Spiegare l’Islam ai bambini sembra un’impresa da giganti ma in realtà non lo è se fatto in maniera allegra, tollerante e positiva. E allora prendiamola più semplicemente questa nuova avventura culturale e geografica e vediamo come spiegare diversità, comunanze e esoticismi ai nostri piccoli expat…
E’ forse possibile arguire che sarà il grado stesso della nostra religiosità a dare una valenza minore o maggiore a quanto osservabile in paesi di cultura islamica. In questo senso è molto probabile che un bambino che viva in una famiglia mediamente praticante sarà forse molto attento e curioso nel cercare di capire il perchè di certe credenze, la possibile comunanza nel credo o le divergenze tra la fede cristiana e quella musulmana.
Allo stesso tempo, un bambino che non sia particolarmente vicino alla fede cristiana (cattolica o protestante), o perchè ancora piccino, o perchè abituato ad ambienti laici se non addirittura atei o perchè abituato da sempre alla vita in paesi di fede non cristiana (in Asia per esempio o in certe parti dell’Africa), potrebbe parallelamente trovare curiose, affascinanti, belle o semplicemente incredibili certe pratiche religiose legate all’Islam, come per esempio il digiuno di Ramadan, la preghiera, il Muezzin, la Mecca e via dicendo.
Se si è cristiani praticanti e c’è in vista un trasferimento in un paese islamico una cosa che si può facilmente spiegare ai nostri piccoli è l’idea dell’amore verso Dio, questo ‘Signore buono, potente e misericordioso’ che è amato e rispettato dai Cristiani, dagli Ebrei e dai Musulmani e che però non soltanto ha nomi diversi, a seconda del credo, ma anche una storia un pochino diversa.
Chi invece si ritiene più laico o ateo, può comunque affrontare il discorso dell’Islam come fatto religioso e culturale, spiegando comunque l’importanza dell’Islam nella storia dei paesi arabi così come in Asia e fino ai giorni nostri.
Si può anche fare riferimento alla figura di Maometto come ad una specie di Messia, che avrebbe diffuso la parola di Allah attraverso il Corano, libro considerato sacro dai musulmani, e che rappresenta il messaggio rivelato da Allah a Maometto da diffondere ad ogni uomo sulla terra.
Sempre rispetto al Corano poi si può ricordare ai nostri bambini che ciascuna grande religione, monoteista o no, ha da sempre avuto un testo sacro per eccellenza come, per esempio, il Vangelo per i cristiani, la Torah per gli ebrei, i Veda per gli indù, il Tao Te Ching per i taoisti e appunto il Corano per i musulmani.
E si può ricordare come ogni religione monoteista abbia ‘scelto’ un giorno della settimana da considerare sacro, la domenica per i cristiani, il sabato per gli ebrei e gli induisti… e il venerdì per i musulmani!
Certamente, quello che più colpirà tutti i bambini è l’atto della preghiera, praticato veramente un po’ ovunque, nei luoghi di culto come nelle botteghe, in ufficio come a scuola, in giardino come per le strade.
Questa libertà e flessibilità della preghiera musulmana, con le genuflessioni che comporta, l’atto di riverenza, la compassione implicita sia nella solitudine dell’atto, che nella comunanza del gruppo possono aiutarci nello spiegare ai nostri bambini e ragazzi l’importanza della preghiera nell’Islam.
Possiamo dunque spiegare quanto sia importante per un musulmano non solo pregare 5 volte al giorno, ma anche pregare sempre rivolto verso la Mecca, la città dove nacque Maometto nel 570 d.C. e che è considerata città santa dai musulmani del mondo intero dal momento che proprio lì si trova la Grande Moschea della Mecca, il luogo ritenuto più sacro tra tutti i siti dell’Islam.
E’ dovere infatti di ogni musulmano recarsi in pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita…
A seconda poi del paese d’espatrio, una parte importante sarà anche giocata dall’architettura religiosa, cioè dalle moschee e i minareti, dalle cittadelle racchiuse attorno ad esse (come in Medio Oriente) o dai grandi bazaar sviluppatisi attorno a luoghi sacri vicini alle moschee (alberi, shrine) come accade più spesso in Iran, in Afghanistan e in Pakistan.
