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avion avec des petits

Viaggiare con dei bebé non è sempre facile, soprattutto se si tratta della prima volta. Cecilexpat vi dà qualche consiglio per aiutarvi in questa nuova avventura !

Se anche a voi capita di viaggiare in aereo con bambini piccoli, aiutateci a completare questo articolo con le vostre esperienze, contattate Claudiaexpat

 

Il vostro bimbo ha giusto qualche mese o addirittura qualche settimana di vita, e dovete già prendere l’aereo. In effetti siete magari rientrate in patria per partorire o rientrate per presentare il vostro adorabile cherubino alla famiglia. E anche se partite semplicemente in vacanza, eccovi qualche consiglio per aiutarvi a viaggiare in aereo con bambini piccoli, sotto i tre anni in particolare. A partire da questa età, in effetti, avrete dato un giro di boa che renderà il viaggio più semplice o meno complicato…

A partire da quando può viaggiare il bebé ?
Seggiolini e passeggini
Cosa portare con sé
Il personale a bordo
I pasti
Mantenere occupati i piccoli mostri a bordo
Le toilets
La nanna dei cuccioli

Bisogna premettere che tutto dipende dalla lunghezza del tragitto. E’ ovvio che un viaggio di 18/20 ore non avrà le stesse ripercussioni di uno di 2 o 3 ore. Ma non sottovalutiamo i nostri angioletti. Che abbiano male alle orecchie per via della pressione, bisogno di muoversi, o un’avversione verso i trasporti, poche ore saranno sufficienti per metterci in ginocchio ! Detto questo, una buona parte di come andrà il viaggio dipenderà dalla vostra capacità di mantenere la calma… Allora facciamo un respiro profondo e partiamo !

A partire da quando può viaggiare il bebé?

Il stio dell’aviazione civile non precisa un’età alla quale il bebè può viaggiare, dovrete dunque ascoltare il consiglio del vostro pediatra. Per chi ha appena partorito: a voi decidere quando viaggiare in base alla vostra forma fisica e alla durata del viaggio. Sicuramente esiste il rischio di dover ascoltare le urla del bebè in uno spazio chiuso, ma i nuovi nati in genere dormono a bordo, perchè cullati dal motore dall’aereo.

Resta comunque imperativo fare in modo che il bebè beva in maniera regolare durante tutta la durata del volo. Mettiamo l’accento sull’importanza di farlo bere durante il decollo e l’atterraggio per permettergli di deglutire bene e dunque evitare i dolori alle orecchie (di cui soffrono anche gli adulti). Alcuni bambini forse non ne avranno bisogno. Meglio così se questo è il vostro caso, ma è sempre bene saperlo ed essere preparate!

Seggiolini e passeggini

Fino all’età di due anni non è obbligatorio comprare un biglietto che dia diritto a un posto in aereo (ma attenzione, in questo caso avrete diritto a una quantità di bagagli limitata), e il bebè potrà viaggiare in braccio a voi e avrà diritto a una “culletta” (il cui uso è limitato per i bebè di taglia grande, perchè questo lettino misura circa 70 cm, e sostiene un peso di circa 10 chili) che la vostra compagnia aerea vi metterà a disposizione.

Non dimenticate di precisare che volete la culletta quando riservate il volo. Teoricamente vi assegneranno i posti all’inizio della fila, che sono davanti, ma ci sono anche delle cullette appese (sì, sì, sopra la vostra testa). Chiedete bene, quando riservate.

Al momento del decollo e dell’atterraggio vi verrà chiesto di prendere in braccio il bambino (alcune compagnie aeree forniscono una cintura per bambini, che si aggancia a quella degli adulti), e per questo motivo non vi permetteranno di viaggiare con più di un bambino senza posto a sedere alla volta. Per i gemelli, dovrete dunque essere in 2.

Se dovete affrontare un lungo viaggio e/o avete dei bambini piuttosto grossi, molto agitati e se questa soluzione è economicamente accessibile, non esitate a prendere un posto individuale per il vostro angioletto. E’ molto più comodo e meno stancante per tutti.

Secondo l’aviazione civile, se prendete un posto individuale per il vostro bambino, potete collocarci un seggiolino da auto omologato, che si può rivelare un’ancora di salvezza per un piccolino che non entra più nella culletta fornita sull’aereo. Vi potranno sempre chiedere di toglierlo dal seggiolino durante il decollo e l’atterraggio (può sembrare strano, perchè si ha l’impressione che sia molto più sicuro avvolto nel suo seggiolino, ma mi è successo con le mie bambine).

