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Noël en Ecosse

In questo articolo Caroline, una donna francese che vive in Scozia, ci parla di come viene organizzato e festeggiato il Natale in Scozia.

 

I preparativi

In Scozia, la stagione natalizia comincia ufficialmente il primo dicembre, quando si accendono tutte le luci. Ogni città della Scozia ha delle decorazioni natalizie, ad esempio le bandiere che in tempo di festa si appendono per strada, e un albero di Natale gigante. Il momento in cui si accendono tutte le decorazioni e le luci dell’albero di Natale è molto importante per ogni città, con molta gente nelle strade, la stazione radio locale e addirittura il sindaco.

Sul piano commerciale, come in molti altri paesi, il Natale comincia prima di questo evento.

Dopo l’inizio dell’illuminazione ufficiale, molti cominciano a decorare le proprie case, soprattutto con l’albero. Io e la mia famiglia aspettiamo fino a verso il 15 per farlo perchè ci piace cercare un vero albero, anche se gli aghi e il profumo che emana non durano molto a lungo.

Gli altri dettagli che caratterizzano il mese che precede Natale sono: i cantanti di strada, con le loro canzoni natalizie, le ricette di Natale e a volte qualche bazaar natalizio. Nei bazaar, come pure in alcuni centri commerciali, si vede c’è un Babbo Natale che dà dei regali ai bambini mentre loro gli dicono cosa vogliono per Natale.

La vigilia

E arriviamo alla vigilia di Natale. Facciamo gli acquisti dell’ultimo minuto per trovare qualcosa che piaccia alla nostra famiglia. Avvolgiamo i regali in una bella carta, e finiamo di preparare la cena o le decorazioni.

La vigilia molti giovani vanno al pub o in discoteca, perchè questa è una delle notti più belle di tutto l’anno, insieme al veglione di Capodanno. Per quanto mi riguarda, non esco perchè penso che il Natale sia un momento da passare in famiglia, e dunque resto coi miei la vigilia, e con loro vado alla mezza di mezzanotte. Anche se la festa di Natale è diventata molto commerciale, mantiene sempre un aspetto religioso in Scozia, con molte persone che vanno in chiesa, anche se non sono tutte necessariamente cristiane praticanti.

L’ultimo dettaglio, se ci sono dei bambini in casa, è di lasciare sul tavolo del latte e dei biscotti per Babbo Natale, e naturalmente un paio di carote per le sue renne!

Per quanto riguarda il lavoro in questo periodo, tutto dipende da dove si lavora e in che campo. Tutti i commercianti e la maggior parte dei funzionari sono in vacanza il giorno di Natale e quello successivo. Coloro che lavorano nell’ambito della salute, invece, dovranno lavorare almeno qualche ora durante la giornata. Lo stesso per quelli che lavorano nel settore hoteliero o della ristorazione. Io, pur non lavorando la vigilia e il giorno di Natale, devo essere presente tutta la settimana prima di Natale, il giorno dopo, e la vigilia di capodanno, per avere qualche giorno di ferie!

Il giorno di Natale

Il giorno di Natale ci svegliamo il prima possibile per aprire i regali (soprattutto i bambini!).

Dopo averli aperti ci si rilassa, si gioca, o si va in chiesa, se non ci si è andati la notte prima. Si comincia a preparare il pasto, c’è un aperitivo a mezzogiorno e si passa la giornata con il resto della famiglia.

La cena di Natale in genere comincia verso le quattro del pomeriggio e costituisce il punto culminante della giornata.

Non ci sono regole per gli antipasti, ma il piatto principale dev’essere tacchino arrosto, con pancetta croccante, patate al forno, cavolini di Bruxelles o carote, salsa al pan grattato e sugo di carne.

Il dolce è il “budino di Natale”, bagnato nel brandy o nel whisky, e flambé. Si serve con del burro o della panna. Il piatto finale è una torta ai frutti di Natale o un dolce di Natale, a base di frutta secca, spezie, pasta di mandorle e zucchero candito.

La sera si gioca ai giochi che magari i bambini hanno ricevuto in regalo, o si gioca ai mimi, si scherza, oppure si passa semplicemente una serata che chiamiamo “ceilidh”, durante la quale guardiamo semplicemente un film alla tv.

Vediamo il resto della famiglia tra Natale e l’Anno Nuovo, o il primo dell’anno, ma mai la notte del 31, perchè questo è un momento che dedichiamo ai vicini o ai vecchi amici.

Caroline
Parigi

 

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