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aloalo Madagascar

Diversi anni fa, assieme a mio marito, ho fatto un’esperienza di espatrio in Madagascar. Paese unico e complesso. In quel periodo avevo un blog, ed uno dei post iniziava così: “Siamo stati invitati ad un funerale…che si terrà fra otto mesi!”. Ecco alcune delle cerimonie funebri conosciute in Madagascar.

In perfetto stile “Harold and Maude” (se non avete visto questo film del 1971 correte a procurarvelo), i funerali sono diventati il posto dove succedono le cose. Così, iniziavo quel post, nel 2009. Perché in effetti, in Madagascar, i riti e le cerimonie funebri sono parte centrale della vita.
Morendo, i malgasci diventano Razana semi-divini, e questo passaggio richiede complessi riti che cambiano da regione a regione in maniera sorprendente. Queste cerimonie funebri sono talmente importanti, che alcune persone lavorano anni ed anni per poter assicurare un funerale ai propri cari. Noi vivevamo a Tulear, una città che si trova sotto il tropico del Capricorno, a sud-ovest dell’isola. La “città del sole”, semi-arida, sul bordo del mare. 

Queste cerimonie funebri sono talmente importanti, che alcune persone lavorano anni ed anni per poter assicurare un funerale ai propri cari.

I riti funebri Antandroy

Molti dei rickshaw presenti nella città, che praticamente non ha altri tipi di trasporti urbani, sono trainati da giovani ragazzi, perlopiù Antandroy che arrivano a Tulear per guadagnare quel che serve per un funerale che nel frattempo deve attendere, o in vista di un funerale futuro.

L’assenza di zebù da sacrificare rappresenta un grosso problema, sia di fronte alla comunità, che di fronte agli antenati: veri responsabili di fortune e sfortune dell’isola.  

Gli Antandroy, arrivano da zone ancora più a sud, infatti Antandroy significa “quelli che abitano nelle spine”, hanno il loro capitale negli zebù, ed alla morte del capofamiglia, proprietario della mandria, tutti i capi di bestiame vengono abbattuti.

Zebu funerali

La veglia funebre ricca di danze che includono il feretro, dura i giorni, le settimane, i mesi, necessari a consumare la carne. Le corna degli animali sacrificati vengono messe attorno alla tomba del defunto, per mostrarne la grandiosità.
Gli eredi dovranno creare le loro mandrie, i loro capitali. L’assenza di zebù da sacrificare rappresenta un grosso problema, sia di fronte alla comunità, che di fronte agli antenati: veri responsabili di fortune e sfortune dell’isola.  

Nascoste tra le rocce: le tombe Bara

I gruppi Bara, invece, mettono i loro defunti nelle grotte naturali o scavate sulle pareti verticali dei monti presenti nelle zone in cui abitano, ad esempio nel Parco nell’Isalo. Delle vere e proprie fessure nella roccia. I Bara, ad esempio, tradizionalmente si rasano il capo alla morte di un loro congiunto. 

riti funebri Vezo

Imbarcazioni Vezo nel sud-ovest del Madagascar

Sculture lignee: Sakalava e Vezo

Le tombe dei Sakalava e dei Vezo, sono al contrario festive e molto decorate. Raffiguranti le passioni del defunto. Ricordo ancora un mausoleo a forma di aeroplano, o bellissime sculture di legno rappresentanti un uomo in bicicletta (vedi foto di copertina).

I Vezo dipingono i muri delle tombe con scene di vita che ricordano il defunto. Le tombe sono spesso in cemento, ben recintate, a differenza delle abitazioni dei vivi, in paglia e poco stabili. 

Riti Funebri

Una costruzione funeraria in cemento, recintata, rappresentante una grande abitazione.

In alcune zone, le tombe vengono decorate con bellissime sculture lignee chiamate Aloalo. Alo, significa “intermediario” in malgascio, e queste sculture servono ad aiutare il defunto a raggiungere gli antenati.
Nel caso dei
Sakalava queste sculture rappresentano spesso figure e scene erotiche (e purtroppo vengono anche spesso derubate). Al termine del nostro periodo di lavoro all’università, i nostri studenti ci hanno regalato degli Aloalo, in segno di ringraziamento e buon auspicio. 

Alo Alo funebre

Alo Alo Sakalava usato come decorazione in un hotel.

In alcune zone, le tombe vengono decorate con bellissime sculture lignee chiamate Aloalo.

