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Dopo tre anni di esperienza, Giulietta torna a condividere le sue riflessioni sul sistema scolastico americano.

 

Quando sono arrivata in America, 3 anni fa, ero anch’io, come molte persone incrociate tra Asia ed Europa, un po’ prevenuta sul sistema americano. Diciamo che, senza averlo mai toccato con mano, quello che avevo sentito dire non era certo lusinghiero. Molte le critiche soprattutto legate allo spirito positivo portato all’eccesso presente ovunque, a quel continuo lodare le azioni di bambini e ragazzi, senza in apparenza cazziarli per bene!

E’ anche vero che le mie fanciulle nella nostra precedente vita hanno soprattutto affrontato il sistema francese, con variazioni sul tema sia in India che al liceo internazionale di Saint Germain en Laye, ma con una buona predominante franco francese sempre!

Ho apprezzato il sistema dei cugini d’oltralpe indubbiamente eccellente dal punto di vista accademico e ripetuto esattamente uguale in tutto il mondo con una rete di scuole tutte ottime ovunque. Visto con gli occhi di un francese o di un fruitore del sistema, ad una prima impressione il sistema americano può sembrare leggero, troppo divertente ed esageratamente spinto alla costruzione dell’autostima, quando invece il sistema francese si fa un fiore all’occhiello del continuamente cercare i punti deboli delle personcine in costruzione che gli vengono affidate!

Premesso questo sono sbarcata in America con un po’ d’ansia e chiedendomi se non fosse più una Disneyland quella alla quale stavamo affidando il futuro scolastico delle nostre fanciulle.

Adesso con tre anni di osservazione alle spalle e la fine d ciclo liceale per la grande, oltre che una visione più chiara dell’insieme che va dalla fine delle scuole elementari alla fine, appunto, del liceo, posso dire che non solo ho rapidamente visto che chi parla e emette giudizi non conosce il sistema, ma anche che me ne sono innamorata!!

I motivi sono molteplici.

Per prima cosa questo concentrare molte energie sull’ infondere ai ragazzi pesanti dosi di autostima. L’ errore, l’esitazione, vengono sempre rigirate in senso positivo, cercando di capire il perché e senza sminuire gli sforzi fatti.

sistema scolastico americanoÈ una scuola dove tutti possono trovare il loro posto. Grazie al fatto di essere modulabile, ogni studente, a partire dalle medie, costruisce il suo percorso. Il fatto di avere per esempio ad uno stesso livello vari corsi possibili di matematica, eviterà frustrazioni, sia per chi è più rapido dell media sia per chi è più lento. Ognuno troverà il suo posto avanzando al proprio ritmo senza l’angoscia di non farcela o la paura di annoiarsi. Certo avere corsi su più livelli con programmi anche molto diversi prevede un’organizzazione notevole e anche molti mezzi umani ed economici a disposizione (questo è un limite del sistema).

I programmi sono su molte materie molto diversi da quelli che tanto piacciono a noi europei. Quei bei programmoni di storia che ci “sciroppiamo” per lunghi anni in ordinata sequenza. Qui una materia la si fa per 5 ore a settimana sempre, qualsiasi materia sia e con lo stesso ritmo per tutto l’anno, a parte qualche materia semestrale. Certo che in 5 ore si avanza in fretta e alla fine si fa in un anno quello che altrove si fa in tre.

Lo spirito critico e il pensiero individuale vegono anche massacrati, pensando agli studenti americani come ad un branco di pecoroni che si appiccicano nozioni senza farsi domande. Niente di più falso, anzi ho visto uscire dalla penna di questi ragazzini considerazioni abbastanza stupefacenti rapportate all’età! Il fatto di puntare molto sulla costruzione della personalità e dell’autostima, porta i ragazzi a non aver paura di esprimere il proprio punto di vista anche davanti ad una platea affollata. Qui imparano prestissimo a parlare in pubblico, lo fanno bene, guardando tutti negli occhi, senza leggere e tremare. E se lo fanno così è perché si è data loro la possibilità di costruire una propria personalità, che poi è quello che tornerà loro utile nella corsa all’ultimo sangue per entrare nelle migliori università, che cercano appunto personalità definite e diverse le une dalle altre.

sistema scolastico americanoNon solo cursus prettamente accademico. La scuola americana è anche sport, musica, attività varie. Ci sono una quantità incredibile di club ai quali consacrarsi. Lo sport è messo molto in evidenza, mens sana in corpore sano! Lo sport fa parte del curriculum, come il teatro o il canto, vale come un’altra materia, fa media, lo si fa tutti i giorni e lo si fa con impegno. Vincere vuol dire far vincere la propria scuola, questo è importantissimo.

I professori hanno spesso fatto altro prima di insegnare. Scelgono di insegnare per vera e propria vocazione, lasciando a volte posti molto più redditizi. Questo fa sì che ci sia una vera e propria passione nel lavoro che fanno e una grossissima disponibilità. Gli insegnanti ci sono, ricevono i ragazzi in qualsiasi momento sono pronti al dialogo con i genitori. Abbiamo e-mail e numeri di telefono, al primo incontro con i ragazzi e al primo con i genitori, si raccontano, mostrano le loro foto in famiglia, con cane, gatto e bambini urlanti. Mostrano subito il volto umano. Rimangono insegnanti, formatori, con l’autorità che ne consegue, ma sono pronti a spostare la cattedra per farsi due sonore risate con i propri studenti!

Le strutture. Semplicemente incredibili e questo indipendentemente dai mezzi a disposizione; le scuole sono attrezzate, con grandi spazi, tutto per lo sport, biblioteca, teatro. Una piccola cittadina tutta per gli studenti, che tra scuola e sport vi trascorrono comunque l’intera giornata.

Certo c’è anche qualche punto negativo, primo fra tutti come accennavo un po’ più sopra, i mezzi economici a disposizione creano grosse differenze. Più un liceo è ricco, più proporrà corsi su vari livelli, potendo pagare i professori con le competenze necessarie, più avrà strutture moderne, belle classi di informatica, di fotografia.

Un liceo avrà mezzi in una zona economicamente più sviluppata, che proprio grazie alla presenza di scuole così attirerà sempre di più persone con possibilità economiche, che daranno molti contributi alla scuola in un crescendo continuo.

In questo so che noi siamo cascati bene, la Silicon Valley è un mondo di privilegiati, in cui le scuole rispecchiano le esigenze di una popolazione educata e benestante, in cui la corsa al successo la si sente già sui banchi delle scuole elementari, rischiando di cadere in certi eccessi.

Mi chiedo se in un altro contesto la mia opinione sul sistema americano sarebbe stata diversa, forse un po’, anche se di fondo penso che tutti i punti positivi sopracitati esistano un po’ ovunque e contribuiscano a renderlo un sistema veramente efficace! Cosa ne pensate?

 

Giulietta Cerruti Sacconey
Palo Alto, California
Ottobre 2015

 

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pinguino
pinguino
8 anni fa

Interessante articolo! Trovo anche io che i sistemi di tipo anglosassone spingano molto sul l’autonomia e sulla consapevolezza di se. Però, come hai sottolineato molto bene, molto dipende da dove si nasce..beh ormai anche in Europa sta diventando sempre più così. Ció che invidio al sistema americano e inglese è l’ottimo programma per le materie STEM, cioè le materie scientifiche, tecnologiche e chissà nella silicon valley quante opportunità ci sono!