Per chi avesse la fortuna di vivere per qualche tempo in Iran, come non gioire delle meraviglie dell’architettura di Isfahan o di Qom?
E per chi fosse in India, come ‘tralasciare’ le numerose e maestose moschee costruite dagli imperatori Moghul – come la Jama Masjid nella vecchia Delhi, fatta costruire dall’imperatore Shah Jahan verso il 1650… O il Taj Mahal che sempre Shah Jahan fece costruire alla morte della sua diletta e amatissima sposa Mumtaz, nei pressi di Agra ?
In Turchia, ad Istanbul, con le sue tante moschee imperiali, ve n’è una tra le più belle e certo la più emblematica, quella in onore di Sultan Ahmed, meglio nota come la Moschea Blu, dalle mattonelle blu cobalto che ricoprono le sue mura interne…
A Damasco, come non perdersi nella città vecchia dove attorno al grande complesso della Moschea degli Omayyadi si sviluppano gli antichi quartieri cristiani ed ebrei… ?
E a Gerusalemme, come non fermarsi un momento al tramonto davanti alla spianata delle moschee, lì dove sorge maestosa la grande moschea di Al-Aqsa, vicino al tempio ebraico e al Santo Sepolcro cristiano…
Questi monumenti maestosi che è bellissimo andare a visitare insieme ai nostri bambini, spesso ci ricordano quanto nell’Islam – come nel Cristianesimo – l’amore in tutte le sue manifestazioni sia all’origine dell’arte e dell’architettura religiosa, nel tentativo eterno di unire l’uomo con la sua vita terrena al divino e alla vita celeste ed eterna…
Letteratura per bambini e ragazzi
Un viaggio e un espatrio in paesi di fede e cultura islamica sono anche un viaggio verso la conoscenza di un mondo che è stato da sempre un mondo vicino e parallelo al nostro mondo classico.
Il Mediterraneo con le sue due grandi civiltà, vissute in pace fino allo ‘scontro-incontro’ avvenuto verso l’anno Mille, ha sempre offerto e continua ad offrire un immaginario (ed un reale!) ricco di idee, suggestioni, leggende e storie così ricche e piene di fascino da non poter non colpire la fantasia e la mente dei nostri piccoli expat.
L’Iran con le storie dei grandi astronomi e scienziati dell’epoca, come ad esempio Avicenna (Ibn Sina) considerato il padre della prima medicina moderna, e filosofo dell’Islam vissuto a cavallo del Millennio e che fu anche astronomo, fisico, chimico, autore di oltre 450 trattati di scienza, astonomia, medicina e molto altro.
La penisola Arabica con le sue meravigliose, indimenticabili e avventurosissime Mille e una Notte, Aladdin e Ali Baba, Sheherazade e tante altre misteriose e avvenenti fanciulle, principi armati di spade incantate e birbanti armati fino ai denti, giardini meravigliosi e uccelli dal canto paradisiaco, acque miracolose e alberi fatati… Insomma, trovate un bel libro ricco di illustrazioni e vedrete i vostri bambini perdersi in un sogno davvero mediorientale!
L’anti-islamismo spiegato agli italiani.
Come smontare i principali pregiudizi sull’Islàm
Edizioni Erikson, pp.230
Khaleb piccolo amico arabo: le tradizioni, la cultura, la religione dell’Islam di Daniela Palumbo.
Torino: Paoline, 1999
Dio, Iahvè, Allah. I grandi interrogativi sulle tre religioni: ebraismo, cristianesimo, Islam.
100 risposte alle domande dei bambini
Edizioni Claudiana, pp.190
Atlante dell’Islam. La religione, la storia, la vita quotidiana
Edizioni Ancora, 2005
Milano: Mondadori, 1988. – 2 vol.
Silviaexpat,
Skopje, Macedonia
Maggio 2008