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Riprendiamo in mano questo articolo in occasione dello speciale aggiornamento sui bambini expat. I protagonisti di questa testimonianza sono naturalmente cresciuti, e hanno accumulato ulteriori esperienze. Mattia oggi vive a Gerusalemme, dove si è perfettamente integrato e si è avvicinato a un’altra cultura, quella palestinese, con naturalezza e pienezza; Leonardo è diventato cittadino australiano, dopo la scelta dei genitori di trasferirsi definitivamente down under; dopo il Giappone Federica ha vissuto in India, poi è rientrata in Francia per tre anni, e da poco si è trasferita felicemente in California, dove ha affrontato un nuovo sistema scolastico; Emily, dopo Skopje, ha vissuto in Sudan e Tanzania, e da un anno è a Berlino, sempre pronta a spiccare un nuovo volo….

L’equipe di Expatclic.com
Settembre 2012

 

Diamo la parola ai nostri bambini expat per capire cosa ne pensano loro di questa vita itinerante.

 

Li “traslochiamo” da una parte all’altra del mondo, cambiano amici e scuola in quattro e quattr’otto, spesso conoscono l’Italia solo per esserci andati in vacanza, ci seguono nel nostro itinerare da un paese all’altro, parlano lingue diverse e affrontano culture lontane, sereni e sorridenti e a volte con angoscia e confusione, ma nei loro occhi e nelle loro parole c’è l’entusiasmo tutto infantile nei confronti delle nuove realtà.

Hanno imparato, o imparano in fretta ad adattarsi, fanno loro paesi esotici e pensano come veri cittadini del mondo: sono i nostri bambini expat, bambini che crescono lontano dall’Italia, lontano da nonni, zii e cugini, coinvolti nelle nostre scelte di vita, un po’ qua e un po’ là.

Abbiamo deciso di dar loro la parola in questo inizio di primavera e i loro pensieri allegri e i loro sgruardi brillanti quando raccontano di Perth, di Tokyo, di Lima o di Islamabad e di mille altri posti diversi ci fanno proprio dire che sono dei bambini speciali!

Mattia, undici anni, di cui uno vissuto in Congo, due in Italia, quattro in Honduras e quattro in Perù.

 

Quale è il paese in cui hai vissuto che ti è piaciuto di più?

Gli unici che mi ricordo sono l’Honduras (poco) e il Perù. L’Honduras mi è piaciuto perchè gli amici erano più solidali ed ero in un’altra fase. In Honduras davano meno fastidio, la gente era migliore.

Che cosa ti ha colpito di ogni paese che hai visitato?

Dell’Honduras non ricordo niente che mi ha colpito.
Del Perù mi ha impressionato il clima perchè è sempre grigio, non mi piace.

E’ stato difficile farti delle nuove amicizie?

Non tanto, ho sempre trovato nuovi amici. E’ più difficile lasciare gli amici, che farseli.

Ti mancano i tuoi amici?

Dell’Honduras? Sì, mi mancano, ma qua ho dei nuovi amici, e questo lo compensa. Dell’Honduras non me li ricordo tutti, ma quasi, mi ricordo Renan, Viena e Kimberly, che sono quelli con cui giocavo di più.

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Mattia con Renan e Viena l’ultimo anno in Honduras

E l’idea di lasciare presto il Perù, che effetto ti fa?

Sento che sarà difficile. Non ho voglia di lasciare gli amici, Rosa (la donna di servizio), la casa e tutte le altre cose che ci sono in Perù.

Che cos’è per te “casa”?

Non so bene… quando penso a dov’è la mia casa penso subito al Perù, agli amici, ecco, soprattutto agli amici che ho qui, alle mie abitudini, alle cose che faccio tutti i giorni…. perchè l’Italia è un posto bello dove andare, dove c’è la famiglia, ma è più come una novità, come un posto dove trascorrere le vacanze, dove fare delle belle cose che però non sono cose che fai tutti i giorni, in una vita normale……

In che lingua ti piace di più parlare?

In spagnolo perchè ho sempre vissuto in spagnolo e comunico così coi miei amici, mi riesce più facile.

Cosa ti piace fare quando ritorni in Italia?

