Claudiaexpat ci racconta la sua gita al Mar Morto…
Nelle giornate limpide il Mar Morto lo vedo dalla passeggiata che sovrasta la mia casa. In lontananza si distingue chiaramente una chiazza azzurro intenso. Da vicino l’avevo visto rientrando da Petra lo scorso dicembre, dal lato giordano. Era una giornata piovosa e quella grande distesa d’acqua non mi aveva provocato alcuna emozione. Quando invece ci sono andata in giornata da Gerusalemme, è stata tutta un’esperienza. Oltre all’incanto del paesaggio desertico che lo circonda, ho trovato la spiaggia che abbiamo scelto per trascorrere la giornata molto ben organizzata, e l’escursione globalmente interessante !
Quello che sapevo del Mar Morto era che è situato al di sotto del livello del mare, e che la sua salinità media è estremamente elevata. Avevo poi visto le tipiche fotografie della gente che legge il giornale comodamente a galla sull’acqua, e lì si fermavano le mie nozioni sull’affascinante distesa marina.
Arrivare al Mar Morto da Gerusalemme è facile e veloce. Si prende la strada per Gerico, ma invece si svoltare a sinistra per questa affascinante località, di cui vi parlerò sicuramente in altre occasioni, si prosegue dritti fino ad arrivare al mare. Noi abbiamo scelto la Minerals Beach, che ci era stata indicata come una delle migliori. L’entrata costa sui venti euro a testa, ci sono sconti se si acquista anche un massaggio (che è comunque caro, standard di prezzi europei). Il posto è ben organizzato, c’è un bar con un souvenirs shop, toilettes, docce, e una piscina d’acqua sulfurea (39°), dalla quale mi sono però tenuta alla larga.
Una lunga scala porta alla spiaggia, di ghiaia, disseminata di ombrelloni e capanne di paglia, tutte con tavolini e sedie di plastica. Non ci si stende a terra sulla spugna perchè i sassolini fanno male (ma nessuno ve lo vieta se la cosa non vi disturba), ma si possono prendere tutte le sedie che si vogliono, e installarsi all’ombra (e con i 40° di mezzogiorno la cosa, vi assicuro, è apprezzata !).
Qui arriva la prima sorpresa : ci sono un sacco di cose da sapere e da rispettare quando ci si immerge nell’acqua del Mar Morto. Innanzitutto, è vietato tuffarsi ; è anche pericoloso correre, lasciarsi andare all’improvviso e spruzzare acqua intorno. L’acqua è infatti talmente salata che non dev’essere nè ingerita, nè deve entrare negli occhi. Chi ha ferite aperte o abrasioni non portà far finta di nulla : fa malissimo ! Per entrare dunque bisogna camminare con calma fino a quando l’acqua arriva sopra al ginocchio, e ci si deve quindi accovacciare e lasciare dolcemente andare. Sarà l’acqua stessa a tenervi in superficie, stile gnocco. Ecco, sì, quando mi sono lasciata andare nell’acqua caldiccia ho proprio pensato agli gnocchi che affiorano in superficie nella pentola d’acqua bollente. E’ bello mettersi sia supini che a pancia in giù. Nuotare è praticamente impossibile, sia perchè gli arti vengono automaticamente spinti verso l’alto, sia perchè sollevare troppa acqua intorno a sè rischia di farvi bere o peggio di farvela entrare negli occhi : io ho provato entrambe le cose e vi assicuro che vale la pena fare attenzione perchè non si verifichino ! Il sapore è assolutamente disgustoso, e il bruciore agli occhi insopportabile.
Usciti dall’acqua avete a disposizione delle violentissime docce di acqua dolce, molto usate anche dopo i famosi bagni di fango. Sì, io non lo sapevo che lì si potesse fare anche quello, e quando ho visto da lontano un signore completamente ricoperto di nero ho pensato un po’ stupita che questi appassionati di sub non si fermano di fronte a niente ! Non era una muta da sub, come ho rapidamente scoperto, ma una grande quantità di fango che si raccoglie in un determinato punto in riva al mare e ci si spalma su tutta la superficie del corpo per avere una bella pelle liscia e levigata.
Una gita insomma che combina divertimento, relax e salute. Coronata dalla splendida vista del Mar Morto al rientro…
Claudiaexpat
Gerusalemme
Settembre 2010