Home > Sudamerica > Perù > La festa di Ognissanti in Perù

Claudiaexpat ci racconta quello che ha vissuto quando, a Lima, è andata al più grande cimitero della capitale peruviana per vedere cosa succede in Perù nella festa di Ognissanti. Con le splendide fotografie del fotografo Lorenzo Moscia.

 

Quando vivevo a Lima, ogni anno, all’approssimarsi dei giorni di morti, a cavallo tra ottobre e dicembre, si sentiva nell’aria che stata per arrivare qualcosa di speciale. La mia adorata Rosa, che oltre che aiutarmi in casa, era un canale inestimabile verso la cultura locale. Tra le altre, mi aveva raccontato di quanto fossero speciali e importanti le celebrazioni di Ognissanti in Perù. Era talmente entusiasta nel parlare, e mi diceva cose così incredibili che ho deciso che sarei andata a vedere coi miei occhi.

L’occasione è arrivata quando il mio caro amico Lorenzo Moscia, che all’epoca viveva in Cile, è venuto a trovarmi a Lima. Dato che il suo mestiere è di raccogliere immagini, mi ha accompagnato volentieri al Cementerio de Santa Maria del Triunfo, il più grande della città di Lima.

Abbiamo parcheggiato l’auto a buona distanza dal cimitero.  Abbiamo subito capito che l’atmosfera sarebbe stata carica, in tutti i sensi, e in particolare di gente. Ovunque c’erano bambini, giovani, adulti, anziani, coppie, famiglie, gruppi di amici, che invadevano le strade e rallentavano ulteriormente il passo alle file di taxi.

Arrivati all’entrata del cimitero, l’aria festiva ci ha invasi. Ovunque bancarelle di fiori, di bibite, cibo, decorazioni varie, ma anche persone travestite in maniera a volte un po’ strana. Ho chiesto a questo ragazzo perché si fosse agghindato così. Lui mi ha spiegato che si fa per venire ingaggiati dalle famiglie per portare allegria alla tomba dei cari morti. Ognissanti in Perù non è solo l’occasione per i vivi di rendere omaggio ai cari che ci hanno lasciati. Offre anche la possibilità di dimostrare l’affetto e il rimpianto con azioni concrete. Tra queste appunto l’ingaggiare personaggi e artisti di ogni tipo per rallegrare e intrattenere la cara anima.

Mi piace questa foto perchè mentre io guardo
il tettone, lui controlla quello che scrivo 🙂

In effetti, passeggiando per il cimitero ci siamo imbattuti in bande di musicisti, dotati di strumenti delicati e anche ingombranti, che per l’occasione trascinavano sulle colline polverose:

ognissanti in perù

O anche in danzatori in costume tradizionale. Questo signore, ad esempio, si faceva ingaggiare per esibirsi nella Danza delle Forbici (Danza de las Tijeras), originaria della zona di Ayacucho. Pare che si chiami così chiamata perché il ballerino tiene in mano un grande paio di forbici che fa scattare danzando.

Queste naturalmente sono però attività che hanno un certo costo. Non tutti se le possono permettere. Alcuni intrattengono a costi più moderati, anche se la performance risulta probabilmente meno vigorosa:

ognissanti in perù

La cosa più importante però, è trascorrere tutta la giornata con i cari defunti, cosa che non si ha certo il tempo di fare durante l’anno. A Ognissanti in Perù i cimiteri si riempono di famiglie che arrivano attrezzate per restare sulle loro tombe dalla mattina alla sera, magari intrattenendosi con un po’ di lettura:

ognissanti in perù

Altri ne approfittano per rimettere a posto la tomba, che magari ha bisogno di una bella mano di colore vivo:

ognissanti in perù

Tutta la famiglia è coinvolta nella celebrazione: dai più piccini ai più anziani, l’importante è arrivare:

E’ una giornata davvero speciale. Il cimitero si riempie di colore e movimento. Siamo saliti fino in cima per godere dell’incredibile spettacolo: le tombe colorate e tutta l’umanità che si muove instancabile sul loro sfondo, danno a quel luogo triste una tinta di vita. In queste celebrazioni si sente pulsare il cuore delle famiglie, la creatività dei peruviani, la volontà di mantenere vive le tradizioni e anche, perché no, di farsi due soldi.

ognissanti in perù

Mentre stavamo lasciando il cimitero, la terra sotto i nostri piedi ha tremato. Lorenzo l’ha sentita, io non me ne sono accorta. Ero troppo presa a osservare voracemente tutto quello che mi accadeva intorno. E’ stato uno di quei privilegiati momenti in cui ci si sente vicinissimi all’anima della cultura che ci ospita, in cui sembra quasi di poterne quasi toccare l’essenza. Ed essendo i peruviani un popolo estremamente accogliente, si sono aperti alla nostra presenza con gioia e naturalezza, permettendoci di vivere questa giornata con loro. E aiutandomi così a creare un ricordo indelebile e caldo, che non mi lascerà mai più.

 

Claudia Landini (Claudiaexpat)
Ginevra, Svizzera
Febbraio 2020
Tutte le foto sono di Lorenzo Moscia

 

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