Home > Europa > Francia > Una cartolina da Parigi: le mie perle parigine

Avevo scritto questo articolo proprio all’inizio dell’emergenza COVID-19. Poi mi sembrava davvero senza senso pubblicarlo. Ora ho di nuovo cambiato idea. Quel viaggetto a Parigi, l’ultimo prima del confinamento, mi scalda il cuore ogni volta che ci penso. E quindi a qualcosa l’articolo servirà!

 

In questo momento sembra incongruo scrivere su tutto, tanto più su informazioni riguardanti i viaggi. Io oso però sperare che torneremo presto a un regime normale, in cui potremo riprendere a viaggiare, lavorare e abbracciarci stretti. Nel frattempo vi racconto le perle parigine che ho scoperto in uno dei miei recenti giretti. Sono sicura che prima o poi, a qualcuno tornerà utile.

 

Nell’eterna lotta Londra-Parigi, il mio cuore ha sempre indistintamente battuto per la prima. Parigi non mi è mai davvero piaciuta. Anche quando ci ho passato, anni fa, un’intera settimana per una formazione di comunicazione interculturale, non sono riuscita ad affezionarmi, pur avendola girata in lungo e in largo.

L’ho sempre sentita una città aggressiva, poco accogliente. E dietro alla maestosa architettura e agli eleganti boulevards, ho sempre trovato difficile cogliere l’umanità che pulsava.

In tempi più recenti ci sono dovuta tornare spesso, per vari motivi, primo tra tutti il fatto che mio figlio ci vive. E nei ritorni c’è sempre una magia. Pian piano ho cominciato a rilassarmi perché il fatto di ripetere più volte gli stessi gesti e gli stessi tragitti mi ha dato sicurezza. Ho cominciato a guardarmi intorno con meno ansia e a cogliere cose che prima mi erano sfuggite. In capo a tre ritorni, avevo già compilato la mia lista di perle parigine, e altre se ne aggiungono ogni volta, perché Parigi è talmente grande che non si può far tutto in una sola visita. Eccovi le cose che amo scoperte finora:

Il cimitero del Père Lachaise

Questo lo conoscevo già, ma ci torno ogni volta perché è talmente bello e vasto, che a ogni visita mi riserva qualche sorpresa nuova. In particolare mi piace andare sulla tomba di Gerda Taro:

 

perle parigine

 

Se vi piacciono i cimiteri, il Père Lachaise è un must.

La Place des Vosges

E’ una piazza meravigliosa, ricca di storia e d’incanto, la più antica di Parigi. Si può passeggiare sotto ai suoi magnifici portici o attraversarla passando per il delizioso parchetto al suo centro. Qui si trova l’appartamento dove Victor Hugo visse per sedici anni e dove scrisse molte delle sue opere. Io non sono riuscita a visitarla perché era chiusa per restauri alla mia ultima visita, ma la tengo in lista.

Dalla Place des Vosges cercate l’entrata dell’Hotel de Sully, e visitatene l’interno. Contiene uno splendido giardino e l’edificio stesso, barocco, è splendido. Se lo attraversate uscite direttamente sul Marais.

Il Marais

Ne avevo tanto sentito parlare, e a ragione. E’ un quartiere incantevole, pieno di piazzette romantiche, vie tranquille e dai nomi pittoreschi, e negozietti, cinema, teatri e locali a non finire. Vi consiglio di lasciarvi guidare da quello che vi piace. A ogni angolo che svoltate c’è una nuova sorpresa. E’ così che io sono finita in un negozietto adorabile, gestito da due artigiani, lei fa gioielli in rame (bellissimi!), lui giocattoli di legno. Purtroppo non ritrovo l’indirizzo. Un posto che invece non sono riuscita a vedere (ma anche quello è sulla mia famosa lista) è la boutique di Jean-Pierre Besenval, in 32, Rue de Sévigné. Lui è un bravissimo pittore che dipinge su legno e fa cose fantastiche!

 

perle parigine

 

L’Atélier des Lumières

Non lontanissimo dal Marais trovate questa vecchia fonderia da cui è stato creato un enorme spazio espositivo che gioca con le luci. Io adoro le luci, e mi ci sono subito fiondata, tanto più che in questo momento offrono una cosa spettacolare: una mostra delle principali opere dei più grandi impressionisti, proiettata a 360° sulle pareti di tutto lo spazio, in un gioco di luci, sovrapposizioni e musica (bellissima!) che v’incanterà. Ve la segnalo perché la manterranno fino a gennaio 2021, quindi avete buone chances di vederla.

 

 

Shakespeare & Company e Galignani

Entrambe librerie di letteratura inglese (Galignani non esclusivamente). La prima, Shakespeare & Company è famosissima e forse ero rimasta solo io sulla faccia della terra a non conoscerla. Nel caso però qualcun altro fosse sfuggito al suo fascino ve la segnalo, perché è un posto assolutamente incantato, anche se non siete particolarmente fan della lettura in inglese. Fu fondata da George Whitman nel ’51 e oggi è gestita da sua figlia Sylvia. E’ un labirinto di scaffali, scale, fotografie, libri nuovi e usati, messaggi di viaggiatori e profumo di carta e di storia. Da non perdere assolutamente.

 

 

Galignani è ancora più antica. Fu fondata nel 1801, anche se esisteva come casa editrice dal 1520! E’ la prima libreria di libri in inglese del continente europeo! La sezione di libri inglesi è in fondo, e molto ben fornita.

Queste sono le mie modeste perle parigine. Naturalmente aggiornerò questa cartolina man mano che scoprirò altre cose. Ma non posso lasciarvi senza una raccomandazione per lo stomaco e per provare la vera cucina casareccia francese: il Bouillon Pigalle. In origine una macelleria, è oggi uno dei “trani”, come diremmo noi, più gettonati di Parigi, e non costa neanche tanto! Però è necessario prenotare, altrimenti passate la sera in coda.

 

Claudia Landini (Claudiaexpat)
Marzo 2020
Foto principale ©MariaCristinaDM
Tutte le altre ©ClaudiaLandini

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