Andare a visitare dei posti a Milano, quando ero piccolo mi piaceva andare da Fortura (negozio di giochi), rilassarmi, mangiare pizze, gelato, mozzarella, salami, cose tipiche dell’Italia. Mi piace stare a Milano perchè è un ambiente molto diverso dal Perù.

Ti piace questo tipo di vita?

No, non mi piace, perchè ogni volta devo lasciare i miei amici, devo abituarmi a nuovi posti. Una volta che ti sei abituato a un posto, devi ripartire per un altro, non mi piace per niente.

 

Leonardo ha da poco compiuto sei anni. E’ nato in Olanda dove ha vissuto per tre anni. Poi ci siamo trasferiti a Sharjah, negli Emirati Arabi, per altri due anni ed ora è da un anno che viviamo a Perth, in Australia. Nonostante la sua età, è passato in modo rapido attraverso cambiamenti, adattamenti, case nuove, usi e costumi sempre diversi. Ecco come ha risposto alle mie domande.

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Leonardo

Leonardo, qual’è il paese in cui hai vissuto che ti è piaciuto di più?

L’Olanda

Come l’Olanda?! (Sono la prima ad essere sorpresa della risposta!!!!). Ma ti ricordi forse qualcosa, eri così piccolo?!

No, non mi ricordo nulla, ma ci sono nato e ci voglio ritornare. L’Olanda è bella perchè ci sono quelle strane scarpe fatte di legno.

E degli altri paesi che hai visitato, che cosa ti ha colpito di più?

A Sharjah abitavamo in una torre alta alta e la casa era grande, ci potevo andare in bicicletta. Mi ricordo le lezioni di calcio e la scuola, l’ufficio di papà, vicino al mare e dove c’erano ruspe e trattori e grandi barche. Ci sono pure salito sulla ruspa!

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La casa di Sharjah di Leonardo

Mi piaceva il deserto e i cammelli, e anche la gare di quelle strane moto d’acqua nella laguna sotto casa nostra…

E l’Australia?

Mi piace Perth. Mi piace l’interno dell’Australia, i posti dove vivono gli aborigeni. Mi piacciono anche i pesci, quelli di Exmouth, giganti, come lo squalo-balena!

Il treno a carbone del Whiteman Park

E’ stato difficile per te fare delle nuove amicizie?

Io ho amici un po’ ovunque, a Sharjah, in Italia, qui, dappertutto…

Ma è stato difficile, ti mancano gli amici di prima? …Silenzio, Leonardo non mi risponde, è un argomento di cui non parla volentieri. So che gli mancano, preferisce non rispondermi ed io preferisco non insistere.

E l’Italia? Cosa ti piace fare quando ritorni in Italia?

L’Italia è bellissima. Mamma, mamma, io ci voglio tornare in Italia. Ci sono le montagne e la neve e si può fare lo snowman. In Italia c’è anche il treno che va sottoterra e lo abbiamo preso due volte. Una volta siamo stati al museo dove c’era lo skeleton del capodoglio (era il Museo di Storia Naturale) e poi una volta siamo stati nella piazza con tanti piccioni, dove c’era una grande chiesa tutta grigia (Piazza Duomo).

Il Duomo di Milano visto da Leonardo

Leonardo mi spiega il suo disegno del Duomo di Milano ed io gli chiedo perchè non c’è la Madonnina:
Non c’era… non si vedeva e quindi io non la disegno! (ed effettivamente l’ultima volta il Duomo era un cantiere, coperto da cartelloni, e la Madonnina quasi invisibile).

L’Italia mi piace perchè ci sono le nonne e ci sono Matilde e Carola (le cuginette), e c’è la nostra casa là, dove la cucina è insieme alla sala, ma i giochi ci stanno lo stesso.
Posso andare a giocare, ora?

 

Federica

Federica ha 10 anni e mezzo, è nata a Parigi, ha vissuto in Francia fino a 7 anni e poi in Giappone. Alla fine dell’anno scolastico, a giugno, andrà a vivere in India…

 

Cosa vuol dire per te vivere all’estero?

Per me vuol dire molte cose. Essere lontana dalla mia famiglia, dagli amici cari (in questo caso quelli rimasti in Francia). Sono lontana dalla mia cultura.

