
Per la nostra sezione “Come si vive a…”, Delphine, un’espatriata francese a Rhode Island, ci racconta com’è la vita per gli espatriati nel suo stato d’accoglienza. Grazie Delphine!
Vivo a Rhode Island, il più piccolo degli Stati Uniti, dal 2012. E’ così piccolo che addirittura gli americani lo conoscono a malapena. Situato tra Boston e New York, si affaccia su una costa sabbiosa. Infatti è soprannominato Ocean State, lo stato oceano.
Io l’ho conosciuto una volta che mi ci sono installata. E’ parte del New England e abbraccia tutto il fascino della sua regione, con la sua architettura di legno di cedro, i suoi porti, il cibo, come aragoste, ostriche e vongole, e naturalmente la sua storia. Il centro di Providence, la capitale di Rhode Island, ha degli splendidi edifici storici, come la più vecchia chiesa battista degli Stati Uniti, e la casa di Stephen Hopkins, uno dei firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza. Altre città, come Newport e Bristol, sono altrettanto ben conservate.
Vivere a Rhode Island significa vivere quattro stagioni.
Durante l’estate c’è un’atmosfera vacanziera, da mare. Il ritmo rallenta e la gente si gode la vita e i piaceri dell’oceano. Alcuni possiedono dei kayak, altri delle barche a vela.
I Rhode Islanders passano le loro estati sulle spiagge, sulle terrazze e nelle isole vicine come Block Island, o al Martha’s Vineyard e a Nantucket in Massachusetts.
L’atmosfera vacanziera è così marcata che non c’è bisogno di viaggiare fuori dall’isola.
Newport è la città più prestigiosa di Rhode Island. Per un lungo periodo, durante la Gilded Age, è stata la meta di villeggiatura per i miliardari di New York, che ci hanno costruito delle enormi ville. Oggi è la capitale della vela: una specie di St-Tropez del New England.
L’autunno è una stagione molto intensa, piena di attività tipiche della regione: raccolta delle mele, e labirinti di mais. Le foglie cambiano colore e il paesaggio si trasforma.
L’inverno però è molto diverso. Abbiamo tempeste di neve e tagli di elettricità. Gli abitanti sono attrezzati con spazzaneve, pale e 4×4. A volte le scuole chiudono. Anche se trovo gli inverni troppo freddi, la vita è piacevole. Possiamo andare a sciare nel Vermont, pattinare sul ghiaccio, o incontrare Babbo Natale sul Polar Express. Le case vengono decorate con delle belle lucine e il paesaggio è magico sotto il manto nevoso: una splendida opportunità per fare fare delle bellissime foto.
Da un punto di vista sociale la gente è accogliente, calda e orgogliosamente attaccata alla propria identità di abitante di Rhode Island. Sorprendentemente, molti decidono di rimanere sull’isola, o di ritornarci. Quindi non è un posto particolarmente cosmopolita. Tuttavia Providence, con le sua prestigiosa Università Ivy League Brown e la sua scuola di design, l’RSID, attrae un grande numero di studenti da tutto il paese.
A differenza di Boston, Rhode Island non ha una grande comunità francofona, anche se nel centro di Providence si trova una scuola franco-americana. Molte famiglie espatriate decidono di installarsi nella parte est di Providence, molto adatta alla vita famigliare, ma alcuni, come noi, optano per Barrington, una cittadina di mare affascinante e tranquilla, che ospita le migliori scuole pubbliche.
Per me e la mia famiglia vivere a Rhode Island è un piacere che si rinnova ogni giorno. Non avrei mai immaginato di trovare un posto così bello in cui vivere. Ne parlo nel mio blog, Live from Rhode Island, (www.livefromrhodeisland.com) e ho anche composto una guida sul sud del New England che si chiama Entre Boston et New York. La trovate qui: https://gumroad.com/l/entrebostonetnewyork/.
Delphine Rouleau
Rhode Island, USA
Settembre 2018
Foto ©DelphineRouleau
Tradotto dal francese da Claudiaexpat
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