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C’è chi è più portata a far bagagli, chi ha l’orrore solo della vista della valigia… chi è super organizzata in cosa portare e cosa lasciare indietro, e chi entra in panico al primo articolo da riporre nello zaino… C’è chi ha il trasporto pagato, e chi si deve caricare tutto sulle spalle, come una lumaca. Chi non parte senza il suo peluche dell’infanzia, e chi la valigia la riempie di Nutella. Sia come sia, i bagagli per le espatriate rappresentano sempre un capitolo denso. In questo articolo Claudiaexpat mette a fuoco la sua esperienza di sedici anni di bagagli per darvi alcuni consigli e aiutarvi a non entrare in panico!

 

Quando si parte per una nuova destinazione, si vorrebbe mettere in valigia la vita intera. All’improvviso persino il libro che vi ha regalato il vostro primo fidanzato del liceo, e che non avete preso in mano per dieci anni, diventa un oggetto senza il quale non potete vivere. Ma il bagaglio che si prepara per la nuova avventura in un nuovo paese assume presto un significato tutto suo, e diventa sostanzialmente il ponte tra la vostra vita in patria, o nel paese precedente, e la nuova destinazione. Se si tiene a mente questo, si riuscirà a controllare la foga del voler mettere in valigia assolutamente tutto.

Ovviamente la composizione dei bagagli varierà in maniera drastica a seconda che viaggiate sole o con figli a seguito. In questo secondo caso le vostre personali esigenze verranno decisamente ridotte per far spazio a quelle dei pupi: se son bebé ancora più ingombranti!

A volte le compagnie che vi mandano all’estero pagano il trasporto di un container nel quale potete infilare tutta la casa, e in questo caso, a parte lo stress legato all’imballaggio dei vostri mobili ed oggetti e l’attesa dell’arrivo, non c’è da preouccuparsi molto nella preparazione dei bagagli.

Quando invece vi pagano solo una quantità limitata di chili, o peggio ancora, non vi pagano proprio nulla e siete dunque dipendenti dai 20 chili canonici, o dai risicati 30 chili, diventa un vero problema metter tutto in valigia.

Innanzitutto è bene cercare di capire il più possibile cosa si può trovare in loco, e questo non è poi così complicato. Ma anche così a volte ci sono degli oggetti davanti ai quali sostiamo impensierite, senza riuscire a deciderci : una caffettiera da uno non occupa molto posto e non pesa neanche tanto, ma vi han detto che in loco si trovano, per cui perchè non lasciarla a casa e mettere in valigia, al posto suo, il vostro shampoo speciale, che sicuramente non troverete nel vostro nuovo paese? Però le caffettiere in loco costano sicuramente il triplo di quanto le paghereste in Italia, e dunque? Va da sè che se per ogni oggetto ci si sottopone a questa tortura, non se ne esce più.

La cosa più importante da considerare è di partire dalle necessità di base, e queste includono quasi sempre il vestuario: bisogna essere sicuri di aver abbastanza capi caldi, almeno all’inizio. In molti paesi si trovano vestiti di buona qualità a prezzi ragionevoli anche per temperature rigide, ma in altri no. In alcuni paesi africani, dove le temperature si abbassano solo per due mesi all’anno, non c’è mercato per le giacche pesanti, per i golf di lana o per i calzoni di fustagno. Però magari il giorno di Natale ve lo rovinate se avete i piedi ghiacciati e vi tremano le braccia. Mettete dunque sul fondo della valigia sempre un ragionevole numero di capi pesanti, per voi e per i vostri figli.

La seconda cosa da considerare nel fare i bagagli è l’importanza del tenersi occupate durante il primo periodo, quando ancora non si avrà trovato la propria collocazione e la propria occupazione nel nuovo paese. Se amate leggere, tassativamente foderate il fondo della valigia di libri nuovi, la cui lettura può stimolarvi e farvi compagnia nei primi tempi, all’hotel o durante le lunghe serate quando ancora non si hanno amici con cui uscire, la tv non è ancora stata collegata, o non avete un divano sul quale sedervi. Se amate fare gli origami, mettete in valigia sufficiente carta per le vostre composizioni. E via di seguito. Scoprirete ben presto il valore di un oggetto importante messo in valigia in patria e tirato fuori nel nuovo paese.

