Annaexpat apre la sua finestra su Boulder, sua città d’accoglienza, e ci parla della Soup Night.
L’anno scorso ad inizio autunno, dopo averne chiacchierato un po’ con alcuni vicini e visto che a tutti piaceva l’idea, abbiamo indetto una Soup Night. Una volta al mese, da ottobre a marzo, tutti i vicini che abitano nella nostra via sono invitati a casa nostra.
Io preparo un paio di zuppe, chi viene può portare qualcosa – pane, formaggio, uva, vino, dolci… – oppure anche niente. Ho chiesto a tutti di portarsi se possibile cucchiaio e ciotola (così alla fine non rimane molto da sistemare), e non ho richiesto RSVP – chi vuole bussa alla porta, tra le 5 e le 7, e sta per tutto il tempo o solo per 5 minuti.
Nella nostra via abitano per lo più famiglie con bambini, e qualche signora anziana. Il numero dei partecipanti varia da 10 a 25, ed è sempre una serata molto piacevole.
Man mano che i vicini arrivano, si da (di corsa!) qualcosa da mangiare ai bambini, che così poi sono liberi di andare a giocare (nell’altra stanza!). Appena i bambini hanno finito, si passa al secondo turno: gli adulti possono scegliere di mangiare con calma, e fare quattro chiacchiere in santa pace.
E’ un modo simpatico per trovarsi e fare due chiacchiere, visto che con il freddo non si passa così tanto tempo all’aperto come nei mesi estivi. Il fatto che sia molto informale lo rende un appuntamento rilassante per tutti: non ci sono tante cose da preparare, nè aspettativa di essere “intrattenuti”. L’orario di inizio e fine permettono a tutti di godersi la serata senza dover sconvolgere gli orari di nanna dei bambini durante un giorno di scuola.
Una delle vicine si è offerta come ospite di riserva, in caso noi non fossimo disponibili (è capitato un paio di volte, l’anno scorso, con una o più bambine malate…). La vicina anziana che sa sempre tutto di tutti è contenta perché ormai non esce più molto di casa e rischierebbe di perdere qualche informazione importante 🙂 I bambini non vedono l’ora di trovarsi tutti insieme. Chi torna dal lavoro, trova la cena pronta e un po’ di compagnia. Quelli che abitano qui da molto raccontano storie del passato, quelli appena arrivati si sentono accolti in una comunità. E a me piace avere la casa piena di gente!