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scuola italiana all'estero

In questo articolo ExpatClic, con l’aiuto di Cinzia, insegnante di italiano alla scuola italiana Antonio Raimondi di Lima, fornisce alcune indicazioni per la scolarità per i bambini italiani che vivono all’estero. Ringraziamo di cuore Cinzia per tutte le informazioni fornite e il tempo che ci ha dedicato.

 

Articolo aggiornato a febbraio 2019

Quando ci si trasferisce a vivere all’estero con dei bambini, la prima preoccupazione che ci si pone è quella della scuola. Finchè i bimbi sono in età da scuola materna, i problemi sono limitati: un asilo in lingua straniera è fonte di arricchimento e nulla toglie all’apprendimento della lingua italiana, che viene sempre coltivato nell’ambito familiare, e ancora non si consolida nella lettura e nella scrittura.

Quando si inizia con la scuola elementare, il discorso cambia, e si complica man mano che il bambino/a cresce. Molte famiglie che si trasferiscono all’estero per un periodo limitato di tempo scelgono di far frequentare ai loro figli/e una scuola anglofona o di altra lingua, mantenendo l’apprendimento dell’italiano a casa, sapendo che rientreranno a breve nel sistema italiano in patria, e reintegreranno i figli nel sistema scolastico italiano.

Le famiglie che invece vivono all’estero per la maggior parte della vita scolastica dei figli, si trovano spesso ad operare una scelta non facile, anche e soprattutto per via del fatto che la scuola italiana all’estero, a differenza di scuole di altri paesi, è molto poco rappresentata.

Quando si parla di scuola italiana all’estero, bisogna innanzitutto distinguere tra tre tipologie: la scuola legalmente riconosciuta, la paritaria, e la statale.

Scuola italiana all’estero legalmente riconosciuta:

è il primo stadio degli istituti scolastici italiani all’estero. Si tratta di scuole private, di insegnanza italiana, che vengono riconosciute dal governo italiano tramite decreto ministeriale, e che differiscono dalle altre tipologie in termini di procedure di tipo burocratico e di finanziamenti. Ad esempio, la costituzione della commissione in caso di esami è a discrezione della scuola stessa, e non segue necessariamente la normativa che si applica alle scuole italiane in territorio nazionale.

Scuole paritarie:

sono istituti di insegnanza italiana, privati, ma in tutto e per tutto equivalenti alla scuola italiana in Italia per quanto riguarda i programmi, i titoli e i percorsi. Nelle scuole paritarie, ad esempio, la commissione d’esame per gli esami di stato è formata unicamente da un presidente inviato dall’Italia, esattamente come avviene nelle scuole italiane in Italia.

Scuole statali:

sono in tutto e per tutto l’equivalente delle scuole pubbliche italiane in territorio nazionale: sono enti pubblici e con personale italiano.

Trovate scuole italiane nei seguenti paesi: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Bulgaria, Cile, Colombia, Ecuador, Egitto, Eritrea, Etiopia, Federazione Russa, Francia, Germania, Grecia, Iran, Libia, Marocco, Mozambico, Nigeria, Perù, Repubblica del Congo, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Tunisia, Turchia, Uruguay, Venezuela.
Per informazioni sopra lo status dei vari istituti, consultate l’elenco del sito del Ministero degli Affari Esteri.

Se avete dunque la fortuna di essere assegnati a un paese nel quale esiste una scuola italiana, e non decidete altrimenti, i vostri figli/e potranno seguire il sistema scolastico italiano, ed integrarsi automaticamente nel sistema pubblico in Italia al loro rientro.

Vediamo ora il caso di studenti italiani che frequentano altre scuole.
Alcune famiglie scelgono di far frequentare ai propri figli degli istituti scolastici il cui sistema è abbastanza vicino a quello italiano, e che si ritrova più facilmente in un numero più elevato di paesi al mondo (ad esempio il sistema francese, che ha istituti scolastici in quasi tutti i paesi del mondo).

Altri optano per un sistema anglofono o per la scuola americana, anche quest’ultima abbastanza diffusa. In questo caso le famiglie decidono di far studiare la lingua e la cultura italiana ai propri figli privatamente in casa propria, avvalendosi di supporti didattici portati dall’Italia, o di professori in loco.

