Annaexpat apre la sua finestra su Boulder, CO, sua città d’accoglienza, e ci racconta di quella volta che c’era un orso in città.
Eh sì, può succedere anche questo a Boulder!
Qualche mattina fa mi sono alzata per quella che doveva essere una giornata ordinaria. Ho sentito il cane della casa di fronte abbaiare (cosa abbastanza insolita, è un cane piuttosto silenzioso), ma eravamo quasi in ritardo e così ho solo “registrato” il fatto in sottofondo.
Finalmente pronte! Siamo uscite e ci siamo avviate verso la fermata dello scuolabus, a un isolato da casa nostra. Arrivate all’angolo mi sento chiamare: “Anna!!” E’ la nostra vicina, le sue bambine prendono lo stesso scuolabus delle mie. “Abbiamo appena visto passare un orso… Andava di là.” Cioè: proprio verso la fermata!!
Qui è abbastanza “normale” che gli animali dalle montagne arrivino in città, ma di solito si tratta di cervi, volpi, a volte coyote… Orsi e leoni di montagna in genere stanno, per l’appunto, sulle montagne – o comunque si muovono di notte. Quest’anno però, dopo l’alluvione di settembre, il cibo nei boschi è particolarmente scarso, quindi parecchi orsi si sono avventurati in città per fare scorte prima di andare in letargo. Per di più era il giorno di raccolta della spazzatura, quindi tutti i bidoni erano fuori e disponibili per uno spuntino. E molte persone nel nostro quartiere allevano api per il miele. Anche il dessert!
Però un orso alla porta non è propriamente motivo di allegria, ed è specialmente pericoloso se si tratta di una mamma orsa con dei cuccioli.
Abbiamo fatto dietro-front immediatamente! Ho riportato le bambine in casa mentre avvertivo un paio di vicini, poi siamo andate a scuola in macchina.
I messaggi sull’avvistamento dell’orso si sono susseguiti sulla mailing list di quartiere: ha mangiato il mio miele, l’ho scacciato dal mio giardino, è passato davanti a casa mia, ho chiamato Wildlife Protection, era un orso diverso da quello della settimana scorsa…
Agli orsi che arrivano in città, di solito succede questo: le persone che li vedono dovrebbero cercare di scacciarli facendo rumore – e dovrebbero soprattutto tenere la spazzatura ben chiusa perchè non si sentano “invitati”. Wildlife Protection li individua, li addormenta, mette una targhetta all’orecchio e li riporta in montagna. Gli orsi che ritornano, o che diventano aggressivi, vengono “eutanasizzati” – un modo un po’ ipocrita per dire che li ammazzano. A quanto pare, questo orso era stato “taggato” già due volte, quindi temo che questa volta abbia fatto una brutta fine.
Dall’inizio dell’autunno, quest’anno, almeno 4 orsi sono già stati uccisi in varie parti della città, inclusa una mamma orsa i cui cuccioli sono stati riportati in montagna. Speriamo che vadano presto in letargo!!
Annaexpat da Boulder
Novembre 2013
Questo articolo è parte di un progetto che chiamiamo “Una finestra su…”. Scriviamo articoli brevi su un aspetto molto specifico del nostro paese d’accoglienza. Come se aprissimo la finestra di casa nostra e vi raccontassimo quello che vediamo. Saremmo felicissime di pubblicare anche quello che vedete voi. Scriveteci!