Carolexpat ci parla del Charpai (letto di corda indiano) e crea un bel parallelo tra gli oggetti locali che ci parlano di culture diverse.
In quanto espatriate in Asia, Medio Oriente, Africa o America del Sud, entrate in contatto con culture e tradizioni diverse e anche con una moltitudine di oggetti dell’arte e dell’artigianato locale. Di ritorno al vostro paese spesso ritrovate nelle vetrine degli antiquari o dei negozi di decorazione alcuni oggetti che avevate scoperto in luoghi lontani.
I tappeti o kilim turchi, i tessuti e i gioielli africani, le sete cinesi e le statuette indonesiane fanno ormai parte del nostro quotidiano… Alcuni oggetti meno conosciuti vengono modificati e trasformati in modo originale, pur conservando il sapore del loro paese d’origine.
La decorazione etnica al momento è molto di moda nel mondo occidentale in cerca d’evasione e di atmosfere tradizionali, e aggiunge un tocco di nomadismo agli interni sobri e omogenei.
Per poter meglio spiegare questo concetto con un esempio concreto, parliamo dei CHARPAI o CHARPOY, i famosi letti di corda che si trovano in tutto il sub-continente indiano (India, Pakistan e Bangladesh), fatti di fibre naturali (juta, foglie di palma o di dattero). Si trovano anche dei charpai intrecciati con fili di plastica multicolori, resistenti, e che sembrano dei lettini da campeggio ma che non sono piegabili.
Localmente i letti di corda fanno parte della vita quotidiana, si ritrovano nelle case, nei villaggi sostituiscono i letti delle stanze, vengono sistemati davanti ai negozietti, sui cantieri di lavoro…i charpai fanno parte della decorazione della strada nel sub-continente. Sono multiuso, leggeri, e possono essere facilmente sollevati anche da una persona sola. Vi vengono attaccate sciarpe e altri tessuti per ninnare i bebè, i bambini li usano per giocare o studiare, servono da letto per dormire o per riposare.
Nei villaggi i piatti e le stoviglie lavate vengono appoggiati sul charpai di corda, a testa in giù, per lasciarli scolare prima di asciugarli. Oggi vengono fabbricati in taglie diverse, piccole per i bambini e più grandi per i letti matrimoniali.
Quando si ricevono degli ospiti i letti vengono ricoperti da un materasso in cotone e un lenzuolo decorato, con l’aggiunta di un cuscino. Su ogni charpai si possono sedere tre persone e quando ci sono delle grandi riunioni vengono disposti più letti per permettere agli invitati di raggrupparsi.
In occidente gli charpai sono minuziosamente decorati e fanno parte della decorazione etnica. I materiali usati per fabbricarli possono essere completamente differenti, e originali. In India, Pakistan e Bangladesh il charpai è considerato un oggetto d’uso nelle classi inferiori e non necessariamente apprezzato dalle classi alte di queste società. Le persone che vivono nelle belle ville in periferia preferiscono gli interni moderni e occidentali alle decorazioni orientali o etniche. Sono apprezzate le moquettes beige e senza motivi decorativi, mentre vengono scartati i tappeti orientali e tutti gli oggetti che hanno un rapporto con l’artigianato locale povero e tradizionale.
La storia dei charpai indiani si trova qui
Carole Sahebzadah (Carolexpat)
Islamabad, Pakistan
Dicembre 2017
Foto ©Carolexpat tranne la foto in testa (Creative Commons)
Tradotto dal francese da Claudiaexpat