di Utrecht, in Olanda:

 

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Però come dicevo più su, ho anche altri amici, in Italia, a Berlino certo e poi nel mondo.

Per esempio, l’anno a Khartoum l’ho passato per lo più in compagnia di Annie, una bambina italiana che ho rivisto a Roma a Pasqua e con cui ci divertiamo un sacco insieme! Sapere che vivrà a Roma ancora a lungo mi fa piacere, così so che ci potremo rivedere quando io ci andrò a trovare mia nonna… Eccoci qui, a Khartoum in piscina il giorno del mio compleanno e poi a Roma, ad aprile:

 

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Ma la cosa più bella è che io ho anche un miglior amico. Jaya è nato in Zimbabwe, poche settimane dopo di me. L’ho conosciuto quando eravamo piccolissimi, perchè le nostre mamme erano (e sono ancora) molto amiche.

 

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Poi, quando siamo andati a vivere in Sudan nel 2009, ci siamo rivisti un paio di volte a Nairobi. Allora ci siamo conosciuti per davvero e ci siamo stati subito simpatici! Abbiamo lo stesso modo di scherzare e di immaginare cose, insomma, stiamo bene insieme…

Così quando l’anno dopo, in Tanzania, i miei genitori e i suoi hanno organizzato un bel safari su al nord, l’idea di passare 5 giorni con Jaya e i suoi due fratelli tra safari, piscina ed altre avventure mi è piaciuta un sacco!! E infatti è stato davvero bellissimo, tutti nella stessa jeep, a guardare fuori, in silenzio gli elefanti o i leoni, e poi in piscina in albergo… che risateeee!!

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Adesso non vedo l’ora che torni a vivere in Svezia, così poi lo andiamo a trovare a Stoccolma.

Ho anche una carissima amica a Milano, Lucia, con cui purtroppo non ci vediamo né ci sentiamo troppo spesso, anche se a volte ci mandiamo delle cartoline. E’ venuta a trovarmi a Skopje:

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Sua mamma è l’amica carissima di mia mamma e quindi lo so che saremo sempre amiche, come loro due…

Poi ho altri amici a Berlino, Antonia, Kjel (un altro maschio!! Ma simpaticissimo anche lui…!).

Loro non li sento tantissimo quando sono all’estero, anzi, praticamente mai. Però poi quando sono a Berlino e ci ritroviamo funziona, cioè è come se ci fossimo appena lasciati.

Chi sento invece sempre su skype e con email sono naturalmente Vera e poi le mie ultime amiche a Dar es Salaam: Hobin, Anmol, Zouli, Ethne, Bjork, Samana e Prerana… Loro mi mancano tantissimo, a volte quando mi raccontano delle loro feste o della vita a scuola sto male da quanto mi commuovo e a volte forse è meglio non leggere tutto quello che mi descrivono. Hobin, l’amica coreana, vorrebbe studiare in Danimarca, da grande. Sarebbe bello, così potremmo rivederci!

 

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Adesso, a scuola a Berlino, ho un altro nuovo gruppo di amiche: Audrey, francese, Tasfia dal Bangladesh e Hae yon, coreana. A luglio Audrey si trasferirà in Cina, ma so già che ci sentiremo spesso su skype e che rimarremo in contatto.

Insomma, io alle mie amiche ci tengo e anche se a volte passano molti mesi prima di riuscire ad incontrarsi davvero, non importa. L’allegria e il divertimento di solito tornano sempre, come prima. Io penso che se si è state amiche a lungo, poi per lo più l’amicizia rimane… Ciao!

 

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Emily, Berlino, giugno 2011

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