Home > Nord America > Canada > Emma, artista eclettica da un paese all’altro

Vi riproponiamo questa intervista che avevamo fatto a Emma Bresola nel 2009, perchè Emma nel frattempo ha cambiato paese, e ci sembra molto interessante raccontarvi come è riuscita a mantenere viva la sua identità professionale.

Dalla Romania Emma si è trasferita in Canada, “un paese così vasto da sembrare infinito”. A cavallo del trasferimento Emma ha realizzato delle opere di digital art con le quali ha partecipato a mostre e progetti di public art. Dopo il primo periodo di necessario adattamento in Canada, ha cominciato a guardarsi attorno. Come per molte di noi, la rete è stata provvidenziale, perchè Emma ha trovato un’opportunità di lavoro cercando online. Si trattava di proporre dei disegni per dipingere delle centraline collocate lungo le strade (utility boxes) per il Comune di Calgary (The City of Calgary), dove Emma vive attualmente. Una sorta di “street art” autorizzata. Emma ha inviato la sua proposta, che è stata accettata, e nell’estate del 2011 ha dipinto “Dino Sounds”, dei bizzarri coloratissimi dinosauri che suonano degli strumenti. L’anno successivo ha dipinto “Dino Transportation” e “Western Dino Band”. Contemporaneamente ha illustrato una serie di copertine della collana GUS per la casa editrice Giunti di Firenze.

Western Dino Band

Western Dino Band

Nel 2012 Calgary è stata capitale della cultura e nell’ambito delle celebrazioni culturali, nel Febbraio 2013, Emma ha vinto il premio CCIS New Canadian Artist Award, che le è stato consegnato al “Mayor’s Lunch for Art Champions”. Con questo premio i membri della giuria hanno considerato il lavoro di Emma complessivamente, cioè sia come artista, grafica e illustratrice. Complimenti Emma!!!

Quest’anno la “City of Calgary Calgary Parks” le ha commissionato dei laboratori artistici in diversi parchi per promuovere il concorso di arte “Get to Know” che si svolge in Canada e USA ed è riservato a bambini e ragazzi. Nell’ultimo di questi laboratori ha anche realizzato un lavoro di public art interattiva “On the Wing”, un collage di uccelli coloratissimi di carta realizzati dai bambini.

Dino Transportation

Dino Transportation

Insomma, in un paio d’anni Emma è riuscita a ricostruirsi un giro di lavoro nel suo paese d’accoglienza, e a fare delle cose interessanti e altamenti stimolanti! Brava Emma, continua così, sei il perfetto esempio della tenacia e della creatività di tante donne espatriate.

Ottobre 2013

Intervista originale:

Western Dino Band

Western Dino Band

Ho incontrato Emma in occasione della tappa rumena della mostra di Expatclic “Cittadine del Mondo”. Dato che era la grafica che si è incaricata sia del catalogo che dell’installazione, sono ovviamente entrata in stretto contatto con lei prima, durante e dopo l’evento, selezionando e sistemando tutti i testi e gli articoli per il catalogo, etc. Nelle ultime settimane prima della mostra, i nostri contatti hanno raggiunto il massimo livello, dato che volevamo controllare e ricontrollare tutto e non lasciare dettagli in sospeso… Un lavoro molto duro, che siamo riuscite ad affrontare anche grazie ad Emma e al suo positivo incoraggiamento. Quando sono arrivata a Bucarest per il lancio della mostra è stato un grande piacere incontrare finalmente questa donna tenace e paziente che aveva lavorato con grande impegno ed entusiasmo per ottenere il meglio dal progetto di Expatclic.
Emma è italiana, sposata a un somalo con cui ha avuto due bellissimi bambini, e che ha seguito a Bucarest per il suo lavoro.
Riservata, forse un po’ timida, Emma è una donna estremamente empatica e generosa. Talmente generosa che si è offerta di aiutarci a preparare e sistemare il nostro nuovo progetto, il Calendario Expatclic 2010. La sua collaborazione volontaria è stata per noi un grande onore, non solo perchè ci piace l’idea che dietro questo lavoro ci sia una donna espatriata, ma perchè è grazie all’occhio professionale e artistico di Emma che il calendario è così armonico e…bello!

Con questa intervista vogliamo presentare Emma a tutte le amiche di Expatclic perchè vogliamo ringraziarla per tutto quello che ha fatto per Expatclic, e perchè la sua esperienza di espatriata ci sembra interessante e stimolante.

Grazie Emma, per la tua pazienza, perseveranza, e il tuo tocco magico !

Nata a Milano, ti sei mossa spesso all’interno del tuo stesso paese – come ti sentivi?

