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108 chakra soupes

108 zuppe speciali…perchè speciali, e perchè 108? Ce lo spiega Helen Giovanello in questa bella intervista.

 

Helen è un’amica di Expatclic da tempo immemorabile. L’abbiamo seguita nelle sue avventure per il mondo, ne abbiamo pubblicato articoli, usato le sue belle fotografie, e personalmente l’ho incontrata ovunque i nostri destini si incrociassero – Honduras, Italia, Gerusalemme… Nata a Londra e cresciuta in Italia, Helen si sposta prima a Parigi e poi, nel ’93, a New York, dove si diploma alla prestigiosa scuola The International Centre of Photography. Come fotografa (bravissima!) Helen lavora in tutto il mondo, sempre tuffandosi anima e corpo nelle culture che incrocia sul cammino. Da sempre appassionata di Yoga, meditazione e Tantra, nel ’99 a New York Helen scopre lo yoga di B.K.S. Iyengar, e decide di approfondire il suo percorso, che la porterà infine a diventare insegnante di yoga. Dal 2007 Helen fa di nuovo base a Parigi, dove insegna lo yoga Iyengar in Francia e all’estero. Da sempre appassionata di scrittura e di cucina, Helen ci presenta oggi la sua ultima creatura, 108 chakra soupes, un libro (in francese) edito dalle Edizioni Marabout. Grazie di cuore Helen!

Claudiaexpat

 

Ti conosco da tantissimo tempo, e agli inizi leggevo le tue stupende newsletter in cui si notava il tuo talento per la scrittura. Poi sei stata fotografa, bravissima, per tanti anni, per dedicarti infine a tempo pieno allo yoga. Con questo libro, 108 chakra soupes, torni alla tua passione originale?

Piccola precisazione, la mia newsletter antesignana del blog l’ho scritta durante gli anni newyorkesi quando già ero fotoreporter. Ma è vero che la passione per la scrittura risaliva ad anni addietro di quando studente vivevo a Parigi.

chakra soupesLa storia di come sono nate les 108 chakra soupes è raccontata nell’introduzione, quindi non voglio annoiare troppo chi deciderà di comprare il libro. Ma per dare qualche idea, è nato durante gli anni di formazione di professore di Iyengar yoga che sono 3 intensi anni di immersione totale, durante i quali arrivavo sempre a casa tardi la sera. Secondo i principi dell’ayurveda che seguo da più di vent’anni, bisogna mangiare leggero e aver digerito prima di andare a letto. Così ho cominciato a fare minestre.

Non minestre qualsiasi, però, perché grazie a un’ispirazione venuta da non so dove, ho iniziato a sperimentare la cucina basandomi sui colori dei chakra centri energetici e la cucina ayurvedica.

Poi, in particolare dietro insistenza della mia carissima amica Elena di Torino, ho iniziato a scrivere le ricette che poi sono diventate un libro. La scelta del numero è caduta sul 108 perchè è un numero sacro in tutte le culture. Sono ricette semplici e facili da cucinare, sono più un invito a risvegliare i sensi e l’immaginazione, che delle ricette rigide nei loro contenuti.

Raccontaci un pochino del tuo percorso di insegnante di yoga

L’incontro con lo yoga Iyengar è avvenuto nel 1999 a New York per caso, ed è stato un amore a prima vista. L’idea di diventare insegnante è venuta molti anni dopo, infatti ho fatto la formazione nel 2010, una volta tornata a Parigi.

helen giovanello

Helen in India

Diventare insegnante di yoga e abbandonare il mondo della fotografia è stata un’evoluzione interiore.

Un incontro fondamentale nel mio percorso dello yoga è stato quando vivevo a Mumbai come foto reporter nel 2003 ed incontrai Zubin Zarthoshtimanesh che è tutt’oggi il mio insegnante e guida. A lui mi unisce inoltre a un legame di amicizia famigliare con sua moglie e figli e mio figlio, che come me pratica lo yoga Iyengar.

Poi ovviamente c’è stato l’incontro con BKS Iyengar e tutta la famiglia, e lo studio all’Istituto di Pune, in India.