Affrontiamo ora l’annoso capitolo del cibo : purtroppo ci sono italiani/e che quando partono si portano dietro l’equivalente del magazzino della sede più grande dell’Esselunga. Dato poi che i cibi che classicamente ci mancano quando siamo lontani da casa sono tutto fuorchè leggeri (la bottiglia di Limoncello; le forme di Parmigiano Reggiano; le cosce di prosciutto crudo; le bottiglie d’olio d’oliva; il barattolo di Nutella, e via di seguito), a volte per far spazio ai generi culinari lasciamo a casa altri oggetti che potrebbero darci altrettanto conforto all’inizio.

Attenzione però : in molti paesi è proibito importare formaggi, carni, salumi, e rischiate dunque di farvi confiscare tutto all’arrivo. Informatevi prima di mettere in valigia qualsiasi genere alimentare: a me han confiscato due chili di ricotta salata all’arrivo in Honduras, scorta con la quale, opportunamente congelata, speravo di poter condire pastasciutte per tutto l’anno. Un’amica ha subito lo stesso trattamento con il parmigiano, e le lacrime che ha versato se le ricorda ancora adesso.

Informatevi sulla reperibilità di prodotti italiani in loco: normalmente anche nei luoghi più remoti del globo si trova qualche italiano che ha messo sù il suo negozietto, anche se i prezzi sono generalmente proibitivi. Tenete anche in conto il fatto che può capitare che i bagagli spariscano. Succede raramente ma succede – è successo allo zaino pieno di generi di conforto di un’amica che andava in Cina: la Nutella e il Parmigiano sono stati una fonte di tentazione troppo grande, e al suo arrivo a Pechino lo zaino non è apparso.

C’è poi anche il caso in cui la valigia sulla quale avete tanto sudato prima di partire, facendola e disfandola cento volte, e sistemando le calze ancora più a fondo nelle scarpe, non arrivi a destinazione con voi. Questo capita molto di frequente, soprattutto se non avete voli diretti, ma connessioni con poco tempo tra l’una e l’altra. Organizzatevi in modo da avere sempre lo stretto necessario con voi.

Se viaggiate con figli a seguito, il discorso del bagaglio cambia notevolmente. Si sa che i bambini, ancora più degli adulti, non vorrebbero lasciare proprio nulla dietro di sè: a loro manca l’esperienza pratica per capire che l’orso di peluche alto un metro proprio non può viaggiare con voi…

In questo caso la faccenda si complica per lo schiaffo emotivo che infliggete ai vostri figli per ogni oggetto che non potete mettere in valigia. Preparatevi con santa pazienza a far loro più spazio possibile: ricordatevi che voi siete adulti e potete razionalizzare sul perchè state lasciando l’Italia o altro paese in cui siete state felici, ma loro no. Per loro lo strappo può essere forte ed è inspiegabile, dunque gli oggetti che si portano dietro assumono un’importanza tutta particolare.

Vi consiglio di fare i bagagli insieme ai vostri figli. Cercate di guidarli a lasciare a casa le cose che giudicate non vadano proprio portate (voi sapete come fare). Fate una cernita delle cose che possono venire portate dalla nonna o dagli amici che verranno in visita, e promettete al figlio/a che l’oggetto arriverà un po’ più tardi, ma arriverà (ovviamente dovrete mantenere la promessa!!!). Date ai bambini una valigetta (tipo di quelle che entrano in cabina) e dite loro che possono metterci dentro quello che vogliono: controllatevi quando li vedrete stiparci dentro il Monopoli, l’orso grande come un bimbo di un anno e una collezione di graffette arrugginite – per voi tutto questo è un fastidio, ma per loro no.

Se lasciate un paese e dunque dovete disfarvi di tante cose inutili (inutili per voi!!) accumulate durante il vostro soggiorno, incoraggiate i vostri figli a regalarle, insistendo sul valore del gesto. Io sono riuscita a lasciarmi alle spalle un’intera collezione di Playmobil in Honduras in questo modo. Mi scuserete, ma avevamo già un baule pieno di Lego!!!

