Giuliettaexpat apre la sua finestra su Chennai e ci racconta di quella volta che ha fatto la pulizia della spiaggia…
Incontriamoci alla spiaggia e…approfittiamone per pulirla un po’! Ecco un bello slogan utilizzabile ovunque, ma forse mai come a Chennai!
Chennai si affaccia sul mare cupo e forte del Golfo del Bengala, e ci si affaccia con una lunga spiaggia di sabbia che da nord a sud si estende a perdita d’occhio, una spiaggia sulla quale camminare e correre, far volare gli aquiloni, raccogliere le conchiglie, e soprattutto dalla quale tuffarsi a testa in giù tra le onde.
Purtroppo però a Chennai tutto ciò non è fattibile (o lo è solo sulle aree di spiaggia private), non lo è perchè la spiaggia è sporca, sporchissima, utilizzata come discarica o toilette pubblica, sulla quale tutti passano noncuranti dell’immondizia a cielo (e mare) aperto.
Indubbiamente tutto ciò ha varie spiegazioni: da un lato la miseria assoluta in cui vivono e sopravvivono molti indiani che dormono in tende di fortuna proprio sulle spiagge, dall’altro anche un modo di vedere spiagge e mare ben diverso dal nostro.
Qui, in spiaggia, non ci si mette il costume (o lo si fa solo nelle sopracitate spiagge private) e ci si tuffa in mare, al limite ci si bagna i piedi e le gambe e lo si fa rigorosamente vestiti.
In spiaggia si va a fare il pic-nic della domenica (come a Marina beach, nel centro di Chennai, in cui nel fine settimana c’è un muro di folla compatta) o si va la sera a cercare un po’ di brezza rinfrescante.
Con questo comunque molti indiani sono sensibili all’importanza di proteggere il litorale e gli animali che in esso vivono e si riproducono e cosi è nata l’iniziativa di un gruppo di espatriate in collaborazione con l’Associazione per la protezione delle tartarughe marine che proprio a sud di Chennai vengono a deporre le loro uova.
Costal clean up: due ore di pulizia della spiaggia su una decina di chilometri a sud della città, coinvolgendo le scuole pubbliche dei diversi villaggi lungo la costa e con la sponsorizzazione di alcune grandi aziende tra cui il gruppo Renault-Nissan che ha fornito guanti e sacchetti e affittato una scavatrice per aiutare i volontari nella zona più ardua da pulire.
Alla fine 210 persone (10 diverse nazionalità) e 400 sacchetti dell’imondizia raccolti, un inizio, ma certo c’è ancora molta strada da fare, il passo successivo sarebbe mettere delle pattumiere lungo la spiaggia e incitare la gente ad utilizzarle mostrando loro come sia indubbiamente più piacevole passare una giornata al mare tra conchiglie e castelli di sabbia.
E’ stata anche un’iniziativa interessante per i bambini che vi hanno partecipato, e ce n’erano tanti, tutti molto coscienti dell’importanza di ciò che stavano facendo e estremamente attenti a non lasciarsi dietro neanche una cartaccia.
Da ripetere all’infinito perchè questo bel mare continui a vivere, e da far propria in qualsiasi altro posto!
Giulietta Cerruti Sacconey (Giuliettaexpat)
Chennai, India
Gennaio 2009
Foto ©Giuliettaexpat
Questo articolo è parte di un progetto che chiamiamo “Una finestra su…”. Scriviamo articoli brevi su un aspetto molto specifico del nostro paese d’accoglienza. Come se aprissimo la finestra di casa nostra e vi raccontassimo quello che vediamo. Saremmo felicissime di pubblicare anche quello che vedete voi. Scriveteci!