Il Cimitero Allegro di Sapanta, in Romania, con le sue steli colorate e i suoi epitaffi umoristici è unico al mondo. Ce lo racconta Giulianaexpat.
Săpânța è un villaggio rumeno di 3.500 abitanti situato nel distretto del Maramures, a 4 chilometri dall’Ucraina. Qui, si trova un cimitero unico al mondo: il Cimitirul Vesel, cioè il Cimitero Allegro.
Le steli in legno hanno diverse forme. Alcune sono sormontate da una croce, da stendardi o da un tettuccio, altre sono rettangolari e intagliate con motivi floreali o geometrici. Tutte sono dipinte a tinte sgargianti, con il fondo soprattutto blu e raffigurano scene della vita del defunto o le circostanze della sua morte, se è stata accidentale, oppure ancora scene della vita della comunità.
Ogni stele è accompagnata da epitaffi estremamente ironici, che evocano con umorismo le caratteristiche che il defunto aveva in vita o i fatti sfortunati che l’hanno portato lì, dove, almeno, potrà essere ricordato con un sorriso.
Forse l’idea del Cimitero Allegro è da far derivare dalla tradizione degli antichi Daci, per cui la morte è un momento di gioia in cui si compie il passaggio a una vita migliore che va quindi accompagnato da un rito funebre festoso.
In realtà però la prima di queste tombe risale solo al 1934, quando lo scultore locale Stan Ioan Patras decise di decorarsi da sé quella che sarebbe stata la sua tomba, dipingendo la stele in legno di castagno a tinte vivaci. Da allora sono state decorate così più di 800 tombe e oggi il colpo d’occhio è davvero incredibile.
Gli epitaffi del cimitero sono tutti raccolti nel libro di Bruno Mazzoni, Le iscrizioni parlanti del cimitero di Săpânța, (Ets, 1999).
Alcuni riescono davvero a strappare un sorriso.
Sotto questa croce pesante
Giace la mia povera suocera.
Se viveva ancora tre giorni
C’ero io sotto e lei leggeva.
Riposo qui e mi chiamo Braieu Toader.
Finché ero vivo molte cose mi piacevano.
Bere, mangiar bene e andar a donne.
Ho amato molto la vita finché ho potuto baciare.
Chi ama molto la Țuică (cioè la tipica grappa rumena)
Avrà alla fine la mia sorte.
Io l’ho molto amata
E con il bicchiere in mano sono morto.
Dopo la caduta del regime comunista, il Cimitero Allegro di Săpânța è stato riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
Meraviglia. Bellissimo viene voglia di visitarlo. Grazie per averlo fatto conoscere