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All’ultimo incontro del nostro gruppo di supporto abbiamo parlato di gratitudine.

 

È un argomento che mi sta molto a cuore, sia dal punto di vista personale che da quello professionale. Penso che ci aiuti a stare nel presente, a prestare attenzione a ciò che abbiamo in questo momento, a quello che di importante e bello capita quotidianamente nella nostra vita. Ovunque noi siamo.

Spesso però la vita ci sfugge di mano, prese come siamo da impegni, progetti, lavoro, famiglia e tutte quelle piccole cose che, giornalmente, ci irritano e sembrano avere la meglio sul nostro umore.

Ebbene sì, lo ammetto, lamentarmi mi viene naturale e so di trovare sempre qualcuno pronto ad ascoltare le mie lamentele e calarsi nel fosso insieme a me 🙂

Parlando di gratitudine, condividendo ciò che abbiamo e ciò che siamo, i nostri successi, i traguardi che abbiamo raggiunto, le risorse che abbiamo trovato dentro di noi, ma anche le piccole soddisfazioni, facciamo esattamente l’opposto. Usciamo dal fosso, insieme a chi ci ascolta 🙂

Sì, perché se le lamentele e la negatività sono contagiose, lo è anche la gratitudine.

Potete dunque immaginare la mia gioia quando le iscrizioni all’incontro sono cominciate ad arrivare e ci siamo ritrovate quasi al completo. Nove splendide donne, sparse per il mondo, desiderose di condividere ed ascoltare storie di gratitudine.

Venendo in contatto con logiche diverse, ci rendiamo conto che sono tutte ugualmente valide

Oltre a parlare degli aspetti pratici ed organizzativi di alcuni paesi, che ovviamente facilitano la nostra vita e per i quali siamo grati, la discussione si è diretta soprattutto verso di noi e a ciò che l’espatrio ci ha dato e continua a darci.

Innanzi tutto la forza che abbiamo trovato e tirato fuori per poter ricominciare.

Alcune di noi vivono in paesi completamente diversi, culturalmente, linguisticamente e paesaggisticamente. In questi casi lasciamo alle spalle tutto ciò che ci è famigliare, dagli affetti all’acqua corrente in casa. Scoprire che possiamo farcela, che abbiamo in noi questa capacità di adattamento, è motivo di orgoglio e gratitudine verso noi stesse. Ma anche verso il paese d’accoglienza, che ci offre questa opportunità di crescita.

Abbiamo parlato dell’apertura mentale che vivere all’estero ci insegna. Venendo in contatto con logiche diverse, ci rendiamo conto che sono tutte ugualmente valide e che  è possibile vedere la stessa situazione in altri modi.  Apertura che ci viene offerta dalla scoperta di luoghi nuovi, dagli stimoli che il cambiamento ci dà e dall’arricchimento portato dalle varie esperienze di vita.

Alla fine mi sono sentita ricaricata dall’energia che ha permeato l’incontro e penso che ognuna di noi avesse voglia di continuare su questo filone di positività. 

Ed è per questo che, quando Claudia ci ha parlato della 100happydays challenge alla quale aveva partecipato e di come le era piaciuta, non abbiamo resistito a creare la nostra challenge. 100 giorni ci sono sembrati un po’ troppi, e abbiamo deciso di cominciare con un obbiettivo meno impegnativo, 10 giorni di felicità/gratitudine

gratitudine

Claudiaexpat grata per aver trovato un angolo di Palestina a Londra!

Per chi non lo sa, abbiamo un gruppo privato su Facebook (siete tutte invitate, basta richiedere l’amicizia a me o a Claudia, e vi aggiungiamo subito), ed è qui che alcune di noi hanno partecipato a questa iniziativa, postando una foto, con annessa spiegazione, di un momento felice nella nostra giornata. 

È stata una bellissima esperienza.

Voglio precisare che lo scopo del “gioco” non era di cancellare, ignorare o evitare i momenti poco piacevoli che fanno parte della quotidianità di ognuna di noi, ma riconoscerli ed accettarli, cercando però di guardare oltre.

Ognuna di noi ha guardato la sua giornata con uno sguardo diverso, notando che in ogni giorno c’è qualcosa che vale la pena condividere, un attimo di felicità che facilmente può passare inosservato.

Momenti passati con persone care, incontri speciali, cibo, paesaggi (in tutte le stagioni, i primi fiori di primavera, inverno sotto la neve, al mare in estate), città, angoli del nostro paese, le nostre case che ci accolgono, i nostri figli che crescono, cosa abbiamo creato, libri che stiamo leggendo e ci danno qualcosa, successi lavorativi e personali, belle notizie ricevute.

Tutte cose che, giornalmente, arricchiscono la nostra vita e ci danno attimi di felicità. Tutte cose per le quali siamo grate!

Ringrazio tutte di cuore per la partecipazione, per la generosità con la quale vi siete raccontate, per l’impegno che avete messo nel cercare il vostro momento felice, per aver condiviso momenti intimi.

Sicuramente un’esperienza da rifare 🙂

 

Barbara Amalberti (Barbaraexpat)
Melbourne, Australia
Marzo 2018

 

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