Ma qual è la tua cultura? (in Italia Federica non ha mai vissuto)

Per me è quella francese, che è ovviamente molto diversa dalla giapponese, ad esempio in Giappone si mangiano cose che da noi non si mangiano…

Si ma la Francia non è il tuo paese…

Certo ma sono nata lì e ho vissuto in Francia per 7 anni, è il posto che conosco meglio!

Cosa rappresenta la Francia per te?

E’ il posto in cui sono diventata grande, in cui mi sono fatta delle amiche. E’ stata la mia prima casa. ( si fa per dire… tre traslochi in 7 anni!)

E il Giappone, cosa rappresenta?

Per me…[esitazione] è il paese che mi ha insegnato una nuova cultura, in cui ho visto le cose più strambe…

E l’Italia?

E’ forse il paese che preferisco anche se non ci ho mai vissuto, ma è il paese di papà e mamma e dei nonni.

Allora ti senti italiana?

Certo mi sento italiana, più italiana che francese.

Ma tra Italia, Francia e Giappone cosa preferisci?

Mah… Torino mi piace (è la città dei suoi genitori) perchè è una vecchia città bella e interessante.
Alla Francia sono affezionata perchè ci sono nata.
Il Giappone forse lo preferisco perchè posso essere più libera, è un paese in cui mi sento al sicuro e devo dire anche a mio agio nonostante la foresta di grattacieli che mi circonda.

Cosa ti ha dato questa vita all’estero?

Ma vivere all’estero ti porta ad essere culturalmente più aperto, conosci tante cose nuove, sei un po’ diverso dai tuoi coetanei che non si sono mai mossi, parli più lingue…

E tu cosa preferisci parlare?

Con chi, con te? Con te italiano [strabuzzo gli occhi, visto che devo lottare perchè una delle mie figlie mi si rivolga in taliano, pur essendo perfettamente bilingue italiano-francese], con le mie sorelle in francese [ovvio, la vita sociale e quella scolastica sono in francese, andando al Liceo francese]

Ma cosa ti manca nel vivere lontano dalla tua famiglia (nonni, cugini)?

Sicuramente l’andare ai giardini con la nonna, il non poter giocare con i miei cugini quando ho voglia, il vederli solo ogni tanto. Insomma la quotidianità… ma c’è il telefono e ci sono le vacanze.

E l’idea di partire di nuovo, che effetto di fa?

Mi fa piacere perchè scoprire un paese nuovo è interessante, mi piace viaggiare, conoscere, curiosare…

E da grande tu con tutti i tuoi sogni, dove ti piacerebbe vivere?

Forse in un paese esotico, caldo, perchè non l’Australia? che mi è piaciuta un sacco, anche se forse non mi dispiacerebbe tornare in Giappone…

Pensi che in questa scelta di vita papà e mamma abbiano avuto ragione?

Sì, lo penso proprio!!

Cosa vorresti dire ai bambini che stanno per diventare bambini expat?

Che è una cosa meravigliosa, non si deve essere tristi, è un esperienza fantastica che tutti dovrebbero provare!

 

Vera è una compagna di classe di Emily alla scuola internazionale di Skopje. Olnadese, nove anni, Vera ha vissuto 1 anno e mezzo in Pakistan, 4 anni in Eritrea e quasi 4 in Macedonia. Emily si è divertita ad intervistarla per Expatclic…

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Emily e Vera a Skopje

Qual è il paese in cui hai vissuto che ti è piaciuto di più?

L’Eritrea, perchè lì c’era una scuola internazionale e poi nei fine settimana andavo sempre al mare, in spiaggia…

Che cosa ti ha colpito di ogni paese che hai visitato?

Mi ricordo questo maneggio dove si poteva fare pic-nic e dare da mangiare ai cavalli…

E’ stato difficile farti delle nuove amicizie?

Si, molto. Perchè non conoscevo nessuno… e non sapevo chi era antipatico e chi no!

Ti mancano i tuoi amici?

Sì, perchè ai miei amici piaceva sempre giocare con me e mi facevano fare tutto quello che volevo!
Ma non avevo una amica speciale perchè nella mia classe erano tutti bambini…

Come è stato vivere in Eritrea?

