Claudiaexpat ci racconta una festa di compleanno per cani in Perù…
Giuro che credevo di essere rotta a tutto, ma questa mi mancava. Dopo il baby-shower, le feste dei quindici anni, i compleanni dei bambini con festeggiamenti che non ci si può neanche immaginare, e addirittura cerimonie di dubbio buon gusto, tipo la festa per l’inaugurazione di una PORTA in Honduras, pensavo che niente mi avrebbe più stupita in America Latina, e invece no.
Una sera mio marito è arrivato a casa con un invito, un bigliettino di Winnie the Pooh formato mini che diceva “t’invito al mio compleanno”. Piuttosto stupita nel vedere un invito del genere tra le mani del mio maturo marito, ho guardato meglio e ho a fatica messo a fuoco il nome dell’invitato: Mitch. Ovvero il mio cane. Espatriato, ovviamente.
Il “cumpleañero” altri non era che il cane della segretaria di mio marito, che festeggiava la sua prima primavera. Ora non so se sia stato lui a esigere una festa con torta e palloncini, o se siano state le sue padrone le sole promotrici dell’iniziativa. Poco importa. Mitch mi ha detto che non si sarebbe perso la festa per niente al mondo, e così ne ho approfittato per fare qualche foto e raccontarvi questa che sembra essere un’usanza piuttosto diffusa in Perù…
La festa si svolgeva nel posto ideale: un parco ubicato una ventina di metri più in basso rispetto alla strada dove passano le macchine, e sul lungomare. Quindi vista oceano a volontà per tutti i cani e i loro padroni. Credo però che nessuno dei rappresentanti delle due specie abbia avuto il tempo di cercare i delfini… c’erano almeno una dozzina di cani di ogni razza, dimensione, colore e grado di socievolezza, che han tenuto ben occupati i loro padroni nella gestione del gruppo: tra dividere chi voleva flirtare, chi mordeva e chi ringhiava, era tutto un via vai di persone che chiamavano a gran voce: “Carbon!”, “Mitch!” (appunto), “Linda!”, “Pequeñito!”, “Luis!”, e via dicendo.
Koddy, il festeggiato, era di umore nero. Nonostante un’espressione piuttosto sorridente, nessuno poteva avvicinarglisi… ringhiava furiosamente e ti piantava addosso due occhi d’acciaio che non ti invogliavano per niente a fargli gli auguri.
C’era un tavolo imbandito con panini, pasticcini, bibite (per gli umani), e una grande torta rettangolare che ho guardato con sospetto. L’albero dietro al tavolo era decorato con palloncini colorati, e l’effetto era molto simpatico, anche se dubito che i cani se ne siano accorti.
Sostanzialmente la festa si è svolta tenendo sotto controllo la ciurma canina e cercando di chiacchierare tra una ringhiata e l’altra. Il fatto che si trattasse di un evento così particolare ha però messo molta allegria agli umani, che si sono lasciati andare a commenti affettuosi sulle loro creature e hanno profusamente ringraziato Koddy per l’invito.
Ad un certo punto Koddy è stato incoronato e ha dovuto soffiare sulla sua prima candelina. Con un po’ di apprensione ho guardato mentre tagliavano la torta, cercando di capire da quali ingredienti era composta, ma mi sono tranquillizzata quando ho visto che cominciavano a mettere per terra i piattini – ho capito che era una torta canina (Mitch ha molto apprezzato).
Finita la cerimonia della torta la gente ha cominciato a congedarsi – sono sicura che i cani sarebbero rimasti volentieri più a lungo. Son venuti via contenti lo stesso, comunque, perchè hanno ricevuto tutti una “birthday bag”. Con Mitch l’abbiamo aperta a casa e conteneva: biscottini a forma di dinosauro, crocchettine per cane, e una pallina gialla. Mitch mi ha detto che potevo tranquillamente regalarla alla coniglia, che non aveva avuto la sua stessa fortuna…
E feste feline 🙂 ?
Non che io sappia 🙂