Consigli pratici per fare le valigie:

1. se proprio non volete tirar fuori la valigia giorni prima della partenza, destinate un angolo della casa dove metterete tutti gli oggetti che volete portar via;

2. mettete tutti i libri sul fondo della valigia, ma non metteteci sopra cose dure tipo scarpe con tacchi o boccette di shampoo perchè con la pressione righeranno le copertine. La cosa migliore da fare è mettere uno strato di libri, uno di abiti, e poi altri oggetti duri;

3. se portate con voi dei giochi in scatola, di qualsiasi dimensione, apriteli e riempite ogni nano spazio all’interno con oggetti di piccole dimensioni (orecchini, piccoli tubetti di creme, medicine, etc.);

4. shampoo, saponi liquidi e altre sostanze liquide possono perdere durante il viaggio, sigillateli oppure metteteli in un sacchetto di plastica che scoccerete;

5. per sigillare qualsiasi tipo di cosa (bottigliette, scatolette, etc.) non usate scotch da pacco, lascia degli orrendi segni che non vengono più via. Molto meglio lo scotch di carta. Meglio ancora usare elastici e altri accorgementi;

6. anche i sassi sanno che scarpe e scarponi devono viaggiare pieni di calze e mutande opportunamente schiacciati più che si può;

7. se trasportate qualche boccetta di vetro, avvolgetela assolutamente nella plastica con le bolle: ridurrete drasticamente le chances di ritrovarla in pezzi e con il contenuto tutto sparso tra oggetti e maglioni….

8. gli oggetti appuntiti non possono più viaggiare con voi in cabina. Onde evitare di farveli confiscare al controllo, metteteli nella valigia grande (pensate anche al compasso nell’astuccio dei vostri figli…). Dato che sono appuntiti, avvolgeteli ben bene in carta da pacco con scotch o plastica con le bolle, per evitare che buchino, righino o danneggino;

9. una serie di capi di abbigliamento come: camicie da notte leggere, parei, foulards, maglioncini, calze e calzamaglie, etc. sono ottimi per essere arrotolati e usati per proteggere scatole di cartone che si potrebbero danneggiare, angoli di libri dalle copertine dure, agende, etc. Teneteli per ultimi, anche perchè ci sono sempre dei buchi in valigia, che potrete riempire con questi capi, opportunamente arrotolati o schiacciati;

10. se mettete in valigia degli oggetti che “suonano” (giochini per bambini, sveglie, etc.), ricordatevi di togliere le pile, altrimenti un colpo o un movimento brusco sul bagaglio potrebbe attivarli, e rischiate di arrivare a destinazione e non poterli usare all’immediato.

E non dimenticate…

– Nel bagaglio a mano, oltre a tutti i documenti importanti, mettete chiavi, oggetti di valore (soldi, gioielli, macchine fotografiche…) e una scorta basica di medicine!!! (ricordate che la valigia che avete spedito potrebbe non arrivare a destinazione oppure essere spedita dalla parte opposta del globo!!!).
– Se dovete trasportare uno dei seguenti oggetti, è meglio che contattiate previamente le compagnie aeree:

*pistole e munizioni (anche se giocattolo!!!!)
*oggetti infiammabili (ad esempio non è il caso di portare 30 bombolette di lacca per capelli!)
*tavole da surf
*oggetti preziosi quali quadri e sculture (è sempre meglio mandarli come cargo, sono assicurate)

Evitate di mettere nella valigia fiammiferi e accendini. Assolutamente no alle bombolette gas per camping!!!!

Non mettete nelle valigie da spedire:

*computer
*oggetti che potrebbero rovinarsi e danneggiarsi (le valigie fanno un viaggio abbastanza faticoso quando vanno dal check in al taboga, cioé allo smistamento bagagli)
*BOTTIGLIE!!!!!! no a bottiglie di vetro (pensate ai poveri passeggeri che per colpa vostra avranno le valigie macchiate d’olio o profumo…).

Se avete altri consigli pratici da dare a chi prepara le valigie (sono sicura che ne avete!!!) scriveteci !!!!

Claudia Landini (Claudiaexpat)
Lima, Perù
Giugno 2006

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