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Elena, un’italiana che attualmente vive a Port Harcourt, torna tra noi per raccontarci la nascita della sua seconda figlia a Caracas, in Venezuela. Grazie Elena!!!

La mia seconda stella e’ nata a Caracas…..si chiama Bianca e spero che porterà sempre con sé la bellezza, la gioia e lo spirito del Venezuela.

Abbiamo lasciato Teheran il 21 maggio e dopo tre mesi volavamo verso l’America… siamo arrivati a Caracas
nell’agosto del 2002… questa volta però non solo io e mio marito: con noi c’era infatti la piccola Asia, che
aveva solo tre mesi, e Bia, il nostro “Teheran Terrier” (vedi Ho partorito a Teheran).

Il paese è bellissimo, la gente meravigliosa, abbiamo fatto amicizie con facilità e non ci siamo mai sentiti stranieri, all’inizio io ero un po’ paranoica sulla sicurezza, avevo paura di perdermi per strada e di ritrovarmi in chissà quale “barrio” di Caracas…

Portavo Asia al BebeGym, una palestra per bimbi, dove si poteva correre, far capriole, arrampicarsi, suonare e cantare… e così il primo anno è passato in un lampo, Asia cresceva giorno dopo giorno sempre all’aria aperta, e anche se a volte ci faceva penare perché era (ed è) molto vivace…., ci siamo fatti tentare da un secondo bimbo.

E così è ricominciata l’avventura, e visto che non mi ero fatta spaventare dall’idea di partorire a Teheran non ho mai pensato di tornare in Italia per dare alla luce Bianca.

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La prima foto di Bianca

A Caracas si trovano ottime strutture ospedaliere, e come per la prima gravidanza un’amica mi ha consigliato un ginecologo, il dottor Fabio Vianello presso la “Clinica el Avila” (www.clinicaelavila.com), Fabio è stato sempre gentilissimo e a disposizione ventiquattro ore su ventiquattro. La gravidanza è andata bene, la mia bimba si muoveva tantissimo cosí non ho avuto le stesse paure passate con Asia che non si faceva mai sentire. La differenza con la prima gravidanza è solo nella quantità di esami che mi hanno fatto… direi 9 ecografie normali, una tridimensionale, vari esami del sangue e urine, io poi ero anemica e quindi bisognava sempre controllare il livello del ferro… ed in fine anche l’amniocentesi. L’ho fatta utilizzando una tecnica grazie alla quale si hanno i risultati delle cromosomopatie più frequenti in 48 ore senza cosí dover aspettare tre settimane… insomma non so se siano stati incoscenti al “Mehr General Hospital” di Teheran o esagerati a Caracas…

Ad ogni visita il dottore controllava la posizione della bimba, un mese era a testa in giù ed il mese successivo era di traverso, arrivati a scadenza Bianca aveva deciso che era sicuramente più comoda stando sdraiata in orizzontale che incastrata a testa in giù… così il dottor Vianello optò per il cesareo e fissammo come data il 6 maggio; Asia è nata il 30 aprile, io il 2 maggio mio marito il 4, la data scelta dal dottore ci era piaciuta, un compleanno ogni due giorni!!!!! Ma probabilmente non era il momento giusto perchè Bianca decise di rigirarsi il giorno prima previsto per il cesareo. Passò un’altra settimana in cui la bimba non faceva altro che muoversi come se avesse uno spazio enorme a disposizione, il ginecologo decise di farla nascere il 14 maggio, iniziando con l’induzione ma senza grande successo e finendo con il cesareo.
Appena nata Bianca urlò con tutte le sue forze, io e mio marito ci spaventammo un pò… ci aspettavano notti insonni e grida sovrumane… no, in realtà forse era solo arrabbiata di esser stata tirata fuori dal suo nido, aveva i piedi lunghi lunghi ed era bella come una stella. Dopo qualche ora dalla nascita mi hanno portato Bianca in stanza ed è rimasta sempre con me, ho iniziato ad allattarla e le deve essere piaciuto tanto perchè praticamente per i primi quattro mesi non si staccava mai dal seno, poi piano piano abbiamo ripreso i ritmi.

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Bianca e Asia oggi

L’ospedale rilascia il certificato di nascita con il quale si va in comune per registrare la nascita in Venezuela, successivamente, dopo aver fatto tradurre tutti i documenti in italiano presso un traduttore giurato, ci si può recare in consolato per registrare la nascita; piccola nota dolente… dopo aver aspettato un tre ore per prendere l’appuntamento per registrare Bianca all’anagrafe, l’addetto ci dice: “appuntamento fissato iltot di maggio 2005“, eh sí, avete capito bene, ci ha dato l’appuntamento per l’anno successivo… Dopo esserci un pò arrabbiati e aver fatto presente che Bianca è figlia di due cittadini italiani e che era assurdo che se fossimo tornati in Italia avremmo dovuto chiedere il visto per lei, perchè ovviamente non essendo registrata all’anagrafe non poteva neanche pensare di chiedere l’appuntamento per il rilascio del passaporto, tutto è andato bene… Abbiamo lasciato il Venezuela ad agosto 2005 ci è dispiaciuto tantissimo e chissà magari un giorno ritorneremo…

Ho fatto una bimba in Asia ed una in America, ora che sono a Port Harcourt… dovrei farne una in Africa???

Elena
Port Harcourt, Nigeria
Maggio 2006

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