La prima volta che mi sono trasferita avevo 6 anni e anche se il trasloco mi portava solo a pochi chilometri di distanza (da Legnano a Milano), ricordo che ero molto contenta di andare a vivere in un’altra città. Poi siamo andati da Milano a Trieste per il lavoro dei miei genitori. Trieste mi è subito piaciuta per via del mare, che ho sempre amato. All’inizio non è stato facile, avevo 12 anni, ho dovuto adattarmi al nuovo ambiente, trovare nuovi amici… ma poi quando la scuola è iniziata è andato tutto liscio…

Emma alla mostra Cittadine del Mondo a Bucarest

Emma alla mostra Cittadine del Mondo a Bucarest

Che cosa ti ha portato a Bucarest? Le tue esperienze di traslochi precedenti (anche se nel tuo paese) ti hanno aiutato in questo trasferimento?

Il lavoro di mio marito ci ha portati da Milano a Bucarest. Sicuramente il fatto di aver già fatto e disfatto casse e valigie diverse volte in Italia mi ha preparata a questa esperienza di espatrio. Ma non è mai semplice decidere cosa lasciare e cosa portar con sè.

Com’è la Romania oggi? I tuoi figli sono contenti? Come si trova tuo marito sul lavoro?

Stiamo bene qui. La Romania mi ricorda un pot pourri per via delle sue diverse genti e culture. Negli ultimi anni c’è stato uno sviluppo significativo, molte imprese e compagnie hanno investito nel paese. Le nuove generazioni sono altamente motivate, determinate e ben preparate. Tuttavia, come ogni paese, la Romania deve fare i conti con le sue contraddizioni. I miei figli sono positivi. Quando li sento parlare in rumeno o in inglese – lingue che hanno imparato attraverso i rapporti con gli amici – mi rendo conto di quanto l’integrazione abbia a che fare con il contatto con altra gente.

Mio marito è felice coi suoi colleghi e spesso organizziamo delle uscite con loro, un’escursione o una serata a teatro. O anche matrimoni, celebrati alla Biserica, che continuano con cibo e danze fino all’alba…

Una coppia italo/somala in Romania… Come vi considerano? Come vi sentite? Qual è il vostro “centro”? E quale la vostra cultura famigliare?

Non ho mai sentito che mi considerassero qualcosa di speciale. Siamo due persone che si sono incontrate e hanno deciso di condividere il cammino, le nostre vite. Mio marito ha una formazione scientifica, io artistica. Amiamo entrambi l’arte in tutte le sue forme, e spero di riuscire a trasmettere questo amore ai miei figli.

Parliamo del tuo lavoro: sei una disegnatrice grafica e quindi puoi lavorare facilmente da qualsiasi posto in cui ti trovi. Il trasferimento a Bucarest ha influito sui tuoi ritmi di lavoro? O è stato facile continuare da lì?

Con i mezzi che abbiamo a disposizione oggi, Internet e un buon computer, un disegnatore grafico può lavorare ovunque. In effetti ho cominciato a lavorare in questo modo proprio qui a Bucarest, e mi piacerebbe continuare così. In Italia era sempre richiesta la mia presenza, e quando ho avuto i bambini, lavorare è diventato impossibile per me. Adesso è diverso, invece di precipitarmi al lavoro, posso lavorare “in remoto”.

 

Let the children play - digital art

Let the children play – digital art

 

Sei un’artista eclettica, hai fatto un sacco di cose, collaborato a molti progetti, scritto e illustrato libri per bambini, lavorato su siti web… cosa ti piace fare più di tutto?

Qualsiasi cosa che risvegli la mia curiosità, che mi coinvolga e che sia simpatica, che mi diverta. Ho un certo percorso, ho lavorato in campi molto diversi, sempre con lo stesso entusiasmo. Sicuramente voglio continuare a lavorare con il disegno grafico, ma anche con l’illustrazione, e mi piacerebbe sviluppare progetti di arte contemporanea…

Raccontaci dei murales che hai dipinto a Bordano…

Bordano, in Friuli Venezia Giulia, è noto come il “Villaggio delle Farfalle”, per via della loro grande presenza. C’è stato un concorso, a cui ho partecipato, e il draft che avevo presentato è stato scelto tra i tanti presentati. Quando ho cominciato a dipingere, sul muro esterno di una casa, mi sono ispirata alla Madama Butterfly di Puccini…è successo vari anni fa, ma il murales è ancora intatto.

Progetti futuri?

Saranno i nostri figli a disegnarli…

 

Claudia Landini (Claudiaexpat)
Milano, Italia
Novembre 2009

Il sito web di Emma: https://www.emmabresola.com/
Photo Credit ©EmmaBresola

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