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Federica Chiara e Camilla, figlie di Giuliettaexpat, sono nate in Francia, adesso hanno 9, 7 e 5 anni. Giulietta ci racconta dunque i suoi fantastici parti parigini.

parti parigini

Federica

Sono arrivata a Parigi ai primi di giugno del 1997, incinta di 4 mesi, alla mia prima gravidanza.
Futura mamma piena di dubbi, con tante domande e soprattutto un po’ preoccupata da questa gravidanza lontana da casa.

Prima del mio arrivo a Parigi, Paolo mio marito, si era dato da fare per cercare un buon ginecologo che potesse seguirmi. Il primo incontro é stato positivissimo, io ero piena di timori, seguita fin lì da una donna, ero imbarazzatissima all’idea di affrontare lo sguardo di un uomo, stupidamente. Mi sono trovata di fronte un persona fantastica, estremamente professionale e piena di sensibilità.

La mia gravidanza era incominciata malissimo, con una serie di piccoli problemi che mi avevano fatto stare a riposo dall’inizio, impedendomi grandi spostamenti. Nonostante tutto comunque io ero piena di entusiasmo e in perfetta forma. Avevo però bisogno di un’attenzione particolare.
Nel primo periodo parigino sono stata seguita dal mio medico un po’ nel suo studio a Boulogne Billancourt, un po’ per le ecografie di controllo all’ospedale Americano a Neully sur Seine.
Essendo comunque appena arrivata in Francia e non conoscendo bene quali fossero le tariffe delle cliniche private e soprattutto in quale modo la mia assicurazione mi avrebbe rimborsata, mi sono iscritta per il parto in un Ospedale pubblico. E lì all’epoca non era cosa facile, in realtà per porter partorire in un ospedale bisogna farsi seguire dall’inizio in quella stessa struttura e per una come me che arrivava dopo un po’ di tempo non era semplice trovare un posto che mi accettasse.

Abitando nel diciassettesimo arrondissement dovevamo anche poi tener conto delle distanze, tanto per non rischiare di ritrovarci a partorire sul periferique (la tangenziale di Parigi)!!!!
La scelta (non tanto scelta) è caduta su Rotshild, un buon ospedale nel dodicesimo, non vicinissimo a casa, ma con comunque una serie di garanzie in termini di servizio.
Devo dire che a posteriori la scelta é stata vincente. Sono stata ricoverata a Rotshild per ben due volte e per dei periodi abbastanza lunghi, prima di partorire il 10 ottobre con un mese di anticipo una bella pupetta di 2 kg e 880 gr. vispa e arzilla.

parti parigini

Chiara

Ma che fatica arrivare fino a quel 10 ottobre. A letto dal 1 agosto con come unico svago delle andate e ritorno in ambulanza fino in ospedale. Fortunatamente in Francia esiste un servizio di opedalizzazione a domicilio che mi ha permesso di rimanere anche a casa tra un ricovero e l’altro, seguita da un’ostetrica che veniva ogni 2 giorni a visitarmi, a monitorare le contrazioni e il battito del bambino.

Il parto é stato lungo, ma senza problemi, con la peridurale, che in Francia é praticamente automatica, l’unica cosa é che essendo in una struttura pubblica universitaria ho visto nel corso della mia nottata di travaglio sfilare in sala parto ostetriche e allieve ostetriche, infermiere con apprendiste infermiere, seguite da anestesisti a fine e inizio turno, e sul finale il ginecologo e i suoi studenti invitati allo spettacolo di utilizzo del forcipe in caso di parto prematuro…
La cosa fantastica è poi stato il dopo, sono rientrata a casa fresca e arzilla e dall’inizio ho avuto a disposizione una puericultrice che veniva periodicamente a farmi visita per darmi dei consigli e per rispondere alle mie mille domande: un servizio eccezionale e utilissimo quando si pensa a tutti i dubbi che uno ha alla nascita del primo figlio.
Federica é cresciuta rapidissimamente allattata con passione, vivace e curiosa…. E devo dire che quasi 10 anni dopo non smentisce l’entusiasmo con cui é venuta al mondo.
Per Chiara e Camilla nel 2000 (il 5 gennaio) e nel 2002 (il 13 gennaio) ho continuato ad essere seguita dal mio ginecologo di Boulogne e questa volta per entrambe ho scelto di partorire in una struttura privata dove lui mi avrebbe seguita fino alla fine. La scelta é caduta sulla Clinique du Belvedere, considerata all’epoca (nel frattempo ha chiuso) la clinica dei vip parigini.

Una struttura vecchiotta ma con un servizio degno di un hotel 5 stelle, rispetto all’ospedale il livello di vitto e alloggio era veramente un’altro (a Rotshild quello che era terribile era veramente il vitto, con tutte le mie degenze se Paolo ogni tanto non mi avesse soccorsa con delle leccornie portate da casa avrei finito la mia gravidanza senza neanche raggiungere i miei finali 54 KG + 5,5 dall’inizio della gravidanza).
L’equipe che mi ha seguito per le due piccole é sempre stata la stessa: il mio medico, il Dr Thorel, la sua ostetrica di fiducia e il suo simpaticissimo collega anestesista. Nei due casi al momento del parto, essendo anche Chiara e Camilla arrivate con un mese di anticipo, ho anche avuto nel bel mezzo della notte un pediatra presente, chiamato apposta nel caso il bebé avesse avuto dei problemi.

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Federica saluta Chiara nella braccia di Giulietta

Il ricordo di questi due parti è fantastico, non solo ovviamente per la gioia immensa che stavamo rivivendo io e Paolo nel veder nascere i nostri pulcini, ma anche perché li ho condivisi con delle persone eccezionali e piene di umanità.
Tutto é stato cosi facile ed entusiasmante che nei due casi sono uscita dalla sala parto dicendomi che sarei stata pronta a ripetere l’esperienza il giorno dopo.
Devo comunque dire che dalla mia ho il fatto di adorare il periodo della gravidanza, nonostante i problemi che ho avuto per tutte e tre, un po’ più seri con Federica, un po’ meno con le altre due. Assaporo ogni momento di questa magica fase della nostra vita. Per me mettere al mondo un figlio resta l’atto più bello che possiamo compiere, quelle emozioni e quelle sensazioni che uno prova in quel momento sono uniche ed irripetibili.
Devo dire che dovessi ricominciare farei le stesse scelte con le stesse persone, e ancora adesso vivendo in Giappone il mio medico parigino é il mio punto di riferimento in Francia, lo vedo quando rientro in Europa e non cambierei per nulla al mondo.
Adesso le mie gravidanze e i miei parti, le prime notti insonni e il magnifico periodo dell’allattamento sono ormai lontani, ma quando ci penso e quando guardo le mie fanciulline in piena crescita ripenso al miracolo della vita e sono felice di aver potuto provare queste indimenticabili sensazioni.

Giuliettaexpat
Tokyo, Giappone
Aprile 2007

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