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Per la nostra serie “Come si vive a…?”, vi presentiamo il racconto di Dorotea da Baku. Grazie Dorotea, e se anche voi volete partecipare raccontandoci del vostro paese d’accoglienza, contattateci!

 

Baku è una città indefinibile, piena di contrasti affascinanti e non. E’ un seducente miscuglio di culture: mediorientale, europea e asiatica anche se l’influenza turca e russa è predominante.

Il centro città è molto bello, antico e moderno si fondono abbastanza bene, Il Bulvar, lungomare, è bellissimo, molto ampio ed esteso, intensamente vissuto dalla cittadinanza. Le zone periferiche invece possono essere fatiscenti e un po’ sporche, ma per contro ci sono quartieri decentrati molto esclusivi, nuovi e abitati da expats.

Ci sono alcune scuole internazionali più o meno valide, la TISA (the International School of Azerbaijan) è unanimemente considerata la migliore (carissima mi dicono, i miei figli sono adulti perciò non ho esperienza diretta), offre un curriculum internazionale IB.

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La bella città vecchia

La comunità degli espatriati non è grandissima, ma ha i suoi ritrovi ed eventi. I British ovviamente sono la maggioranza, ma c’è anche un discreto gruppo di italiani che ruotano essenzialmente intorno a Eni/Saipem, Tecnimont (hanno preso un nuovo progetto e stanno arrivando molte famiglie), e ristorazione (ci sono molti ristoranti italiani). Prima c’era anche molto personale legato al settore costruzione/arredamento, ma con la caduta del prezzo del petrolio il paese sta attraversando una drammatica crisi e il settore si è fermato con conseguente rimpatrio del personale straniero.

L’ambasciata italiana organizza diverse attività, è stato aperto da alcuni mesi un Centro culturale italiano che, lentamente, sta dando vita ad eventi culturali interessanti.

Aspetti negativi: IL VENTO, è una wind city spesso è davvero faticoso stare all’aperto.

E’ molto inquinata e rumorosa, il traffico, caotico, è pericoloso.

La sanità non è delle migliori.

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Il Museo Heyday Alyiev nello spettacolare edificio di Zaha Hadid

Lifestyle: quello che ti pare! gli azeri sono solo un po’ tradizionalisti e conservatori, è tutto molto “family focused”, ma per esempio, le ragazze girano in minigonna tranquillamente. Il paese è relativamente sicuro (come spesso accade nei paesi a regime totalitario). Di sera c’è movida in centro e non il coprifuoco. Anche per quanto riguarda lo shopping, si trova un po’ di tutto.

In conclusione: è vivibile? Per me decisamente sì! E’ una capitale, è sul mare (inquinato), la baia è molto bella, mossa (gemellata con Napoli). Vengono organizzati molti eventi culturali e sportivi di portata internazionale. É un paese islamico ma ASSOLUTAMENTE tollerante, ci sono chiese ortodosse, diverse sinagoghe e una chiesa cattolica, gli azeri sono molto orgogliosi della loro apertura religiosa e a buon diritto (si trovano maiale e alcool ovunque).

 

Dorotea
Baku, Azerbaijan
Agosto 2016
Le fotografie sono di Dorotea

 

Già che sei qui ...

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