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strutture

Carmen è una grandissima amica di Expatclic. Un giorno è arrivata sui nostri forum e con tanta sincerità e spontaneità ci ha raccontato la sua vita fatta di spostamenti, viaggi, riadattamenti, e le sue difficoltà nell’accettare di convivere con la nuova destinazione che il lavoro del marito aveva loro assegnato. Per mesi abbiamo scambiato post con Carmen sui nostri forum, suggerendole modi per ambientarsi più facilmente, e apprezzandone constantemente la capacità di guardare alle cose in modo diretto e sincero.

Carmen è andata ambientandosi al Bahrain gradualmente, fino a quando un giorno è arrivato l’annuncio che anche lei si inseriva nella schiera delle “mamme 2008” – il suo Simone sarebbe infatti dovuto nascere il 22 giugno 2008.  Qualche tempo dopo Carmen ci annunciava che un problema manifestatosi all’improvviso la constringeva al riposo assoluto. E’ stato con grande shock e immenso dolore che qualche giorno più tardi abbiamo appreso che Carmen aveva perso il suo Simone, a 5 mesi e una settimana di gravidanza. Shock ancora più grande quando Carmen, dopo aver fatto luce sulle circostanze che l’hanno portata a un parto anticipato, ci ha spiegato che l’ospedale al quale si era rivolta era il solo responsabile di quanto era accaduto a lei e al suo Simone.

Una cosa di questo genere è un trauma di proporzioni gigantesche sempre e comunque, ma è vero che in espatrio può esserlo ancora di più. In occasione di questo speciale sui bebè in espatrio Carmen torna a parlarci per consigliare a tutte le mamme – che dovessero un giorno decidere di partorire in paesi dei quali non conoscono la storia e non hanno una percezione profonda – di informarsi bene sulle strutture ospedaliere esistenti in quei paesi, al di là delle apparenze e della fama che possono avere.

Ringraziamo Carmen dal più profondo del cuore per aver scritto questo articolo che ha rivangato un dolore che nessuna donna  dovrebbe vivere mai, in nessun luogo al mondo. 

Claudiaexpat

Questo articolo è per me molto doloroso da scrivere, perchè purtroppo io non ho potuto partorire in questo paese in modo felice, perdendo mio figlio a cinque mesi di gravidanza.

Senza entrare troppo nel cuore della questione, quello che mi preme dire a tutte le donne che leggono questo sito e che decidono di mettere al mondo un bambino in questo paese è di non dare per scontato cose, servizi e situazioni che diamo per scontate in Italia.

Quando si sceglie un ospedale bisogna assolutamente sincerarsi che abbia un reparto prenatale, che effettivamente ci siano le incubatrici, che ci sia un pronto soccorso o intervento in caso di emergenza; che ci sia la presenza di un ginecologo e del pediatra al momento del parto, e soprattutto che il personale medico sia adeguatamente istruito e in grado di seguirci.

Ci sono strutture ospedaliere qui in Bahrein che nonostante la grossa fama di cui godono hanno strutture ed attrezzature obsolete, con personale medico non aggiornato. L’ospedale dove io avevo scelto di partorire, ad esempio, non ha incubatrici, non ha un reparto prenatale, tanto meno un pronto soccorso. In caso di emergenza trasferiscono madre e neonato in ambulanza al più vicino ospedale pubblico barenita, cosa che può in certi casi favorire il decesso dei neonati.  Tanto meno è in grado di assistere la madre partoriente anche di fronte alla più semplice emergenza. Queste sono cose che vanno assolutamente considerate nella scelta di un ospedale per partorire.

Sconsiglio vivamente di affidarsi spontaneamente a strutture che possono magari anche essere fortemente raccomandate dagli espatriati. Spero di rendere l’idea dicendo che alcuni ospedali hanno una struttura più alberghiera  che ospedaliera, sono adatti a parti tranquilli, che potrebbero essere effettuati anche a casa propria.

Partorire nel Bahrain significa dover essere consapevoli di una cosa molto importante, e cioè che se succede qualcosa di veramente serio, bisogna essere pronti a salire sull’aereo.

L’ospedale che in questo momento ritengo più all’avanguardia nel Bahrain è il Bahrain Specialist Hospital. I suoi dottori sembrano essere quelli più aggiornati e preparati in ogni campo.

Carmen
Bahrain
Febbraio 2009

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