Ma come fare in vista di un rientro in patria e con il desiderio che i figli si riintegrino nel sistema scolastico statale italiano dopo aver frequentato una scuola italiana all’estero? Eccovi alcune opzioni:

1) I vostri figli da sempre studiano in un sistema scolastico europeo o di altra provenienza e si trovano temporaneamente in un paese dove esiste anche una scuola italiana: 

hanno in questo caso la possibilità di sostenere gli esami di idoneità alla lingua italiana alla fine di ogni anno scolastico. Si tratta di prove di italiano scritte e orali, alle quali ci si presenta come privatisti. Anche se i vostri figli non hanno mai sostenuto esami di idoneità alla lingua italiana prima, possono presentarsi, ad esempio, per l’esame di idoneità della seconda o terza media.

La domanda di ammissione all’esame va presentata entro sei mesi dall’inizio dell’anno scolastico, con annessi i programmi che si intendono presentare (devono seguire complessivamente i programmi scolastici ministeriali, che si trovano sul sito del Ministero dell’Istruzione, o possono essere richiesti nelle scuole pubbliche italiane).

Quando ci si presenta per gli esami di terza media infatti, ma anche per quelli di idoneità (questi ultimi si possono sostenere in qualsiasi momento della vita scolastica) va presentato il programma svolto in altra scuola o privatamente, es. elenco dei brani letti in antologia, e argomenti trattati; analisi logica, grammaticale o del periodo a seconda degli anni ecc.

Si può scegliere di dare questi esami alla fine di ogni anno scolastico. Essi permettono di mantenersi in pari con la lingua italiana, e di riintegrarsi nel sistema pubblico italiano in qualsiasi momento.

2) I vostri figli studiano in un sistema scolastico non italiano ma facente parte dell’Unione Europea: 

quando decidete di rientrare in Italia e reintegrarli nel sistema scolastico italiano, abbiate cura di far tradurre (traduzione giurata) tutta la documentazione scolastica dall’ambasciata o consolato italiano del paese dove risiedete. La scuola italiana che accoglie vostro figlio/a dovrà integrarlo automaticamente sulla base di questa documentazione tradotta.

3) I vostri figli studiano in un sistema extraeuropeo e non hanno sostenuto gli esami di idoneità alla lingua italiana durante il loro soggiorno all’estero:

in questo caso la scuola italiana che li accoglie al loro rientro si riserva di far loro sostenere un esame per verificare la loro conoscenza della lingua e della cultura italiana e generale.

Per quanto riguarda poi l’accoglienza del bambino in una scuola in Italia di solito non si fanno esami, ma si cerca di capire il livello sia in lingua italiana ma anche nelle altre discipline; si preferisce non far perdere l’anno scolastico e mettere in atto corsi di prima o seconda alfabetizzazione se non parlano al meglio la lingua. Se il livello sia in lingua, che in matematica, che in lingua straniera è molto basso, si decide di iscriverli ad una classe inferiore. Non ci sono però regole precise, con l’autonomia scolastica dipende dal dirigente e dal collegio docenti.

La normativa in materia di ammissione di nuovi alunni provenienti da sistemi scolastici al di fuori di quello italiano prevede in effetti un esame di ammissione (salvo, appunto, il caso in cui lo studente possa certificare di aver sostenuto e superato l’esame di idoneità alla lingua italiana in una scuola italiana all’estero), ma ogni scuola, studiato il caso di ogni singolo alunno, si riserva la facoltà di far sostenere tale esame o no.

Vale a dire che anche se vostro figlio ha seguito altri percorsi scolastici, ma ha sempre studiato la lingua e la cultura italiana a casa per conto proprio, e se voi ne parlate con il direttore/direttrice della scuola italiana che lo accoglie, può anche darsi che venga accettato senza necessità di sostenere l’esame.

Come molte cose in ambito italiano, anche questa procedura è sottoposta alla discrezione dell’ente accogliente, e presenta quindi un margine di elasticità che in certi casi, come può essere quello di un ragazzino/a che si trova ad affrontare un nuovo ambiente e a riadattarsi ad una nuova realtà, può essere molto conveniente.

Ci raccomandiamo di contattare con congruo anticipo la scuola in cui si vuol far sostenere gli esami di idoneità e avere indicazioni precise, visto che ogni istituto ha poi delle regole interne.

Attenzione, quando ci si iscrive in una scuola italiana (in Italia) va presentata la pagella della scuola frequentata in precedenza e di solito viene richiesto anche un nulla osta della scuola di provenienza. Se ci sono bambini che si sono preparati solo a casa senza alcun attestato di frequenza ad altri istituti l’esame può risultare obbligatorio.

