
A Tokyo Giuliettaexpat è entrata in contatto con un mondo magico… quello di Kidzania !!!
Ci sono dei momenti in cui si ha voglia di tornare bambini, anche solo per 10 secondi per riassaporare certe cose, ci sono dei posti che ci fanno venire voglia di ritornare indietro ai nostri 5-7-10 anni, dei posti magici che fanno sognare e venir fuori il bambinetto che sonnecchia dentro di noi.
Kidzania non è solo un parco di divertimenti, è qualcosa di più, un concetto, un’idea, un mondo a misura di bambino, una piccola scuola di vita…..
Ma cos’è Kidzania ? Kidzania è la citta dei bambini, è una città in miniatura in cui non manca proprio niente, c’è l’aeroporto, dal quale si entra nella città, com’è logico, ci sono le case, i negozi, la banca, il parrucchiere, gli autobus, i pompieri, la polizia …
Le strade sono pulite e ordinate, si attraversa al semaforo e sulle strisce, si fa attenzione ai mezzi che passano, si gira in lungo e in largo e per 6 ore i bambini si trasformano in piccoli adulti e sperimentano un po’ la vita al di là dell’infanzia.
Una volta entrati i bambini decidono quale lavoro fare, o meglio da quale lavoro incominciare, e qui la scelta è ampia. Le mie fanciulle come prima attività hanno partecipato alla costruzione di una casa.
L’attività è preceduta, come tutte le altre, da un piccolo corso in cui viene spiegato ai muratori in erba in cosa consiste il lavoro, insomma una vera e propria piccola formazione, e poi via, seguendo il progetto i bambini impilano mattone dopo mattone, usano i montacarichi, le gru e tutta l’attrezzatura necessaria e una volta finito ricevono in cambio del lavoro effettuato una somma in denaro, in soldi di kidzania, i kidzos.
I kidzos possono essere depositati alla banca di kidzania, in cui i bambini possono aprire un conto e accumulare i soldi guadagnati e proprio come i grandi ricevono una carta di credito con la quale ad un distributore fuori dalla banca possono ritirare dei contanti. Perchè proprio come nel mondo reale a Kidzania si guadagna e si spende, vera proiezione di quello che è il mondo degli adulti.
Alle attività lavorative infatti, si possono alternare delle attività ricreative, concedersi il relax di una seduta dall’estetista, con trucco e manicure, o il piacere di un giro turistico in bus per le strade di kidzania accompagnati da una guida.
La scelta dei mestieri è ampia: si può scegliere di fare il medico lavorando all’ospedale, e cimentarsi in un’operazione a cuore aperto, e se si ha voglia di occuparsi di bebè strillanti e imparare i trucchi della più abile delle nurse nello stesso ospedale c’è una nurserie attrezzatissima.
Per i futuri manager rampanti non è mai troppo presto per essere coinvolti in appassionanti riunioni di marketing operativo e per i più temerari un salto nella vita del pompiere con i brividi di un incendio in grande stile o in quella del portavalori che compie un giro di ronda per la città, sono al menù.
Per i ghiottoni poi ci sono attività più gustose, come un lavoro in pizzeria con il premio la pizza preparata o una mezz’ora al fast food in cui si impara a fare un hamburger da portarsi poi a casa. O anche il piacere di un corso di cucina alla scuola di cucina o di un giro in panetteria per scoprire i segreti del buon pane.
E poi si può cogliere l’occasione per pilotare un aeroplano e indossare una fiammante divisa da pilota, o semplicemente far parte dell’equipaggio e servire i pasti con il sorriso sulle labbra e una parola gentile, nelle vesti della hostess.
E i genitori in tutto questo cosa fanno ? Affascinati si guardano intorno e con un po’ di rabbia consatatano che non possono più giocare ma solo contemplare estasiati quanto questo piccolo mondo si avvicini al vero, e quanto faccia bene ai bambini immergersi per un momento nella vita dei grandi.
E prima di andare via con i kidzos che restano si può fare un salto alla boutique dei souvenir e ripartire con il ricordo speciale di una giornata speciale !
Questo è il sito web di Kidzania, un concetto che si trova in vari paesi al mondo: https://www.kidzania.com/
Giuliettaexpat
Chennai,
febbraio 2009
Già che sei qui ...
... possiamo chiederti di offrirci un