E’ anche frequente che i defunti vengano trattati con oli particolari ed avvolti in sudari di seta stampata o lavorata. Come ad esempio nel caso dei Merina che vivono nella capitale e negli altopiani, e che portano il defunto in visita nei luoghi e lui cari o per lui importanti, prima dell’ultima fermata al cimitero. 

I morti che ballano: Famadihana

Ma chi sente parlare di Madagascar, di riti e cerimonie funebri, s’imbatte di solito nel rito del Famadihana

Riassumendo fin troppo brevemente, durante questa cerimonia, nota come la rotazione delle ossa, i famigliari dei defunti riesumano i corpi dei loro antenati dalle cripte di famiglia. Riavvolgono i cadaveri in panni nuovi, e ballano al ritmo di musica dal vivo.
Mentre danzano portano i cadaveri sopra la testa, e fanno il giro della tomba prima di riportarli all’interno della stessa.  Come mostrato in questo breve video della BBC

I famigliari dei defunti riesumano i corpi dei loro antenati dalle cripte di famiglia. Riavvolgono i cadaveri in panni nuovi, e ballano al ritmo di musica dal vivo.

Anche questa cerimonia ha spesso un grande ruolo nell’economia famigliare dei malgasci, infatti le famiglie devono spesso risparmiare per anni, in modo da poter acquistare zebù, rhum, cibo e tutto il necessario per questa grande festa che dura diversi giorni e alla quale sono invitati parenti e amici che viaggiano lunghi giorni per parteciparvi. 

Il culto degli antenati

Nella cultura tradizionale malgascia gli antenati hanno una grande importanza, ignorarli può risultare in malattie e disgrazie. Ecco perché i riti funebri, e le altre numerose pratiche di culto per riceverne la benedizione, sono così importanti. Le fasi del rito funebre sono tradizionalmente decise dall’Ombiasy, il rappresentante dei defunti.

MAdagascar antenati

Un altarino per gli spiriti degli antenati, rappresentante una miniatura di un bungalow.

Un funerale nel futuro: i Mahafaly

Ma torniamo al nostro funerale per luglio 2009 annunciato a novembre 2008. 

Il nostro professore di Malgascio, ci annunciò che una donna di 111 anni, era morta l’agosto precedente nel villaggio di provenienza di sua moglie.
Secondo le tradizioni dei
Mahafaly del luogo, i funerali si celebrano a un anno dalla morte. Nel frattempo il corpo è trattato con medicine tradizionali per evitare i cattivi odori, e riposa nel caldo tropicale fino al funerale, 12 mesi dopo.
L’invito a questo funerale a luglio 2009, era accompagnato dalla promessa di un grande evento: con abbondante rhum, danze, canti e ovviamente zebù. Come rifiutare?

Secondo le tradizioni dei Mahafaly del luogo, i funerali si celebrano a un anno dalla morte.

Scultura cerimonia funebre Madagascar

Scultura lignea su una tomba nels sud-ovest del Madagascar

Il periodo di espatrio passato in Madagascar, assieme agli amici malgasci, ci ha regalato la possibilità di conoscere culture articolate, stratificate e molto diverse dalla nostra.
Ci è sembrato comunque di aver solo iniziato a comprenderne la complessità, ma quando siamo ripartiti per una nuova avventura lo abbiamo fatto sapendo che prima o poi torneremo su quest’isola misteriosa ed amica.

Venusia Vinciguerra Veum (Venusiaexpat)
Oslo, Norvegia
Gennaio 2022
Foto ©VenusiaVinciguerraVeum

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Annalisa Malaguti
Annalisa Malaguti
2 anni fa

Bellissimo Venusia. Proprio un bel pezzo pieno di notizie interessanti. Ho colto alcune assonanze con il Ghana dove sono le bare funerarie ad essere scolpite negli oggetti piu’ diversi. Abbiamo visto, scarpe da ginnastica, phon per capelli, motori di barche e tanto altro ancora tutto destinato ad essere sepolto sotto terra e quindi distrutto dopo il funerale. Quest’usanza e’ tipica  dell’etnia Ga-Adangme della grande regione di Accra ma ormai si e’ estesa a molte famiglie ghanesi che intendono omaggiare il defunto in questo modo per renderlo felice e propiziarsi benedizioni da parte sua…Che dire potrei continuare a lungo amo molto scoprire nuovi aspetti culturali africani grazie ancora.