Elena condivide con noi alcune considerazioni sulla scelta della scuola per i nostri figli e figlie in espatrio e una bellissima presentazione.
Nell’ottobre del 2011, in occasione del settimo compleanno di ExpatClic, avevo avuto l’opportunità di organizzare una videoconferenza su un tema caro a noi espatriati: la scelta della scuola primaria per i nostri figli.
Ne so qualcosa…io che sto scrivendo questo articolo mentre la mia figlia più piccola sta vivendo questo passo importantissimo: il suo primo giorno di scuola (anzi il VERO primo giorno di scuola, come precisa per differenziarsi dai fratelli più grandi che hanno solo un primo giorno qualsiasi ;o).
La scelta della scuola primaria risulta davvero significativa e ci mette una certa pressione addosso, come se una scelta sbagliata potesse pregiudicare il futuro successo scolastico, e di conseguenza lavorativo, dei nostri figli. Insomma una catastrofe, un’ipoteca sulla loro vita!
In realtà io ritengo che si debba scegliere con molto tranquillità, sapendo che si possono anche fare degli errori (io, vi assicuro, ne ho fatti) e si può rifare, disfare o tornare sui propri passi. La cosa fondamentale è, a mio parere, esserne consapevoli. Riuscire a ritagliarsi uno spazio nelle nostre vite spesso a ritmo impazzito per “tenere il polso” della situazione e cogliere, leggere e analizzare gli elementi che possano portarci a rivedere le nostre scelte o al contrario a portarle avanti con successo.
In occasione della nostra videoconferenza, avevo preparato una breve presentazione. In questo articolo vorrei ripercorrere gli elementi principali e soprattutto mi piacerebbe alla fine raccogliere le vostre riflessioni e le vostre storie.
Riflessioni per scegliere la scuola primaria per i propri figli in espatrio
La presentazione è suddivisa in quattro sezioni.
Analizzare
Nella prima sezione vi invito a riflettere su quali sono le vostre priorità rispetto alla scuola. Cosa volete che offra ai vostri figli? Sicurezza, perché siete in un paese poco ospitale per varie ragioni. Formazione, valori, obiettivi specifici, perché chiedete o avete in mente un percorso preciso per i vostri figli. Oppure vi interessa porre l’accento sul tipo di relazioni che i vostri figli potrebbero creare, sul tipo di amicizie che vorreste avessero l’opportunità di stringere. L’idea di scuola che, come genitori abbiamo, influenza la nostra scelta. I nostri valori, i principi che vorremmo i nostri figli imparassero devono almeno in parte corrispondere a quelli proposti dalla scuola che andremo a scegliere.
Nella presentazione troverete poi due mappe che vi inviteranno a riflettere sul tipo di espatrio che state vivendo e sul tipo di comunità in cui avete posto le vostre radici, almeno temporaneamente. Riflettere su questi due aspetti ci permette di escludere certi tipi di scuole a favore di altri, rendendo più semplice la scelta. Se il nostro espatrio è itinerante, ci spostiamo molto spesso, forse prediligeremo un sistema scolastico internazionale che permetta ai nostri figli di ritrovare la stessa struttura in paesi diversi. Se la comunità in cui viviamo è difficile da penetrare o è inserita in un contesto di “pericolo” fisico o psicologico, tenderemo a scegliere un sistema che tuteli la tranquillità e la libertà dei nostri figli. Se ci siamo trasferiti in un posto per restarci a lungo, potremmo essere più propensi a restare nella scuola del nostro quartiere che ci permette di entrare in contatto e creare relazioni profonde con le famiglie che vivono attorno a noi. Solo per fare alcuni esempi.
Conoscere
Dopo aver riflettuto su questi tre aspetti (cosa vogliamo dalla scuola, tipo di espatrio e tipo di comunità in cui viviamo) abbiamo il compito di informarci.
Possiamo farci un’idea di quali sono le scuole locali o cercare di approfondire la conoscenza di sistemi internazionali (come l’International Baccalaureate, molto interessante proprio per l’attenzione a contesti multiculturali e all’obiettivo dichiarato di formare cittadini del mondo) o sistemi pedagogici che ci interessano particolarmente (come il Metodo Montessori, lo steineriano e mille altri ancora).
Comprendere
A questo punto c’è un altro elemento da considerare: le nuove relazioni che si creeranno con l’entrata dei nostri figli a scuola. Per forza di cose dovremo entrare in relazione come famiglia con la scuola e con la comunità allargata cui la scuola ci darà accesso, si costruiranno nuove amicizie e si generereanno anche nuovi motivi di scontro o di differenziazione, oltre che di confronto e condivisione. Verremo in contatto con metodi educativi diversi da quelli con cui noi siamo cresciuti e con i quali dovremo fare i conti e prendere una posizione. Entreremo in relazione con gli insegnanti dei nostri figli e dovremo supportare i bambini nel costruire relazioni costruttive. Dovremo anche prendere in considerazione le nuove amicizie che i nostri figli “si sceglieranno da soli”, mentre fino ad ora erano pevalentemente orientate dalle nostre relazioni di amicizia.
Insomma, teniamoci pronte!
Decidere
Dopo tutto questo riflettere, si dovrebbe riservare un momento di pausa per poterne discutere con qualcuno che possa capire il nostro punto di vista… insomma, Expatclic c’è proprio per questo, no?
Ecco, a questo punto, dicevo, dopo aver riflettuto, dopo esservi informate, dopo averne discusso con il vostro partner o con amici o con altre expat come voi, viene il momento di prendere una decisione.
Sono tre gli elementi che ho inserito nella presentazione e che riporto qui per dire che, comunque vada, la nostra scelta ci aprirà la strada a momenti belli, nuovi, positivi, magari anche a qualche momento di sconforto… ma io cerco di ricordarmi sempre che
- con i figli non c’è niente di garantito
- è lecito sbagliare
- i bambini hanno risorse inaspettate
E la nostra scelta sarà più leggera… con il sorriso sulle labbra, nostro e dei nostri figli il primo giorno di scuola e sempre!!!
In bocca al lupo!
Elena
Febbraio 2013
Melbourne, Australia