
Silvia apre la sua finestra su Berlino e ci racconta cos’è successo ieri sera a Oliverplatz!
Ieri sera erano le 21 ad Olivaerplatz. Seduta sotto la cabina del bus, aspettavo che passasse un bus qualsiasi come a segnare il tempo. Era una bella serata primaverile, il profumo dei tigli in fiore riempiva l’aria, le fronde morbide degli alberi appena smosse da una leggera brezza.
D’un tratto, da dietro un tiglio sbuca una strana coppia. Entrambi sulla cinquantina, lui con una berretta da caccia alla volpe, i baffi sotto un naso un po’ lungo, il gilet a quadri sotto la giacca, pantaloni con la piega e belle scarpe in tinta. Un lupo della steppa, asciutto, elegante ma con qualcosa di irriverente e beffardo nella risata e nell’eccitazione carnale evidente. E infatti subito dopo ecco che afferra per la vita la donna bruna, una bambolona adulta su tacchi a spillo e gambe ben rotonde, ed inizia a baciarla con una passione ed una furbizia tale che lei, la bella leonessa, non può che ricambiare e allora poi eccoli volteggiare, sì, ballare un qualche passo di danza in un abbraccio sensuale, lui minuto sotto i baffi e la berretta, lei famelica avvolta in un soprabito verde ed una chioma nera da pantera felliniana.
Eccoli abbracciati, che ridono e si baciano e ballano, piroettano, sotto le fronde degli alberi, senza avvertire il sorriso mascherato dei pochi passanti. Girano in tondo, figurando passi e caschè con incredibile leggiadria, i piedini di lei quasi sfiorano il marciapiede, come se lui la elevasse con la sua allegria sfrenata da quella striscia grigia di asfalto. Si toccano, si baciano, si dicono cose stupende, che bellezza vederli lì, sentirli assaporare quella passione folle, quelle paroline senza senso, quegli accenni carnali tra un pas de deux e un caschè sotto i tigli in fiore di Olivaerplatz…
Silvia da Berlino
Aprile 2014
Questo articolo è parte di un progetto che chiamiamo “Una finestra su…”. Scriviamo articoli brevi su un aspetto molto specifico del nostro paese d’accoglienza. Come se aprissimo la finestra di casa nostra e vi raccontassimo quello che vediamo. Saremmo felicissime di pubblicare anche quello che vedete voi. Scriveteci!
Già che sei qui ...
... possiamo chiederti di offrirci un