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Claudiaexpat ci racconta com’è successo che dopo l’esperienza di Jakarta si stanno formando molti altri gruppi di lettura nel mondo.

 

Non è un segreto che amo leggere. In espatrio, poi, la lettura ha assunto per me mille significati in più. Soprattutto perché, come ben spiega Cristinaexpat nel suo articolo sul ruolo delle humanities, sfere come la letteratura sono realmente importanti per avvicinarsi ai popoli non solo dal punto di vista scientifico-statistico, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista umano.

Leggere in arrivo nella nuova destinazione per molte è fondamentale: i primi giorni, le prime strane settimane, quando ancora non si ha la misura di ciò che ci circonda e ci si sente un po’ aliene in un pianeta sconosciuto, avere un libro in cui rifugiarsi è sempre un toccasana e uno strumento di sopravvivenza inestimabile.

Inoltre, unirsi a un gruppi di lettura nella nuova destinazione è sempre stato per me un modo bellissimo di stringere rapporti di amicizia, intorno a conversazioni intelligenti e a una grande passione condivisa.

Ho ricordi gloriosi dei gruppi di lettura di Brazzaville, Tegucigalpa e Gerusalemme. Esperienze preziosissime non solo perché mi hanno fatto conoscere nuovi autori ed esplorare libri che da sola non avrei mai affrontato, ma anche e soprattutto perché intorno alla discussione del libro si sviluppano sempre amicizie, scambi emotivi e intellettuali importanti, momenti di gioia e di arricchimento.

Arrivata a Jakarta, nel 2014, ho subito cercato un gruppo di lettura a cui unirmi, ma l’enormità della città mi rendeva difficile penetrare la selva di dati e iniziative legate alle comunità espatriate. Ho fatto qualche goffo tentativo di crearne uno io, ma non avevo ancora sufficienti conoscenze per mettere in piedi qualcosa di solido e duraturo.

Poi è successo che nel 2015, al mio rientro dalle vacanze, mi sono trovata con molti, troppi libri che si accumulavano nella libreria, e ho deciso che sarebbe stato bello regalarne un po’.

Ho dunque invitato un ristretto gruppo di amiche per una “mattinata letteraria”, e la passione condivisa per la lettura è stata da subito la protagonista dell’incontro. E’ bastato che una di noi lanciasse l’idea di ritrovarci regolarmente intorno a un libro o a un autore, per dare vita a una delle cose più belle che hanno marcato il mio soggiorno indonesiano, il gruppo di lettura di Jakarta.

Per due anni ci siamo regolarmente incontrate una volta al mese per discutere appassionatamente di libri e autori da tutto il mondo. Le conversazioni sono sempre state profonde, appassionate, partecipate. Oltre che alle nostre impressioni, ci scambiavamo titoli, emozioni, articoli e qualche ricetta (perché alla fine della discussione si mangiava 🙂 ). Il nostro appuntamento mensile era diventato talmente importante, che non esagero dicendo che lasciare questo gruppo è stata la cosa che mi è forse più costata nel dire addio a Jakarta (seconda solo all’addio al mio adorato amico Roberto, il migliore parrucchiere di Jakarta – e forse anche del mondo).

E infatti non l’ho lasciato. Mi sono ripromessa (e gli ho promesso) di continuare ad occuparmene, e di mantenere vivo il contatto collegandomi via Skype durante gli incontri, che proseguono nella capitale indonesiana, ora forti anche dell’appoggio della nostra amata Ambasciatrice, e di renderlo ancora più solido formando un gruppo di lettura milanese che cercherà di seguire le stesse loro letture.

Perché devo dirvi che dopo l’esperienza di Jakarta è successa un’altra cosa meravigliosa. La prima a lasciare l’Indonesia, una splendida donna italiana che si è trasferita a Singapore, ha fondato un gruppo di lettura, sulla falsariga del nostro, nella sua nuova città d’accoglienza. Un’altra, partita poco dopo, ne ha creato uno nel piccolo paesino tedesco dove si è trasferita con marito e figlio. E sempre in Germania, un altro splendido membro del nostro gruppo di Jakarta, una signora spagnola, ha montato il suo gruppo di lettura ispanico nella sua nuova città.

Vi lascio solo immaginare la mia felicità nel costatare che l’esperienza del gruppo di lettura di Jakarta è stata talmente intensa e positiva, da spingere chi se n’è dovuto allontanare a ricreare realtà simili nei propri paesi d’accoglienza. Amo mantenere i contatti con i vari gruppi che si sono formati, continuare lo scambio di titoli, e spronare a mantenere, laddove possibile, una certa comunanza di lettura.

Vedere una rete formarsi in modo così spontaneo e sulla condivisione di valori forti e per me così importanti è uno dei regali più grandi che questo espatrio indonesiano mi ha fatto. E poi chissà dove ci porterà il vento…della lettura!

Se volete informazioni sui gruppi di lettura di Jakarta, Milano, Singapore e Germania, non esistate a contattarmi!

 

Claudia Landini (Claudiaexpat)
Milano, Italia
Settembre 2018
Foto di Claudia Landini, tranne la principale (di Fotolia) e l’ultima, di Pilar Zamorano

 

 

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