Il passeggino: sarebbe ottimo poterlo tenere fino alla porta dell’aereo, è talmente più pratico se si è cariche! In più, se il bebé dorme sarebbe meglio non muoverlo da lì… Solo che, purtroppo, è tutta una questione di spazio disponibile in cabina. Dunque il discorso del passeggino sarà a discrezione del personale della compagnia aerea. Recentemente ho sentito che a molte mamme è stato rifiutato di portare il passeggino fino all’entrata dell’aereo su un volo per Tokyo…se è troppo complicato, il marsupio è una buona soluzione nel momento in cui il passeggino è stato spedito con il resto dei bagagli.

Cosa portare con sè

Una piccola prima raccomandazione: il fatto di voler essere pronte per qualsiasi eventualità vi fa molto onore, ma se ciò vuol dire trascinarsi dietro uno zainetto di 10 kg, allora no! L’ho fatto, e so di cosa parlo: dopo 12 ore di volo con i miei 3 bambini di 5, 3 e 1 anno, quando mi han detto che il passeggino, che avevo lasciato alla porta dell’aereo, aveva raggiunto gli altri bagagli nella stiva e mi aspettava sul nastro distributore, a metri e metri di corridoi di distanza (c’è da scarpinare a Narita.. come altrove, del resto), ho avuto un leggero momento di scoraggiamento!!! Da quel giorno ho sempre fatto molta attenzione a non portare con me troppi pesi.

I bisogni variano anche di molto a seconda della durata del viaggio. Partiamo dunque dall’ipotesi di un viaggio piuttosto lungo, e voi li ridurrete secondo la durata del vostro.

Cibo: Per i più piccoli, pensate a un numero adeguato di biberon, dato che pulire un biberon a bordo dell’aereo non è proprio il massimo, e a una quantità sufficiente di latte in polvere (sui lunghi voli spesso c’è latte di mucca, eventualmente verificate prima di partire). Teoricamente non avrete problemi a trovare dell’acqua in bottiglia a bordo. Eventualmente preparate il latte con una dose più elevata di polvere, per evitare di stressarvi nel caso vi si rovesci una quantità dalla bottiglia…

Ovviamente in caso d’allattamento è tutto più semplice, non ci sono cambi rispetto alle abitudini. Il seno aiuta inoltre anche a rassicurare il bebé durante il viaggio.

Per i più grandi chiedete al momento della riserva un pasto per bambini, che sarà composto da omogeneizzati, ma informatevi presso la compagnia aerea perchè non tutte mettono a disposizione questo servizio, quindi magari toccherà a voi pensare di portare qualche omogeneizzato o piattino preparato. Il vero problema in tutto ciò resta il dover riscaldare il tutto. Spesso in aereo si riscalda a bagno maria, dunque troppo lungo, e inefficace in caso di cibi solidi….

I più grandi avranno diritto a un pasto per bambini (da richiedere comunque sempre al momento della riserva) servito più o meno presto e più o meno caldo. Recentemente ho notato un netto miglioramento in questo servizio. Il problema è che se si decolla alle 23h30, il pasto viene servito, anche con la migliore buona volontà del mondo, un’ora più tardi…tutti i miei figli dormono a quell’ora, ma quelli che fan fatica ad addormentarsi lo apprezzeranno!

I vestiti di ricambio: con un bebé è bene pensare a sufficienti vestitini di ricambio, ma scegliete qualcosa di facile da infilare e togliere, tipo tutine o pigiama. Cambiare un bebé in aereo è decisamente meno pratico che a casa. Inoltre se avete un materassino di quelli sottili sottili, (tipo quelli che ci sono nelle borse per cambiare i bebé) o un tessuto un po’ spesso, portatelo con voi perchè vi sarà utile nella “manovra”.
A voi prevedere un numero ragionevole di pannolini extra (senza dimenticarsi che se portate troppa roba, vi ritroverete con un bagaglio pesantissimo), ma soprattutto non dimenticate le tovagliette umide, perchè servono a tutto (cambiare i piccoli, pulire i grandi, asciugare tutto ciò che potenzialmente si può rovesciare…). Man mano che diminuiscono i rischi di rigurgito, tutto diventa più facile, meno cambi da portare con sè.

Dato che noi viaggiamo in genere di notte, i miei bambini adorano mettersi in pigiama, è un modo per sentirsi a proprio agio in questo grande aereo prima del grande viaggio, immagino. Adesso che sono più grandi (8, 6 e 4 anni) ho comprato delle tenute sportive tipo tute che fungono perfettamente anche da pigiama e mi evitano di portare un sacco di vestiti.

Un’ultima piccola cosa: non dimenticate di portare con voi del paracetamolo o qualcosa di equivalente, che in caso di piccoli problemi, febbre o nervosismo potrà aiutarvi a calmare il bebé.