Molto triste, perchè avevo delle amichette, ma loro non giocavano mai con me…

Ti è piaciuto, ti piace vivere in Macedonia?

Sì, molto perchè ho un sacco di amici e vado ad una scuola internazionale dove posso parlare in inglese e anche imparare altre lingue.

In che lingua ti piace di più parlare?

In olandese e in inglese perchè a casa parlo olandese mentre a scuola e con gli amici parliamo in inglese.

Che cos’è per te ‘casa’?

Il mio letto, la mia TV, la mia stanza, il mio bagno e il mio cane…!

Cosa ti piace fare quando sei in Olanda?

Andare in giro nei parchi e andare a trovare i miei nonni e i miei cugini.

Quando sei in Olanda, parli mai della tua vita ‘fuori’ con i tuoi amici e cugini?

Sì, a volte ma a volte mi dimentico di tutto perchè mi sto divertendo tanto!!

Ti piace questo tipo di vita? Viaggiare, incontrare tante nuove persone, lasciarne altre…?

Sì! Perchè si vedono un sacco di cose nuove come per esempio il nuovo cane di un amico e cose così…

Emily, di nove anni, ha vissuto due anni in Armenia, tre e mezzo in Pakistan ed ora è da più di due anni in Macedonia, il tutto intervallato con periodi più o meno lunghi a Berlino, la città dove è nata e dove abbiamo … ‘casa’.

 

Qual è il paese in cui hai vissuto che ti è piaciuto di più?

Il Pakistan, perchè lì avevo un sacco di amici con cui giocare ogni giorno. E i giorni erano sempre caldi e assolati…

Che cosa ti ha colpito di ogni paese che hai visitato?

In Pakistan la vista dei grandi camion colorati, specialmente in estate…

E’ stato difficile farti delle nuove amicizie?

Sì, molto. Perche’ non conoscevo nessuno…

Ti mancano i tuoi amici?

Sì, soprattutto la mia amica Louise perchè era la più cara amica del mondo! Avevamo tutte e due le stesse esperienze e tante cose in comune…

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Louise e Emily a Islamabad

Come è stato lasciare il Pakistan?

Molto triste. Io ho addirittura organizzato una festa di addio con tutti i miei amici e anche quelli di mamma e papà…

E l’idea di lasciare presto la Macedonia, che effetto ti fa?

Sono triste e felice allo stesso tempo… Triste perchè ho molti cari amici con cui giocare e felice perchè a scuola ci sono dei bambini che mi prendono spesso in giro… (Emily da un paio di mesi ha l’apparecchio ai denti, invisibile in realtà, ma evidentemente…)

In che lingua ti piace di più parlare?

In tedesco. Con mio papà perchè sembra un po’ come una musica…!

E l’italiano…?

Eh sì… ok, mi piace… Lo parlo con te, no? (Emily mi si rivolge spessissimo in inglese, lingua che evidentemente adora… e fa ridere tutti quando passa dal puro accento britannico a quello piu ‘largo’ americano!)

Che cos’è per te ‘casa’?

Te l’ho già detto, casa è dove siamo noi! La mia TV, il mio letto, la mia radio, i miei giocattoli e Binka.

Cosa ti piace fare quando sei a Berlino?

Andare a trovare nonna Irma e fare i biscotti e poi anche andare in giro in bicicletta con te e papà!!

Quando sei a Berlino o in Italia, parli mai della tua vita ‘fuori’ con i tuoi amici e amiche?

No, mai! Me la dimentico! Magari sì, qualche volta ma in generale no…

E l’Italia? Che cosa vuol dire Italia per te?

Beh… A Roma c’è nonna, zia e poi tanti amici tuoi con i loro bambini… Io non li conosco tutti ma se so che ci sono è bello! E a Cala Gonone (in Sardegna…) c’è il mare e nonna e la sera mangiamo il gelato e andiamo a letto tardi, mi piace tanto!!

Ti piace questo tipo di vita? Viaggiare, incontrare tante nuove persone, lasciarne altre…?

Sì, moltissimo! Perchè troviamo sempre nuovi amici!

… fantastici questi bambini expat!!

 

A cura di Giuliettaexpat
Aprile 2008
Tutte le foto sono del team di Expatclic

 

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