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Silviaexpat ci parla della sua esperienza di amicizie in espatrio nella sua lunga vita mobile.

Per me che sono una persona tutto sommato sociale e che ama chiacchierare e confrontarsi, la questione dell’amicizia in espatrio è di fondamentale importanza. Perchè sì, va bene il marito che torna alla sera, va bene la figlia quasi adolescente, ma insomma, volete mettere una donna simpatica e intelligente con cui farsi ogni tanto una bella risata e sciogliere i nodi della vita in allegria e leggerezza? Un’amica che abbia un’esperienza simile alla nostra, di espatrio, di lontananze, di sogni, con cui sdrammatizzare una giornata o un periodo difficile, davanti ad un cappuccino, un kava, un chai o un succo fresco di noce di cocco…?

amicizie in espatrioIo lo ammetto, ho avuto molta fortuna. Ho sempre incontrato donne simpatiche e intelligenti di varie nazionalità, nei diversi paesi in cui ho vissuto, con le quali chiacchierare, ridere, confortarci nei momenti di tristezza, vivere intensamente le giornate, il quotidiano.

Donne che potevano facilmente contestualizzare i miei momenti di alti e bassi proprio perchè come me, vivevano lì e nello stesso momento quelle cose che poi invece magari mi veniva difficile spiegare alle amiche o cugine rimaste lontano, in Italia.

Donne che come me erano a caccia di Pampers per il neonato piuttosto che di un lavoro, una consulenza, un qualcosa che ci desse un minimo di visibilità in un nuovo contesto, un nuovo paese. Amiche che poi erano lì quando non si trovavano nè Pampers nè lavori di nessun tipo, a prestarmi un pannolino un giorno, e poi un altro a brindare con me per una consulenza trovata, per un’intervista di lavoro andata bene (o male…); donne che vivendo lì con me avevano quasi sempre lo sguardo sereno di chi non giudica, non impone consigli senza conoscere la realtà, ma sa contro quali mari e monti noi mogli al seguito a volte ci battiamo per emergere un po’ e dare senso a questa vita che, comunque, volentieri, abbracciamo.

Un espatrio senza almeno un’amica è una cosa che mi riesce terribilmente male. E quando mi è successo, di non avere la possibilità di conoscere altre donne, mi sono sentita così isolata e invisibile… Per fortuna mi è successo raramente, e solo per periodi più o meno brevi.

In realtà, ogni paese a cui ripenso mi riporta immediatamente le amicizie di allora. E allora l’Armenia non può essere senza la cilena Dominga; il Pakistan senza gli amici carissimi pakistani e non, Christine l’australiana, adesso in Iran e con la quale ci siamo reincontrate più volte a Berlino; Louise e Claude, adesso a Praga; Tiniko, la bella georgiana, adesso a Sofia; Purnima, in Bangladesh, Aalya, ora in Sri Lanka. E le amiche conosciute nei Balcani, poi in Sudan, e in Tanzania… Quando vedo tutti i loro nomi su Skype mi viene quasi il capogiro, un mappamondo da tavolo che gira e sul quale trovo tutti i loro volti e le nostre avventure, le nostre chiacchierate…

Perchè poi il bello è che le amicizie che si fanno in espatrio sono quasi sempre amicizie per la vita. Sì, certo, è difficile, una volta partite, continuare a restare in contatto quotidiano, anzi, diciamolo, a volte è difficile sentirsi anche solo volta al mese. Però, e questo è il bello, basta sentirsi anche una volta l’anno, incontrarsi magari dopo anni, in un paese diverso o perchè entrambe di passaggio in Europa, ed ecco riscoccare la scintilla di un’amicizia cresciuta in paesi lontani, con tutta l’intimità che forzatamente si sviluppa quando si vive in paesi difficili, o quanto meno, molto diversi o lontani da quelli d’origine. I ricordi della notte passata a bere vino in macchina con i bambini avvolti in pashmine addormentati sui sedili di dietro, temendo una scossa di terremoto, come successe in Pakistan; o di quelle giornate meravigliose con Åsa e Wilhelm e i loro bambini svedesi a condividere un magnifico safari con noi nel parco naturale del Tarangire; o più semplicemente le notti di luna in Grecia, sulla spiaggia e tante amiche a raccontare e sganasciarsi dalle risate, i bambini a letto, i mariti lasciati per una volta a Skopje.

I ricordi che riaffiorano e che ci riportano spaccati di vita quotidiana nei quali, adesso ci rendiamo conto, la presenza di queste amiche è stata preziosa.

Una memoria condivisa, immagini, sapori, perfino odori (come dimenticare l’odore dell’Haboub a Khartoum!!) di paesi a volte meravigliosi, a volte complicati, ma sempre di anni passati in compagnia.

Silviaexpat
Berlino, Germania
Maggio 2011

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