Vi segnaliamo anche la possibilità del CELI, Certificazione della Conoscenza della Lingua Italiana. Si tratta di un esame di certificazione della lingua italiana promosso dall’Università per Stranieri di Perugia. E’ un esame che normalmente sostengono gli stranieri desiderosi di lavorare in Italia, e che necessitano di certificare la propria conoscenza e padronanza della lingua italiana.

Alcuni studenti italiani che da sempre risiedono all’estero, e che desiderano studiare all’università in Italia o lavorare in Italia, scelgono di sostenere il Celi per comprovare nel loro curriculum vitae che nonostante gli anni di studio trascorsi all’estero, la loro padronanza della lingua italiana è al livello richiesto.

Il Celi si sostiene negli Istituti di Cultura Italiani all’estero, ai quali va presentata regolare domanda. E’ un esame piuttosto complesso che si articola su cinque livelli – dal Celi1, che prevede abilità linguistiche necessarie alla “sopravvivenza”, al Celi5, che certifica la conoscenza linguistica per inserirsi con successo in qualsiasi contesto italiano di studio o di lavoro. Il sito dell’Università per Stranieri di Perugia: https://www.unistrapg.it/

Vi segnialiamo ora alcuni siti web dove potete trovare materiale didattico per mantenere i vostri figli/e a un buon livello di italiano, e altri per mantenervi aggiornate sulle novità del sistema scolastico italiano, ed eventualmente chiedere consigli ed informazioni. Se non sapete come districarvi nel labirinto di titoli proposti, richiedete o ricercate dei testi che insegnino l’italiano come Lingua 2:

Alma Edizioni : leader nella pubblicazione di materiale didattico per l’apprendimento della lingua italiana. Spediscono in tutto il mondo.

Edizioni Guerra : altra casa editrice che si specializza nella produzione di materiale didattico per l’apprendimento della lingua italiana per stranieri. Anche loro spediscono in tutto il mondo.

Centro Come : Il sito si propone di realizzare un intervento di sostegno e di consulenza a distanza nei confronti degli insegnanti (e quindi molto utile ai genitori) attraverso la fornitura di informazioni, bibliografie aggiornate, materiali didattici – modelli di progetto organizzativo e didattico – risposte mirate riguardanti percorsi didattici specifici per l’intercultura e l’inserimento scolastico di minori stranieri. Contiene una serie di link molto interessanti.

Eduscuola : tutti i decreti legge, le rassegne stampa e le circolari ministeriali sul mondo della scuola italiana.

Sito del Ministero dell’Istruzione Italiano

Claudia Landini (Claudiaexpat)
Lima, Perù
Dicembre 2004

 

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Rossella
Rossella
3 anni fa

Ciao Ilaria,
molto interessante il tuo post anche se non risponde alla mia domanda…”come si comporta la legislazione italiana riguardo un trasferimento all’estero di due bambini (09 anni – 04 elementare e 12 anni 03 media) solo per 2/3 mesi??” mi sembra di capire che posso toglieri da scuola e farli continuare in una qualsiasi scuola estera (in Costa Rica nel mio caso) e poi dopo 2 mesi la legge mi consente di rinserirli nelle loro aule nella scuola in Italia…ma magari tu puoi confermare questa ipotesi?? I bambini oltre che studiare il programma della scuola straniera devono anche seguire il programma della scuola italiana per poi essere in grado di proseguire l’anno scolastico?? Ci sono altre strade per far si che non perdano l anno scolastico in Italia??
Ti ringrazio in anticipo per tutti i consigli che puoi darmi….Rossella

Carlo L'Astorina
Carlo L'Astorina
3 anni fa

Buingiorno. vivo daanni in Tailandia, sposato con una donna Thai e abiamo un bimbo di 3 anni. Appena compiuto il terzo anno di età lo abbiamo iscritto sd una scuola materna hai (nonesistono scuole italiane e in nessuna scuola sia pubblica che privvata viene insegnata la lingua italiana. Per il momento nessun problema a prlarlo lo sta apprendendo da me, honrimediato libi adatti alla sua età in italiano, gli faccio ascoltare RAI internazional in modo che familiarizzi con la lingua italiana e imparii a parlarla correttammente. Il problema sibpone fra un paio d’anni quando incomincerà a frequentare le elementari in una scuola tailandese, mi sto ponndo il problema di come avere un insegnamnto scolastico paritario a cme lo si insegna nelle scuole italiaane… Io poi posso arrivare fino ad un certo puunto ma poi ho bisoogno ddell’aiuuto di unna insegnante madre lingua italiana, oltre alla grammatica la conosceenza e lo atudio di poeti e autori italiani, storia italiana, geografia riguardante l’italia. Educazione cuvica e quan’altro, in una prospettivaa poi che se avrà vogllia di continuare gli studi potere frequentare l’università in italia ee di essere qundi all’altezza di sotenere u test dd’ingresso. Grazie Carlo L’Astorina

