Home > Europa > Italia > Vacanze estive: e io vado a scuola in Italia!
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Nada Locatelli, che vive a Boulder, Colorado con la sua famiglia, ci racconta una interessante esperienza che ha visto come protagonista la sua bambina piu’ grande (Isabella, 7 anni), la scorsa estate. Grazie Nada e Isabella!

 

Come mai avete deciso di far provare a Isabella la scuola in Italia?

La scuola a Boulder finisce a fine maggio, e in Italia a metà giugno. Parlando con una mia cugina, maestra elementare, abbiamo pensato che il nostro viaggio in Italia in quel periodo fosse una buona occasione per far fare a Isabella un’esperienza nuova.

A chi ti sei rivolta per informazioni? Come funziona?

Ho chiesto prima di tutto a mia cugina, che insegna alla scuola elementare del mio paese di origine (Verdello, in provincia di Bergamo). È la stessa scuola elementare che abbiamo frequentato sia io che mio marito, tra l’altro! Poi ho scritto un’email al Dirigente dell’Istituto Comprensivo, che mi ha messa in contatto con il Primo Collaboratore della scuola Primaria, con cui ho preso gli accordi.

Sono stati tutti gentilissimi!!! In pratica, ho indicato le date in cui volevo che Isabella frequentasse la scuola, e al mio arrivo ho compilato un modulo per l’iscrizione temporanea e l’ho accompagnata direttamente in classe. È stata ammessa come “uditrice”, credo per motivi di assicurazione.

Che classe ha frequentato Isabella, e come si è trovata?

L’hanno messa in una seconda elementare, anche se qui a Boulder lei aveva frequentato il 1st grade, visto che è nata in ottobre (in Colorado frequentano la stessa classe i bambini che sono nati tra il 1° ottobre e il 30 settembre dell’anno successivo, non dal 1 Gennaio al 31 Dicembre come in Italia). Anche la sua cuginetta Michela era in seconda, ma non erano nella stessa classe. All’inizio era un po’ preoccupata, ma è stata accolta benissimo sia dalle maestre che dai bambini. Il primo giorno è tornata a casa già con l’invito per una festa di compleanno!

Ci sono molte differenze tra la scuola in Italia e la scuola a Boulder?

La cosa che ci ha colpito immediatamente è stato l’ingresso! 🙂 Al suono della campanella, i bambini entrano a scuola tutti insieme, chi correndo, chi salendo le scale, ognuno verso la sua classe. La scuola di Isabella a Boulder è abbastanza piccola, e ogni classe ha un ingresso separato, l’ingresso e l’uscita sono sempre momenti tranquilli.

Quindi questa baraonda l’ha un po’ sconcertata. Ha raccontato ai suoi compagni come funziona la sua scuola, e i compagni le hanno spiegato la loro.

A Boulder c’è una sola maestra per ogni classe, che insegna tutte le materie, ma la maestra della prima è diversa da quella della seconda, e così via. In Italia, ci sono maestre diverse per l’italiano e per la matematica, ma sono con i bambini per tutti e cinque gli anni.

Isabella ha notato anche la differenza logistica delle classi: in Italia ci sono ancora banchi uno separato dall’altro, tutti rivolti verso la cattedra della maestra. E le classi sono molto pulite (quasi asettiche, aggiunge Nada) e con poche cose in giro.

Le classi qui a Boulder sono piene di libri, hanno persino un divano dove i bambini possono andare a leggere, hanno i-Pads a disposizione (in classe di Isabella ne hanno vari!), la cattedra della maestra (che ha il suo PC personale) serve solo quando non ci sono i bambini, e i banchi dei bambini sono sempre in gruppi di 5-6. Insomma la logistica è molto diversa!

Pensi che sia stata un’esperienza positiva? Ti senti di raccomandarla ad altre famiglie expat?

Io davvero raccomanderei questa esperienza a tutti, soprattutto a bambini in età elementare (le cose si complicano così tanto quando diventano più grandi!) e con l’avvento di Internet contattare i dirigenti scolastici per avere informazioni è così facile!!!!

Isabella è andata a scuola per 3 settimane, e quando la scuola è finita ha partecipato per un mese ad un campo estivo con altri bambini della sua età. Ha fatto amicizia con molti bambini, e in particolare con una bambina con cui ora vorrebbe rimanere in contatto, anche se per lei non è molto semplice scrivere in italiano.

 

Intervista raccolta da Anna Cereti (Annaexpat)
Boulder, CO
Febbraio 2013

 

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