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Pubblichiamo volentieri questo articolo di Tiziana, che ci fa conoscere un programma dell’Unione Europea che potrebbe tornare utile anche a qualcuna di voi. Grazie Tiziana, e se qualcuno vuole mettersi in contatto con lei, trova il suo indirizzo di posta elettronica in fondo all’articolo.

 

Ci sono persone che si lanciano impulsivamente nel cambiamento, e altre che invece mettono i tasselli per costruire un cambiamento. Non esiste un approccio “giusto” o “sbagliato” in questo caso. Sta di fatto che a 35 anni, io mi trovo decisamente nel secondo gruppo.

Il tassello “trasferirsi all’estero” era lì tra i tanti che avrei potuto usare al momento giusto ma non ancora definito nei minimi dettagli. Vi spiego il perché. A 30 anni presi al volo l’opportunità di una borsa di lavoro e mi trasferì a Malta. Non ci pensai tanto, non organizzai molto. Sapevo dentro di me che sarebbe stata un’esperienza a termine.

Oggi invece vorrei di più. Ho più consapevolezza delle mie capacità, dei miei obiettivi e anche dei miei limiti. E sono consapevole che spesso le frontiere che mettiamo agli spostamenti sono puramente mentali.

Quasi tutte le capitali europee sono raggiungibili in due ore di volo. Tempo quasi d’obbligo per qualsiasi spostamento dalla periferia al centro di una qualunque metropoli nell’ora di punta. Allora perché no? Non amo però i salti nel buio. Non avendo amici ai quali appoggiarmi, o idee particolari, per me un posto vale l’altro.

Perciò ho trovato nel programma Erasmus per Giovani Imprenditori una buona base di partenza. Questo programma europeo (visibile alla pagina https://www.erasmus-entrepreneurs.eu/) promuove la mobilità tra professionisti di differenti nazionalità.

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Tiziana nella sua nativa Sardegna

Gli attori in gioco sono quattro: un aspirante imprenditore (New Entrepreneur), un imprenditore avviato (Host Entrepreneur), i punti IO di assistenza e la Commissione Europea. Il New e l’Host Entrepreneur si registrano nel portale e seguono passo passo la procedura richiesta per poter ricevere l’ammissione al programma. In questa fase saranno seguiti da un Organismo di intermediazione, scelto da una lista presente nel sito, che li assisterà in tutta la fase pre-ammissione e per tutta la durata dello scambio. Una volta ammessi, entrambi potranno visionare rispettivamente i curricula degli imprenditori avviati o degli aspiranti tali e iniziare la fase di match, fatta di e-mail, skype calls etc. sino ad arrivare alla definizione del periodo e della compilazione di un contrattino a garanzia del tutto.

La Commissione Europea finanzierà con un piccolo contributo mensile l’aspirante imprenditore (New Entrepreneur) ma anche l’imprenditore ospitante potrà contribuire, a sua scelta e su base volontaria.

La bellezza di questo programma è sia negli intenti (valorizzare la diversità culturale e professionale e farne una ricchezza base di incontro tra gli attori), sia nella mancanza di requisiti specifici. L’Aspirante Imprenditore non ha un limite di età. Ha un’idea che mette su un business plan in inglese (lingua del progetto) e che può riguardare qualsiasi ambito. Può anche aver già avviato concretamente l’attività da non più di tre anni.  Quali sono i vantaggi che ne ricava? Che seguirà passo passo l’attività quotidiana di quello che sarà il suo Imprenditore Ospitante/Mentore, così come se fosse un suo collaboratore alla pari, un socio. Vedrà quali difficoltà si dovranno affrontare da imprenditore ma allo stesso tempo potrà usufruire dei consigli di chi ha già avviato un’attività simile alla sua e che certamente sarà felice di condividere l’esperienza. L’imprenditore ospitante allo stesso modo godrà della vivacità di idee di un nuovo imprenditore, potrà aprirsi nuove fette di mercato e perché no, collaborare anche in seguito.

Io lo trovo un progetto importante anche per chi, come me, vorrebbe stabilirsi all’estero ma avendo almeno una base per iniziare.

A tutt’oggi non ho ancora trovato una sede dove svolgere il mio periodo di formazione…e accetto volentieri consigli, ed eventualmente inviti da parte di imprenditrici che operano nel mio stesso settore, l’assistenza alle PMI nell’internazionalizzazione del business e nella consulenza sulla progettazione attraverso fondi comunitari.

L’unica avvertenza che mi sento di suggerire è quella di lavorare sul progetto tenendo conto della tempistica. Dal momento della presentazione del business plan al momento della sua validazione, possono passare mesi. Dipende dalla completezza del vostro progetto, e dai tempi della Commissione nel validare il tutto.

Poi c’è da mettere in conto i tempi di matching. Io sono ammessa a finanziamento da aprile circa ma ancora non ho trovato una collocazione ideale.

Chi lo sa….piccoli spunti che potrebbero essere utili a qualcuno.

Tiziana (tizia.carboni@tiscali.it)
Gennaio 2015

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