Home > Arte e Cultura > Fotografia > La mostra “Cittadine del mondo – come le donne vedono l’espatrio”

Claudiaexpat
Lima, Perù
Novembre 2008

E’ passato un anno esatto da quando una di noi, durante una delle tante riunioni che facciamo su Skype per Expatclic, ha proposto di lanciare un concorso fotografico per le italiane che vivono all‘estero. Oggi 27 delle 182 splendide fotografie che sono state inviate durante il concorso “Cittadine del Mondo – Come le Donne vedono l’Espatrio” sono esposte, con le storie delle loro autrici, in una sala del Circolo Sportivo Italiano a Lima, Perù. La mostra è stata organizzata da Expatclic Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura a Lima, e oltre ad aver dato alla sottoscritta la possibilità di intrattenersi con la comunità italiana di Lima intorno alle fotografie del concorso, ha anche marcato il primo vero contatto tra Expatclic  e le istituzioni italiane all‘estero. L’entusiasmo del direttore dell’Istituto, Dott. Renato Poma,  e la fiducia che ci ha accordato nel promuovere l’evento sono stati per noi motivo di grande orgoglio. Ma questo entusiasmo verso il concorso fotografico e la mostra è stato in realtà l’elemento che ha mosso tutto il percorso di quello che è stato il grande evento 2008 di questo portale internazionale che riesce magicamente a chiamare a sè donne da tutto il mondo. La stessa equipe italiana di Expatclic si è dedicata a tutte le fasi del concorso con grande zelo.

Entusiasti sono stati i fotografi che hanno formato la giuria, e sollecite e ricettive le nostre connazionali, che hanno mandato fotografie e le loro relative storie da 36 paesi diversi e da tutti i continenti del mondo. L’appoggio che ci ha dato il Direttore della Sezione Culturale del Ministero degli Affari Esteri è stato incommensurabile: senza la diffusione dell’evento a tutti gli Istituti Italiani di Cultura nel Mondo, e alle nostre Ambasciate e Consolati, non avremmo mai potuto raggiungere un pubblico talmente vasto.

Ma veniamo alla mostra, all‘idea a monte e alla sua realizzazione e inaugurazione. Perchè abbiamo deciso di far viaggiare questa mostra, con tutti i problemi logistici e finanziari che questo comporta? Innanzitutto perchè si tratta di un momento unico nel suo genere. Nessuno fino ad ora aveva attirato l’attenzione sui sentimenti delle italiane che vivono all‘estero, temporaneamente o in permanenza. Nessuno aveva pensato di mostrare in immagini quello che le nostre connazionali sentono nel vivere in contesti culturali a volte radicalmente differenti dal proprio. E nessuno aveva mai fornito uno spazio virtuale, gratuito e di così facile accesso, dove le italiane all‘estero potessero esprimersi liberamente, condividere immagini e momenti belli e intensi, raccontando di sè e delle proprie vite. Ci è sembrato che relegare quelle fotografie unicamente all‘ambito virtuale fosse riduttivo rispetto all‘entusiasmo che muove noi donne del team di Expatclic e l’accoglienza che l’idea ha avuto.

Organizzare una mostra di questo tipo non è una cosa particolarmente difficile, pur richiedendo tempo e professionalità. E’ l’idea di farla viaggiare che complica le cose e rende il tutto una bellissima sfida. Perchè spostarla da un paese all‘altro significa un aumento dei costi, ma anche un’organizzazione differente a seconda del luogo fisico e del contesto culturale in cui la mostra verrà esposta: qui a Lima le didascalie delle foto sono in italiano e in spagnolo, ma se la esponiamo in Bahrein, in Belgio, in Giappone o in Texas, dobbiamo tradurre tutto il materiale che la accompagna in una lingua comprensibile ai visitatori. Se qui a Lima il locale si presta ad un certo tipo di installazione, magari a Perth le fotografie devono essere montate su un supporto differente per adattarsi al tipo di sala dove verranno esibite. E ogni paese e comunità ha il suo proprio modo di recepire l’evento, che va comunque preparato, presentato e trasmesso con cura e professionalità.

Del resto una mostra di questo genere, organizzata da un team di fanatiche dell’incontro tra culture, del movimento, e dello scambio, non poteva non venir esposta in più angoli del pianeta. E come ho detto nel mio discorso all‘inaugurazione, siamo felici ed orgogliose che il suo viaggio cominci qui, a Lima, una città che da sempre accoglie gli italiani a braccia aperte e che ama l’Italia profondamente.

Le 27 fotografie esposte sono state scelte sulla base dei voti ottenuti dal pubblico, dalla giuria e dal team italiano di Expatclic. Purtroppo al momento di inviare una copia della fotografia in alta risoluzione, alcune delle partecipanti ci hanno detto di non esserne in possesso, e di avere unicamente la copia rimpicciolita che avevano mandato al sito del concorso. Quando queste splendide foto, che per mesi avevamo osservato in formato ridotto, hanno cominciato ad arrivare nelle nostre caselle in alta risoluzione, l’emozione è stata grandissima. Anche perchè insieme a loro arrivavano le storie delle loro autrici, donne che da ogni parte del mondo raccontavano i loro interessantissimi percorsi, spiegavano cosa c’era dietro all‘osservare tale e tal cosa o persona, cosa le ha spinte all‘estero e di quanti paesi e culture si sono già riempite le loro vite.

L’installazione della mostra non sarebbe stata possibile senza l’appoggio del nostro carissimo amico Luca Bonacini, fotografo professionale che qui in Perù accompagna Expatclic nelle sue scorribande alla ricerca di pezzi di cultura da raccontare al mondo. E’ stato Luca che mi ha fatto conoscere il Taller de Fotografia Profesional, che ci ha stampato le foto a un prezzo estremamente favorevole, e che approfitto per ringraziare.

Alla cerimonia di inaugurazione della mostra hanno partecipato moltissime persone: l’Istituto Italiano di Cultura aveva provveduto a diffondere ampiamente l’evento, e anche l’affluenza di amici e conoscenti è stata molto alta. Con mio sommo piacere sono venuti tantissimi professori del Raimondi, il liceo italiano di Lima, e per quei bei casi della vita avevo qui in visita un paio di carissime amiche, di passaggio in Perù per lavoro. Il Dott. Giancarlo Farris, presidente del Circolo Sportivo Italiano, ha dato il benvenuto ai presenti e ringraziato Expatclic Italia per  l’esposizione fotografica. Durante il mio discorso ho spiegato che le immagini che presentiamo in questa mostra fotografica itinerante rappresentano un caleidoscopio che raccoglie la ricchezza, il senso, e l’importanza di vivere a confronto con altre culture e forme di vita; che gli sguardi delle donne sui loro paesi d’accoglienza sono sempre rispettosi e freschi e testimoniano di una maniera partecipata e profonda di vivere i propri espatri. E che siamo orgogliose di contribuire anche se in maniera semplice e su piccola scala, a diffondere questi sguardi nel mondo.

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