Piu che insegnare yoga per me si tratta di condividere delle conoscenze che hanno trasformato la mia vita a tutti i livelli. Oggi insegno classi generali ma anche corsi specifici per persone con problemi di scoliosi e di schiena. E poter alleviare il dolore e aiutare persone con problemi di vario tipo è un grande onore.

E’ proprio vero che si possono stimolare i chakra con le zuppe? Come ti sei avvicinata alla cosa?

I chakra sono 7 « ruote », centri energetici che vanno dalla base della colonna vertebrale alla cima del cranio. Ai chakra corripondono suoni, odori, colori. I colori possono essere utilizzati in varie forme incluse quelle del cibo, ma soprattutto in quella che può essere la presentazione visiva. Da questo io mi sono ispirata nella scelta degli ingredienti, anche se poi ovviamente una volta cotti cambiano di colore.

Risvegliare o equilibrare la nostra energia fa parte di quello che si può anche chiamare un risveglio della coscienza, della sensibilità interiore, e trovare semplicemente quello stato d’essere che genera serenità indipendentemente da quelle che sono le vicende dello scorrere dell’esistenza. Vuol dire essere presenti a se stessi, trovare l’essenza di ciò che siamo.

In questo mio piccolo libro invito attraverso la cucina a stimolare i sensi, tutti i sensi, a prendere il tempo di assaporare il cibo a scoprire la relazione tra ciò che mangiamo e il nostro stato d’essere generale.

Ogni azione fatta in piena coscienza è meditazione e nella meditazione si va a riconnetersi con l’energia profonda, con la nostra essenza.

Come hai deciso di scrivere il libro, e come ti sei mossa per trovare un editore?

Come dicevo, non ho mai veramente deciso, sono state più le persone intorno a me a farmi immaginare di fare qualche cosa con queste minestre che cucinavo da tempo. Allora ho iniziato ad annotarle e poi ho deciso il numero : 108 perché 108 sono le perle del mala con cui si cantano i mantra, 108 i saluti al sole all’inizio dell’anno, 108 numero matematico nella serie di Fibonacci, etc.

helen giovanello

Helen nel suo appartamento a Parigi

Dal momento in cui ho finalmente deciso di scrivere le minestre su un taccuino è passato circa un anno.

Poi ho chiesto a due conoscenze, un fotografo e un grafico, di aiutarmi a fare un modello di presentazione.

E ora, mi sono detta, che si fa ?

Non avevo nessuna voglia di mandare lettere inutili a editori che non le leggono se non ti conoscono o non sei già conosciuto. L’ho fatto solo per avere la coscienza a posto con 2 editori italiani, 2 francesi e 2 americani. Tutti mi hanno risposto lo stesso : bello, oh hoh oh !!! ma no grazie.

Allora mi sono detta che io avevo fatto la mia parte, se si doveva pubblicare l’editore sarebbe apparso.

Un giorno al Tigre yoga club dove insegno yoga a Parigi c’era un evento di presentazione di un libro di cucina dietetica ma con gusto. Tra un corso e l’altro incrocio Delphine, l’autrice del libro, e parlando le racconto del mio Chakra soupes e lei mi dice che dovrei contattare Marabout perché cercano un libro un po’ originale sull’ayurveda… ci scambiamo le mail e lei mi presenta a Hachette/Marabout e voilà che ho un editore !

Il libro è in francese: hai intenzione di tradurlo in italiano, o in inglese?

Io sarei molto felice di vedere il libro tradotto in tutte le lingue possibili ! Ma sopratutto in inglese perché i paesi anglofoni sono grandi entusiasti delle minestre e zuppe… Questo non dipende da me ma da Hachette/Marabout e dal loro dipartimento di promozione e traduzione. Ovviamente questo non mi impedisce di cercare un editore straniero e se interessato metterlo in contatto con Marabout.

Hai dei progetti futuri?

Non ho progetti particolari se non quello di adottare un cane  🙂 Sono serena con quello che si sviluppa davanti a me e non cerco nulla di più o di meno.

La danza ha portato il teatro, il teatro ha portato la letteratura, la letteratura ha portato la fotografia, la fotografia ha portato lo yoga, lo yoga ha fatto nascere le chakra soupes, les chackra soupes…

 

Helen Giovanello
Parigi, Francia
Settembre 2016
Foto di Helen Giovanello

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