Il personale a bordo

Questo è sempre un soggetto “caldo” perchè tutto dipende dal tipo di persone che trovate. Alcuni arrivano al punto di anticipare le vostre richieste (sì, sì, mi è successo) e altri non sopportano i bambini. Tra i due, si dovrebbe in teoria riuscire a trovare un terreno d’intesa perchè possiate avere sufficiente aiuto al momento desiderato (aiuto al sistemarsi sull’aereo e al momento di lasciarlo, riempire e riscaldare il biberon, etc.). Ciò detto, è sempre bene prepararsi a delle situazioni incredibili e surreali di fronte alla regolamentazione in volo…

Non dimenticate comunque mai che siete clienti della compagnia allo stesso identico titolo degli altri passeggeri e che il personale di bordo è lì per voi. Dunque non esitate a chiedere aiuto. Quindi, una volta di più, un bel respiro e si parte !!!

I pasti

Non sempre facile, soprattutto quando vi vogliono assolutamente servire un pasto mentre voi allattate o quando schiaffano un vassoio davanti al grande che è in braccio a voi e voi siete incinta… Una volta di più, un po’ di umore… Anche in classe economica vi possono servire più tardi.

Incinta di 6 mesi e con una bimba di 16 mesi, lo steward su un volo da Parigi a Vienna me l’ha presa per un quarto d’ora per lasciarmi far colazione… come a dire… può succedere (avevo l’aria talmente patetica?)

Mantenere occupati i piccoli mostri a bordo

Coi bambini si entra in un periodo terribile tra i 12-18 mesi e i 2-3 anni circa, quando vogliono vedere tutto, correre e cacciare le mani ovunque, e non necessariamente dormire quando noi ne avremmo tanto bisogno… E’ in queste occasioni che la nostra pazienza è messa a dura prova.

Per i bebé non c’è bisogno di giochi. La culla sarà probabilmente la mamma, o il papà, se c’è. Il succhiotto per il bebé, se lo prende, o il suo peluche, se ne ha già uno… e armarsi di pazienza, c’è poco da fare!!! Non fate troppo caso agli altri passeggeri, se la situazione degenera sarete già abbastanza stressate a calmare il bebé.

Probabilmente vi daranno qualche giochino, secondo l’età dei bambini e la compagnia, ma raramente son sufficienti.

Per i piccoli qualche gioco, i loro preferiti (ovviamente non i più grossi), dei giochi in tessuto per i lattanti, dei peluche con qualche giochino, giochi in caucciù per chi ha male ai denti, libretti di stoffa…. Il ciuccio, il peluche, ovviamente (se ne hanno già uno).
E ancora tanta, tanta pazienza.

Ai più grandi si può dare un libro, dei colori e della carta per colorare o disegnare, una bambolina (piccola!), qualche macchinina, dei Lego, o altri giochi piccoli e facili da trasportare, delle carte o eventualmente il gioco delle 7 famiglie. E infine sempre più spesso ci sono dei cartoni animati sui lunghi voli.

Ovviamente il genitore che viaggia si ritrova sommerso di richieste. Dunque non esitate a mettervi a leggere (ok, ammetto che leggere la stessa storia per 12 ore sia un po’ stancante…), cantare delle canzoncine, delle filastrocche, dei ritornelli per giocare con le mani, e di tanto in tanto bisogna lasciarli correre anche un po’ nei corridoi.

Le toilettes

Ampio soggetto che avvelena tutte le mamme… Le toilettes degli aerei fanno un po’ comunella contro di loro! Ed eccovi dunque due trucchi che vengono dalla mia esperienza diretta: le salviettine umide o far fare la pipì in piedi sul wc (acrobatico ma efficace).

Per i bambini che hanno appena smesso il patello, o che son lì lì per, un pannolino vi garantirà un viaggio senza stress e non vi preoccupate che non farà regredire i vostri angioletti, che al contrario, si sentiranno rassicurati (soprattutto se il volo è lungo o notturno!)

La nanna dei cuccioli

E va bene, non vi racconterò storie, è difficile sapere prima se il bebè sarà di quelli che ronfano in aereo! Quindi parliamo di sciroppi omeopatici o altri mezzi per aiutare il bebé a rilassarsi o semplicemente dormire: personalmente non sono troppo per questo tipo di cose, a meno di trovarsi di fronte a un vero “mal d’aereo”. Parlatene con il vostro pediatra ma soprattutto non dimenticate di provare il trattamento sul bambino prima di partire perchè gli effetti possono essere molto differenti se non addirittura contrari al motivo per il quale vi è stato prescritto !

Tutto ok, dunque? Siete pronte per la grande avventura !!!!

Spero che vi sia piaciuto leggere qusto articolo, e che lo abbiate trovato utile. Se avete delle testimonianze o altri consigli da dare contattate Claudiaexpat

Redazione : Cecilexpat
Traduzione dal francese : Claudiaexpat

 

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