Bianca
Bianca
4 anni fa

Salve, siamo una famiglia di 5 persone, a settembre ci trasferiremo su un’isola in Thailandia per lavoro.
Purtroppo sull’isola non sono presenti ne’ scuole bilingua ne’ scuole internazionali.
Il mio bambino più grande ha 4 anni quindi parlo in vista delle elementari .
Volevo sapere il metodo e se è possibile ottenere dei riconoscimenti didattici per la scuola italiana: ad esempio homeschooling.
Grazie

anna
anna
4 anni fa

buongiorno
viviamo nelle baleari, in spagna, da quando nostro figlio ha sei anni, dunque ha frequentato le elementari qui in spagnolo-catalano e inglese come prevede la legge locale. ora frequenta la sesta e sono poco contenta della prossima offerta : la media viene sostituita dall’istituto prevalentemente in catalano. per un italiano la cosa non ha molto senso quindi vorrei fargli fare homeschooling in italiano in aggiunta in modo da poterlo far rientrare in qualsiasi momento alla media in italia. qual’e’ lo strumento migliore ? esiste una scuola on line prevista statale in questi casi? ho una laurea in filosofia quindi potrei supportarlo abbastanza bene.
grazie!
anna

roberta
roberta
5 anni fa

buonasera a settembre mi trasferirò con i miei tre figli in Kuwait.
al momento mio figlio maggiore frequenta il 4 anno del liceo scientifico e ovviamente in Kuwait vorrei fargli terminare gli studi conseguendo la maturità. quale scuola mi permetterà di fare ciò? quale è la scuola che mi da l’equipollenza con il 5 anno dello scientifico?
grazie anticipatamente per il tempo che dedicherete alla mia domanda

roberta

Lorenzo
Lorenzo
5 anni fa

Ciao Claudia,
Io e mio figlio viviamo in Spagna, non sono contento con il sistema scolastico e vorrei passare mio figlio che ha 8 anni all’homeschooling.
E possibile farlo con il sistema italiano vivendo qui?
E se fosse possibile qual è l’iter da seguire?
Grazie
Buona giornata

Lucia
Lucia
5 anni fa

Buongiorno , mi chiamo Lucia e vivo a Londra da 16 anni, mia figlia Margherita ha 14 anni…
Sto organizzando un rimpatrio a brevissimo tempo e sto cercando informazioni a tale proposito, Vorrei inscrivere Margherita al liceo linguistico (anno primo), Margherita non ha conseguito l’ esame di terza poiché ha studiato nelle tradizionali scuole britanniche , il suo livello di Italiano orale e’ottimo mentre nello scritto ha una maturità linguistica leggermente inferiore alla sua età ….nessuno sa dirmi se sarà possibile iscriverla lo stesso? Ho chiamato due licei linguistici ma non sono riusciti a fornirmi delle spiegazioni molto esaurienti…Margherita e’ cittadina Italiana, iscritta all’Aire ed e’ nata a Londra.Grazie a tutti in anticipo!

Gina
Gina
5 anni fa

Salve
Mi chiamo Gina , sono italiana di origini Arabi , vivo in Kuwait e sto cercando un modo per iscriversi mia figlia ( età 4 anni ) in una scuola italiana, se c’è un modo di insegnare online per i bambini italiani chi vivono all’estero???
L’unico tipo di scuole che sono disponibili in Kuwait sono quelle private ( British, American, international) e costano troppo all anno quasi 4000 mila Euro annuale

Romana
Romana
5 anni fa

Sono giunta al vostro sito navigando!
Sono un’italiana residente negli Stati Uniti e un figlio di 12 anni che frequenta la scuola british international.
Sono alla ricerca del programma “mother tongue” di italiano da proporre alla scuola per gli studenti italiani che parlano fluentemente la lingua e sanno leggere e scrivere in italiano.
Nessuno finora è riuscito a darmi indicazioni e spero e confido in un vostro aiuto!
Grazie mille !
Romana